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Il condizionamento classico

Il condizionamento classico è un processo mediante il quale si apprende a prevedere le relazioni che intercorrono tra le diverse stimolazioni o evenienza che ci giungono dall'ambiente. Pavlov osservò che l'ingresso del cibo all'interno della bocca di un cane provocava un aumento della salivazione; ipotizzò allora che questo legame tra stimolo e risposta fosse dovuto a un automatismo, un movimento riflesso innato chiamato arco riflesso che era inscritto nel codice genetico dell'animale. Questo riflesso può essere visto anche come il prodotto di una selezione naturale. Casualmente, però, Pavlov notò che con il procedere dei suoi esperimenti il cane mostrava una salivazione maggiore anche solo udendo o vedendo stimoli che precedevano la somministrazione del cibo (come i passi dell'inserviente o la vista della ciotola); in questo caso, allora, non si poteva parlare di riflesso innato del cane, ma di riflesso condizionato.

Appreso dall'animale durante il periodo di sperimentazione. Pavlov decise allora di approfondire lo studio di questo tipo di riflesso in modo sperimentale: prima del processo di condizionamento, uno stimolo neutro rappresentato da un campanello suonato prima della somministrazione del cibo non provocava nessuna risposta da parte del cane, che aumentava la sua risposta incondizionata (la salivazione) solo di fronte allo stimolo incondizionato del cibo. Durante il processo di condizionamento il campanello viene presentato subito prima della presentazione del cibo in maniera ripetuta, in modo da anticipare lo stimolo incondizionato. Il processo di acquisizione è il numero di prove necessarie a scatenare la risposta selezionata, e durante questo processo si ha l'associazione tra stimolo neutro e stimolo incondizionato, grazie alla quale lo stimolo neutro diventa uno stimolo condizionato. Al termine del processo di condizionamento, lo stimolo condizionato riesce a provocare

temporale tra lo stimolo condizionato e lo stimolo incondizionato è fondamentale per il processo di condizionamento.

temporale è l'intervallo di tempo che passa dalla presentazione dello stimolo neutro alla presentazione di quello elicitante; perché il condizionamento avvenga, questo intervallo di tempo deve essere breve, e lo stimolo neutro deve sempre anticipare lo stimolo incondizionato (perché altrimenti l'animale non lo collega al cibo).

La forza della risposta condizionata viene misurata in base alla percentuale di presentazione del solo stimolo condizionato in grado di scatenare tale risposta; perché questa risposta diventi stabile, è necessario che allo stimolo neutro segua sempre, durante il processo di condizionamento, lo stimolo incondizionato (processo di acquisizione).

Se dopo un certo numero di tentativi con lo stimolo condizionato si tralascia lo stimolo elicitante, si potrà osservare che il comportamento condizionato si ripresenterà per un certo periodo di tempo, ma che tenderà poi a scomparire (processo di estinzione).

attraverso unadiminuzione dell'intensità delle risposte condizionate. La velocità con la quale agiscel'estinzione è dovuta a molti fattori, tra cui la frequenza con cui il comportamento è statoeseguito fino ad allora e l'intensità dello stimolo incondizionato. Se le prove di estinzionesono sufficienti, la risposta condizionata scomparirà definitivamente.Se si faceva però riposare il cane e poi lo si sottoponeva di nuovo al test, la risposta disalivazione scomparsa si ripresentava. Questo recupero spontaneo dimostra che le rispostecondizionate (e quindi apprese) non vengono eliminate del tutto, ma inibite per un certotempo, e che possono ripresentarsi anche col passare del tempo seppur con intensità minore.Evidentemente, anche quando il soggetto smette di dare quella risposta, non la dimentica,ma la mantiene in memoria. Quando lo stimolo condizionato viene nuovamente ripresentatoprima dello stimolo incondizionato,si verifica una rapida riacquisizione del comportamento condizionato, ad evidenza del fatto che è molto difficile eliminare un comportamento appreso nel tempo (un esempio sono le cattive abitudini, come il fumo o il caffè). Esistono alcuni fenomeni legati al condizionamento classico:
  • Generalizzazione, il processo per il quale le risposte condizionate vengono estese a tutta la gamma degli stimoli prossimi (simili) allo stimolo condizionato; quando si usa un determinato stimolo condizionato, infatti, altri stimoli simili ad esso tenderanno a dare la stessa risposta condizionata (ad esempio, il cane saliverà a diversi tipi di suoni del campanello). Si crea così quello che viene definito un gradiente di generalizzazione, ovvero una scala di stimoli a cui si è estesa (più o meno efficacemente) la risposta condizionata. Questo processo sta alla base del saper comportarsi adeguatamente di fronte a situazioni nuove nei casi in cui queste situazioni abbiano
suona il cibo, si può aggiungere un nuovo stimolo condizionato come una luce lampeggiante prima del suono del campanello. In questo modo, il cane imparerà a associare anche la luce lampeggiante al cibo e risponderà condizionatamente a entrambi gli stimoli. • Estinzione, se il cane smette di ricevere il rinforzo (ad esempio il cibo) dopo il suono del campanello, la risposta condizionata si estinguerà gradualmente. Questo significa che il cane smetterà di associare il suono del campanello al cibo e la risposta condizionata scomparirà. • Recupero spontaneo, anche se la risposta condizionata è stata estinta, potrebbe verificarsi un recupero spontaneo della risposta condizionata dopo un certo periodo di tempo. Questo significa che il cane potrebbe riprendere a rispondere al suono del campanello anche se non viene più rinforzato con il cibo. • Generalizzazione, il cane potrebbe generalizzare la risposta condizionata a stimoli simili al suono del campanello. Ad esempio, potrebbe rispondere anche a suoni di campane diverse o a suoni simili al campanello. Questo avviene perché il cane associa il suono del campanello a una categoria più ampia di stimoli simili. • Discriminazione, l'inibizione della risposta condizionata verso stimoli simili al condizionato è possibile addestrare il cane a riconoscere e discriminare stimoli specifici. Ad esempio, se il cane inizialmente riceveva il cibo con suoni a frequenze generalizzate, attorno ai 1000 hertz, dopo il processo di discriminazione sarà addestrato a riconoscere solo stimoli acustici a 1000 hertz, e non a frequenze diverse. Si ha quindi una risposta condizionata allo stimolo condizionato, ma non agli stimoli simili. • Condizionamento di ordine superiore, una volta stabilito un determinato riflesso condizionato, è possibile utilizzarlo per creare un ulteriore riflesso condizionato, che al posto dello stimolo elicitante utilizzerà lo stimolo condizionato precedente, e aggiungerà prima di questo un nuovo stimolo condizionato. Ad esempio: una volta stabilito che il cane ha appreso che dopo il campanello suona il cibo, si può aggiungere un nuovo stimolo condizionato come una luce lampeggiante prima del suono del campanello. In questo modo, il cane imparerà a associare anche la luce lampeggiante al cibo e risponderà condizionatamente a entrambi gli stimoli. • Estinzione, se il cane smette di ricevere il rinforzo (ad esempio il cibo) dopo il suono del campanello, la risposta condizionata si estinguerà gradualmente. Questo significa che il cane smetterà di associare il suono del campanello al cibo e la risposta condizionata scomparirà. • Recupero spontaneo, anche se la risposta condizionata è stata estinta, potrebbe verificarsi un recupero spontaneo della risposta condizionata dopo un certo periodo di tempo. Questo significa che il cane potrebbe riprendere a rispondere al suono del campanello anche se non viene più rinforzato con il cibo. • Generalizzazione, il cane potrebbe generalizzare la risposta condizionata a stimoli simili al suono del campanello. Ad esempio, potrebbe rispondere anche a suoni di campane diverse o a suoni simili al campanello. Questo avviene perché il cane associa il suono del campanello a una categoria più ampia di stimoli simili.

arriva il cibo, è possibile creare un nuovo riflesso in cui prima del campanello si mostra al cane una luce. L'osservazione compiuta da Pavlov ha dimostrato come sia possibile modificare il comportamento in modo stabile attraverso metodi di condizionamento fino ad arrivare alle cosiddette nevrosi sperimentali, il punto di partenza da cui si è sviluppata tutta una serie di terapie basate sul condizionamento.

Questo venne dimostrato con l'esperimento sul piccolo Albert, in cui uno stimolo neutro portava il bambino a dare, al termine del processo di condizionamento, una risposta di paura, che prima non si presentava. Prima del condizionamento si sapeva solo che la paura nei bambini può essere scatenata da un forte rumore e dall'improvvisa mancanza di appoggio morale ed emotivo (stimoli incondizionati). Durante il condizionamento, il bambino viene messo a giocare con un animale che non gli fa paura (stimolo neutro), ma durante il gioco viene emesso un forte

Rumore (stimolo incondizionato), che mette paura al bambino. Dopo il condizionamento, Albert mostra paura di fronte al piccolo animale, e questa paura viene generalizzata anche ad altri animali simili. Quindi, secondo il comportamentismo, fobie e patologie simili verrebbero causate da meccanismi associativi simili a quelli del condizionamento classico, e la loro cura è possibile attraverso terapie di decondizionamento ed estinzione.

Le fobie, ovvero la paure irrazionali o ingiustificate di determinati stimoli, si sviluppano proprio in seguito ad esperienze in cui l'oggetto fobico si è mostrato associato ad uno stimolo avversivo incondizionato. Questa associazione dello stimolo neutro con uno stimolo che provoca paura o dolore fa sì che anche per l'oggetto neutro si mostri in seguito una paura non motivata. Gli stimoli che diventano fobie sono selezionati in base alle proprie esperienze e alla selezione naturale: solitamente i ragni o gli animali pericolosi (o

brutti)creano più fobie rispetto a organismi neutri, come le piante. Queste fobie sono quindi una dimostrazione del condizionamento classico sull'uomo. Un altro tipo di condizionamento che venne approfondito in seguito fu il condizionamento strumentale, che prevedeva un tipo di apprendimento basato su prove ed errori e venne sviluppato da Thorndike. Questo condizionamento associava un comportamento dell'organismo con un evento ambientale successivo di rinforzo, e quindi prevedeva l'emissione spontanea di comportamenti in assenza di uno stimolo che li provocasse. Il soggetto, quindi, non doveva attuare un comportamento automatico e riflesso, ma doveva agire sull'ambiente che lo circondava. Nei suoi esperimenti Thorndike utilizzava una gabbia in cui veniva chiuso un animale, solitamente un gatto o un topo, e al cui esterno veniva posizionato del cibo e dell'acqua per l'animale. All'interno della gabbia c'è una leva o un pulsante chel'animale impara a associare determinati stimoli con determinate risposte, in modo da ottenere risultati vantaggiosi. Questo tipo di apprendimento è chiamato apprendimento per prova ed errore. Durante le prime prove, l'animale compie azioni casuali che gli permettono di uscire, ma con il tempo impara quali azioni sono corrette e quali sono sbagliate. Le risposte corrette tendono ad essere ripetute, mentre quelle sbagliate tendono ad essere eliminate. Questo processo si basa sulla legge dell'effetto, secondo cui un'azione che porta risultati vantaggiosi sarà più probabile che venga ripetuta, mentre un'azione che produce effetti negativi avrà meno probabilità di ripetersi. L'apprendimento avviene attraverso la connessione tra stimoli e risposte, ma solo se le risposte hanno effetti specifici sull'ambiente.alla stimolazione ambientale, e comportamenti operanti, derivati dalle conseguenze delle azioni dell'individuo. Secondo Skinner, il comportamento operante è influenzato da tre tipi di conseguenze: rinforzi positivi, rinforzi negativi e punizioni. I rinforzi positivi aumentano la probabilità che un comportamento si ripeta, mentre i rinforzi negativi rimuovono o evitano una situazione avversa, aumentando anch'essi la probabilità che il comportamento si ripeta. Le punizioni, invece, diminuiscono la probabilità che un comportamento si ripeta. Skinner sosteneva che il comportamento umano è determinato principalmente da queste conseguenze e che l'apprendimento avviene attraverso un processo di rinforzo e punizione.
Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
92 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Zanna15 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Bricolo Emanuela.