Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 18
Psicologia scientifica Pag. 1 Psicologia scientifica Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia scientifica Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia scientifica Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia scientifica Pag. 16
1 su 18
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

LA MEMORIA

memoria = capacità di un organismo vivente di acquisire, ritenere e usare le informazioni, abilità e

conoscenze.

è mediata da una testimonianza oculare, ossia il modo più immediato di acquisire le informazioni

che è però influenzato anche dalla nostra elettività.

Quando memorizziamo utilizziamo due tipi di apprendimento:

-implicito: fa ricorso a una memoria implicita che noi utilizziamo pur senza intenzione e ci permette

di riconoscere la presenza o l’assenza di elementi coerenti tra loro in un’immagine visiva. I ricordi

impliciti tendono a essere incoerenti, e quindi caratteristici dell’infanzia.

-esplicito

L’utilizzo di queste memorie dipende e necessita di un immagazzinamento precedente, che può

avere varie modalità. L’efficacia della memoria dipende quindi da vari fattori:

.velocità dell’informazione, sia nel riceverla che nell’elaborarla. la mielizzazione degli assoni

avviene verso i tre anni e contribuisce a questo fattore

.famigliarità con l’info

nb i lobi frontali nella memoria servono a organizzare quello che vogliamo trattenere. A un anno di

età i bambini lasciano un oggetto e sanno dove andare a riprenderlo, il che ci permette di capire

che ha capacità mnemonica, come dimostra anche il test di abituazione : faccio vedere molti

oggetti uguali e quando ne introduco uno diverso il bambino reagisce. La memoria raggiunge apice

a 18 anni e dai 21 decade.

MODELLI TEORICI

.meccanismo a doppia traccia: evento che ancora vive nella coscienza e si trova nella memoria

primaria, mentre un ricordo temporaneamente scomparso dalla coscienza è conservato da una

memoria primaria.

.distinzione tra componenti: la memoria è divisa in a breve e lungo termine

.decadimento della traccia amnestica: lo stimolo origina una traccia di breve durata che se non

viene ripassata volontariamente decade nel giro di pochi secondi.

.modelli funzionali bi componenziali

.modello di Atkinson=modello modale

stimolo ambientaleregistri sensoriali(visivo,uditivo,tattile)magazzino a breve termine: memoria

operativa temporanea, in cui grazie alle strutture frontali possiamo processare e ripassare le

decisioni, codificare l’info e elaborare strategie di richiamorisposta + magazzino permanente a

lungo termine

.modello della working memory

la memoria di lavoro è una memoria a breve termine processata da strutture frontali che permette

di trattenere alcune informazioni basilari superficiali e limitate (es. tabelline).

Loop articolatorio: magazzino fonologico + ripasso articolatorio ossia: struttura capace di

immagazzinare superficialmente le info codificate dal punto di vista fonologico + processo attivo

che svolge una funzione di codifica e mantenimento dell’info.

la working memory utilizza la corteccia prefrontale e l’area intraparietale laterale. La corteccia

prefrontale è responsabile di capacità complesse: una ragione per pensare che sia coinvolta

nell’apprendimento è la sua interconnessione con il lobo temporale mediale e le strutture

diencefaliche. Inoltre è nella working memory perché ci aiuta a sequenziare il movimento e a

pianificarlo schematicamente.

MEMORIA A BREVE E LUNGO TERMINE

lungo=capacità illimitata dell’individuo di ricordare e ricorrere ai propri ricordi.

BASI NEUROLOGICHE DELLA MEMORIA

Prestazioni mnestiche: capacità di orientare la memoria dal punto di vista visivo semantico o

episodico.

co sono aree cerebrale deputate a specifiche funzioni mnestiche:

.Lobi temporali mediali implicano la formazione di nuovi ricordi e consolidano i vecchi su base di

quelli nuovi. Trasmettono reciprocamente tra aree associative.

.corteccia rinale (paraippocampale) zone maggiormente colpite nelle malattie neurodegenerative

(alzheimer). Arrivata a questa fase l’info può essere persa o trattenuta: se arriva all’ippocampo vuol

dire che è stata trattenuta. Questo passaggio nell’Alzheimer viene eliminato.

.talamo  consolidano la memoria procedurale e implicita. Lesioni talamiche eliminano la nostra

capacità di ricordare i movimenti sulla base di schemi abituali.

.ippocampo DX: specializzato nella formazione di mappe spaziali. SX: controlla la memoria

relazionale

.diencefalo diviso in corpi mammillari (ipotalamo) e parte anteriore e dorsomediale (talamo).

Insieme queste strutture si occupano di formare nuovi ricordi e conservare quelli passati. Lesioni

diencefaliche causano la perdita dei ricordi.

quindi lo schema progressivo di questa memoria DICHIARATIVA è:

area associativa corteccia cerebrale  corteccia rinaleippocampo fornice, talamo e ipotalamo.

DISTURBI DELLA MEMORIA

amnesia.

.dovuta a fattori psicogeni: dissociativa o isterica, da stress post-traumatico, da personalità multipla

.dovuta a fattori organici: transiente(amnesia globale transitoria), cronica (amnesia globale)

processo dell’amnesia: memoria a lungo termine esplicita viene rappresentata attraverso una

componente episodica e semantica. L’individuo riesce a parlare di cose significative ma non a

relazionarle a livello episodico. L’amnesia riguarda per lo più la memoria episodica.

memoria anterograda: relativa all’acquisizione di nuovi ricordi a partire dagli inizi della malattia

retrograda: relativa al ricorrere ai ricordi precedenti alla malattia.

oblio=dimenticanza non temporanea e non dovuta a una distrazione, bensì si verifica quando la

traccia viene recepita perfettamente ma non trattenuta e dimenticata. È la sensazione di

dimenticare.

l’oblio dipende dal passare del tempo : quanto più lungo è l’intervallo di tempo tra apprendimento e

rievocazione, quanto scadente sarà la qualità del ricordo.

Freud identifica l’oblio come una delle facoltà difensive nella mente umana che tende a rimuovere

contenuti mnemonici e pensieri ritenuti minacciosi, che rimangono inconsci e repressi.+

APPRENDIMENTO

Apprendimento: qualunque cambiamento relativamente permanente nel comportamento, che sia

attribuibile all’esperienza.

Lo studio di questo fenomeno iniziò con Pavlov e deve tenere conto particolarmente dell’ambiente

in cui lo studio avviene: esso influenza comportamento e meccanismi neuronali, secondo un

meccanismo selettivo nell’ambiente individuale. Ciò non vale nei casi di Alzheimer, in cui

nonostante la stimolazione da parte dell’ambiente, i processi neuronali non si lasciano modificare

da esso e anzi continuano a deteriorarsi.

Pavlov teoria CONDIZIONAMENTO CLASSICO

Osservando la salivazione nei cani, che è una risposta fisiologica riflessa e involontaria, che in

natura viene associata alla presenza di cibo, si accorse che la salivazione aumentava anche

quando, dopo aver nutrito più volte il cane contemporaneamente suonando una campanella,

l’animale sentiva semplicemente il suono della campanella .

Ciò che succedeva era l’associazione di uno stimolo a una risposta:

.in natura si ha uno stimolo incondizionato=cibo che causa una risposta

incondizionata=salicvazione

.dopo l’apprendimento si ha l’associazione di uno stimolo condizionato=campanella a una risposta

condiziata da esso=salivazione.

Il cane aveva quindi appreso che il suono della campanella era equivalente all’arrivo del cibo.

Il condizionamento classico negli esseri umani spesso si tramuta anche in risposte emotive

condizionate: es. uno squillo di telefono la notte è associato a un evento spiacevole e provoca

paura.

Processo di estinzione: se dopo un certo numero di tentativi con lo SC si tralascia un SI, può

succedere che il comportamento appreso continui per tempi brevi e scompaia. La velocità di

estinzione dipende dalla ripetizione e frequenza del comportamento eseguito, oltre che

dall'intensità dello SI.

Anche se il nostro apprendimento è soggetto a estinzione, non appena saremo nuovamente

sottoposti allo SC, impiegheremo molto meno tempo e energia a riassociarlo alla sua RC.

Processo di Generalizzazione: avviene quando le risposte condizionate vengono estese a tutti

quegli stimoli simili allo stimolo condizionato vero e proprio. È opposta al processo di Inibizione che

invece aumenta la capacità di discriminare tra stimoli simili.

gabbia di Thorndike e la risoluzione di problemi: CONDIZIONAMENTO OPERANTE

Un animale in gabbia ha una serie di leve di cui una sola corrisponde a una premiazione in cibo.

Le risposte sbagliate, scoperte per tentativi e errori, tendevano a essere abbandonate e solo quella

giusta continuava a essere scelta: legge dell'effetto e dell'esercizio. L'apprendimento in questo

caso è mediato quindi da un rinforzo (positivo=cibo, negativo=no cibo/scossa).

Per lo stesso motivo un paziente autistico utilizza movimenti ripetitivi e stereotipati perché non

riesce a cambiare rotta nonostante il rinforzo sia stato negativo, non riuscirà a sfruttare

l'apprendimento per migliorare e tentare un'altra via.

Secondo Thorndike quindi, l'apprendimento nasce da una connessione stimolo-risposta, che può

essere colta dal soggetto solo se la risposta produce un effetto positivo.

Skinner: Suddivisione condizionamento RISPONDENTE/OPERANTE

-rispondente: comportamento che deriva da riflessi innati

-operante: comportamento emerso da un apprendimento e associazioni di esperienze

Skinner introduce manifestazioni organiche rispetto a Thorndike

Thorndike introduce una differenziazione tra i condizionamenti

MECCANISMI NEURALI e RINFORZO

Rinforzo

-primario: rinforza naturalmente una risposta comportamentale.

-secondario: inizialmente uno stimolo neutro che è stato condizionato a trasformarsi in rinforzo.

In entrambi i casi vengono attivati gli stessi circuiti neuronali: sistema dopaminergico dell'area

tegmentale-ventrale del mesencefalo)

APPRENDIMENTO e GESTALT

Essendo l'apprendimento l'esito di un processo intelligente, presuppone la capacità di collegare

insieme elementi distribuiti e fino a quel momento considerato a sè. Si tratta quindi di dare forma e

organizzazione a informazioni prima isolate (Kohler: l'apprendimento avviene solo a seguito di un

processo intelligente)

Insight: elementi nel campo vengono connessi in modo unitario e improvviso, comportando una

ristrutturazione della mappa cognitiva grazie a questa intuizione. Secondo visione Gelstaltista si

applica una "chiusura" degli elementi sconnessi secondo una nuova configurazione mentale : si

ha l'apprendimento.

NEURONI A SPECCHIO

Scoperta anni 90 da parte di Rizzolati, avvenuta per caso. Dopo aver collocato elettrodi sulla

corteccia cerebrale di un macaco per studiare il controllo del movimento della mano, durante

l’esperimento venne registrata l’attività elettrica n

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
18 pagine
2 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Renmars di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienze umane e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Cattolica del Sacro Cuore - Roma Unicatt o del prof Chieffo Daniela.