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IL LINGUAGGIO

- Sistema simbolico usato per comunicare significati, indipendentemente dalla modalità sensoriale o

modalità di espressione (tutto ciò che comporta la comunicazione)

- Nell’essere umano si ha una predisposizione strutturale aspecifica (cioè alla nascita si può acquisire

qualsiasi lingua)

- Dimensione prosodica acquisita a partire dallo sviluppo fetale.

- Afasia = disturbo della produzione e comprensione di messaggi verbali in persone che avevano già

acquisito il linguaggio, in seguito a lesione cerebrale focale; solitamente dell’emisfero sx perché è

dominante nel 95% delle persone.

- Area di Broca, giro frontale inferiore (area 44/45). Afasia di Broca: eloquio non fluente, anche se

informativo, ci sono le parole contenuto, ma mancano i funtori grammaticali, perciò non si ha una

sintassi corretta

- Area di Wernicke, giro temporale superiore posteriore (area 22). Circuito temporo – frontale: area di

Wernicke e area di Broca collegate dal fascicolo arcuato.

- Afasia di Wernicke: difficoltà a comprendere il linguaggio, eloquio molto fluente ma senza senso, ci

sono molti neologismi (parafasie)

- Modello di Wernicke e relative afasie: sordità verbale pura, il soggetto non riesce a trasferire le

informazioni uditive al centro di Wernicke quindi non riesce a riconoscerle; anartria pura:

disconnessione tra area di Broca e area motoria per cui il soggetto non riesce ad articolare i suoni a

livello muscolare; afasia di Broca; afasia di Wernicke; afasia di conduzione, danno al fascicolo

arcuato incapacità di ripetere parole udite.

- Modello di elaborazione del linguaggio di Lichteim. C non ha una precisa collocazione. Afasia

transcorticale sensoriale, deficit di comprensione; afasia transcorticale motoria, deficit di produzione

- I pazienti con disturbo non fluente spesso hanno anche un disturbo paretico o della programmazione

dei movimenti. Disartria (deficit di controllo sui muscoli articolatori) e aprassia dell’articolazione

(deficit di programmazione motoria articolatoria)

- Afasia globale: lesione con estensione temporo – forntale, deficit di produzione e comprensione.

Eloquio fortemente non fluente

- Effetto di vicinanza: le parole che hanno più vicini (cioè basta cambiare un fonema per averre parole

semanticamente diverse) sono identificate e recuperate più lentamente (come se ci fosse un tempo

di scelta)

- Levelt: ipotesi che ci sono reti con diversi livelli che contengono le informazioni. 1° livello = concetti,

concetti legati ad una serie di informazioni; 2° livello = lemmi, informazioni basilari del lessico

mentale sulla base delle quali si costruiscono i concetti, comprende le proprietà grammaticali; 3°

livello = lessemi, insieme dei suoni che compongono il lemma

- Esperimenti del priming semantico: si chiede di dire se una serie presentata è una parola o una non

parola. Se si attiva una rete, per esempio con la parola “pecora” si avrà facilitazione nel riconoscere

come parole le parole semanticamente associate come “latte” o “capra”. Chiamato effetto di

lessicalità

- Relazione tra memoria semantica e lessico mentale: i pazienti con demenza semantica perdono la

rappresentazione concettuale anche se comprendono e producono il linguaggio (perdono il

significato delle parole, le informazioni che vi sono legate). La demenza semantica è quindi

totalmente dissociabile dall’afasia. Il lessico è una componente specifica della memoria semantica

- Modello di organizzazione delle conoscenze semantiche e lessicali: le parole sono immagazzinate in

base al loro significato, con connessioni più larghe o strette con altre parole più o meno associate.

- Lessico nel cervello rappresentato sulla base di caratteristiche comuni o come categorie concettuali

(oggetti animati vs inanimati)

- Modello computazionale della produzione del discorso a tre livelli. Rete semantica organizzata

secondo categorie concettuali

- Deficit categoria – specifici (correlazione anatomo – clinica, fMRI). Compito di denominazione con

persone, animali e attrezzi. Doppia dissociazione tra le tre categorie. I pazienti cadono

selettivamente a una categorie: persone = lesione polo temporale; animali = lesione area temporale

inferiore (IT); attrezzi = lesione area IT posteriore e lobo parietale

- Modello di comprensione bottom – up, lo stimolo attiva le unità del modello.

- Modello top – down: le conoscenze determinano la modalità di elaborazione degli stimoli (per es

quando leggendo non si notano gli errori grammaticali, perché nel contesto abbiamo già preattivato

quel lemma).

- Aree specifiche che elaborano l’informazione linguistica (giro temporale superiore e piano temporale

superiore) diverse da quelle che elaborano la generale informazione acustica

- Attivazione nella comprensione di parole, non parole e suoni non verbali: si attivano l’area uditiva

primaria e le aree specifiche. Le parole attivano maggiormente l’emisfero sx

- Studio PET per individuare le aree coinvolte in diversi compiti linguistici

- Alessia pura: lesioni aree occipito – temporali dell’emisfero sx

- Effetto di lessicalità, di frequenza (siamo più veloci per parole più frequenti), effetto di lunghezza (le

parole brevi hanno più vicini), effetto di superiorità della parola; influenza del tipo di lingua (ortografia

trasparente, buona corrispondenza tra grafema e fonema come nell’italiano, o profonda come

nell’inglese)

- Dislessia = deficit di lettura conseguente a lesione cerebrale in un soggetto che prima aveva

prestazioni normali. Dislessia evolutiva = deficit di apprendimento della lettura nei bambini. Dislessia

superficiale (difficoltà a leggere parole irregolari) o fonologica, profonda (difficoltà a leggere non

parole)

- Modello della lettura a due vie: via lessicale e fonologica. Modello basato su pazienti con dislessia

acquisita

- Modello ad attivazione interattiva: si hanno difficoltà quando non funziona il meccanismo top – down

- Parole comprese per via uditiva: modello della coorte

- Modello di produzione: si parte da una elaborazione semantico – concettuale (che cosa) per arrivare

alla codifica grammaticale, lessicale e infine fonologica (come). Si parte quindi da una elaborazione

prelessicale

- Effetto di violazione semantica: componente negativa N400. non emerge a confronto con frasi

senza anomalie e con frasi con anomalie grafiche (parola in grassetto). N400 è presente in pazienti

afasici con buona comprensione, ma non in pazienti afasici con deficit di comprensione. N400 è

indicatore del fatto che stiamo operando a livello del significato di una frase

- Effetto P600 presente per violazione di tipo sintattico

LA SPECIALIZZAIZONE EMISFERICA

- Dal punto di vista macroscopico i due emisferi sono molto simili e per alcune funzioni sono

fondamentalmente equifunzionali (per esempio movimenti primari)

- Lateralizzazione emisferica: localizzazione di una funzione cerebrale in uno dei due emisferi (e

quindi assente nell’altro). Per es il linguaggio è una delle funzioni più lateralizzate a sinistra: 95-98%

nei soggetti destrimani (90-95% della popolazione). Nei mancini (5-10% della popolazione) il

linguaggio è lateralizzato a sx nel 50% dei casi, a dx nel 25% e non è lateralizzato nel 25% dei casi.

- Oggi si pensa che non ci sia un emisfero, ma che svolgano funzioni diverse

- Studi su pazienti split-brain, in cui sono state recise le fibre del corpo calloso

- Vantaggi funzionali della lateralizzazione: evitare il conflitto tra elaborazione nelle funzioni cognitive,

ma anche attività motorie (per es scrivere con una mano sola). Sembra più sensato però pensare

che la lateralizzazione permette di aumentare i lnumero e la specificità delle funzioni cognitive.

- Ipotesi delle differenze anatomiche. Livello macroscopico: piano temporale(parte superiore del lobo

temporale; strutture che analizzano la comprensione del linguaggio) più esteso a sx, differenza già

presente nei neonati; differenza nella forma della scissura di Silvio. In realtà le moderne tecniche di

neuroimmagine non rilevano grandi differenze. Livello microscopico: per le aree asimmetriche

(diverse nei due emisferi) si ha maggiore connessione intraemisferica e minore interemisferica.

Differenze cellulari: area di Wernicke sx, colonne ampie e più distanti; area di Broca sx, cellule

piramidali più ampie.

- Lo sviluppo e l’apprendimento portano a rafforzare e aumentare le connessioni intraemisferiche.

- I due emisferi comunicano attraverso il corpo calloso e in piccola parte tramite le strutture

sottocorticali. Il corpo calloso collega aree di tipo omotopico (simmetriche) e di tipo eterotopico

(collega un’area di un emisfero con una diversa dell’altro). In parti diverse del corpo calloso ci sono

fibre che collegano parti diverse: per esempio la parte posteriore ha fibre che trasportano

l’informazione visiva ecc.

- Ipotesi funzionali: ipotesi che in età adulta il corpo calloso diminuisca la sua funzione. Trasportare

l’informazione da una parte all’altra potrebbe servire a sincronizzare l’elaborazione dell’informazione.

Infatti se il corpo calloso è diviso l’attività dei due emisferi non è sincronizzata. Ruolo inibitorio:

l’emisfero dominante inibisce l’elaborazione nell’altro emisfero. Ipotesi che il ruolo di connessione o

di inibizione siano entrambi possibili in momenti diversi.

- Metodi di studio della specializzazione emisferica: test di Wada; studi comportamentali su soggetti

normali: stimoli lateralizzati, se una funzione è lateralizzata mi aspetto tempi di risposta più brevi per

l’elaborazione ipsilaterale (variabilità tra individui, perciò c’è bisogno di dati su campioni ampi, non si

possono ricavare su singolo soggetti); paradigma CUD (crossed- uncrossed difference): valutazione

del tempo di trasferimento interemisferico, tempi di reazione motoria a stimoli presentati

ipsilateralmente o controlateralmente alla mano che risponde, mi aspetto che sia più veloce con

stimoli ipsilaterali, la differenza tra i due tempi di reazione (a stimolo controlaterale e ipsilaterale) è il

CUD.

- Si ha un vantaggio a dover elaborare l’informazione in entrambi gli emisferi per funzioni non

lateralizzate o per compiti complessi. Infatti in pazienti con lesion ila funzione dell’area danneggiata

viene svolta dall’area omologa controlaterale.

- Ascolto dicotico: vantaggi oorecchio dx (emisfero sx) per lettere e parole e dell’orecchio sx (emisfero

dx) per melodie (musica)

- Paradigma di Navon: stimoli congruenti o incongruenti a livello globale e locale. Si ha o meno

vantaggio a livello globale o locale se lo stimolo viene presentato a dx o a sx.

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
28 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher VeroG91 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia fisiologica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Daini Roberta.