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Il disturbo narcisistico di
Sentono di dover socializzare solo con altre persone altrettanto speciali e di talento come loro, non con la gente comune. Questa associazione con persone straordinarie è utilizzata per sostenere e migliorare la loro autostima. Poiché i pazienti con disturbo narcisistico hanno bisogno di essere ammirati, la loro autostima dipende dalla considerazione positiva degli altri ed è quindi di solito molto fragile. Le persone con questo disturbo spesso guardano per vedere ciò che gli altri pensano di loro e valutare quanto bene stanno facendo. Sono sensibili e infastiditi dalle critiche degli altri e dal fallimento, che li fanno sentire umiliati e sconfitti. Essi possono rispondere con la rabbia o il disprezzo, o possono brutalmente contrattaccare. Oppure possono ritirarsi o accettare esternamente la situazione, nel tentativo di proteggere il loro senso di auto-importanza (grandiosità). Essi possono evitare situazioni in cui possono fallire.
personalità: i pazienti con disturbo narcisistico di personalità possono condividere alcune caratteristiche con quelli con disturbo istrionico di personalità, come l'eccessiva attenzione verso se stessi e il desiderio di essere al centro dell'attenzione. Tuttavia, nel disturbo narcisistico di personalità, l'attenzione è principalmente rivolta a se stessi e alla propria grandiosità, mentre nel disturbo istrionico di personalità l'attenzione è rivolta a suscitare emozioni e attenzione negli altri.personalità: la ricerca di attenzione da parte degli altri è caratteristica di entrambi i disturbi di personalità. Ma i pazienti con disturbo narcisistico di personalità, a differenza di quelli con disturbo istrionico di personalità, agiscono nel disprezzo di qualsiasi cosa carina e sciocca per attirare l'attenzione; vogliono essere ammirati.
Il trattamento generale del disturbo narcisistico di personalità è lo stesso di quello per tutti i disturbi di personalità. La psicoterapia psicodinamica, che si concentra sui conflitti di fondo, può essere efficace. Alcuni approcci sviluppati per il disturbo borderline di personalità possono essere efficacemente adattati in pazienti con disturbo narcisistico di personalità. Essi comprendono:
- Trattamento basato sulla mentalizzazione
- Psicoterapia focalizzata sul transfert
Questi approcci si concentrano sui disturbi nei modi in cui i pazienti sperimentano
emotivamente sestessi e gli altri. La terapia cognitivo-comportamentale può giovare ai pazienti con disturbo narcisistico di personalità perché possono avere l'opportunità di aumentare la padronanza accattivante; il loro bisogno di lodi può consentire a un terapeuta di modellare il loro comportamento. Alcuni pazienti con disturbo narcisistico di personalità trovano gli approcci cognitivo-comportamentali da manuale troppo semplicistici o generici per le loro particolari esigenze. Doppia Diagnosi I fenomeni di dipendenza, di qualsiasi sintomatologia, assumono una importanza chiave attraverso l'idea della cosiddetta doppia diagnosi, che apre uno scenario in cui l'aspetto affettivo sintomatico, quello della sostanza e quello della predisposizione caratteriale si pongono chiaramente sullo stesso livello, tali da poter fornire una impressione o una valutazione distorta all'esito dell'analisi. L'elemento concorrente o occorrente,In una qualsiasi patologia di dipendenza, indicherebbe chiaramente la complessità di un quadro che ancora non è del tutto chiaro e fornirebbe gli strumenti di una corretta valutazione dell'azione da intraprendere. È chiaro che l'aspetto della cosiddetta comorbidità può mutare il giudizio sul fatto che una patologia di dipendenza affettiva possa dipendere dall'uso di una sostanza, ma anche che la stessa sostanza sia un aspetto compensativo della dipendenza affettiva. L'Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la Doppia Diagnosi come la coesistenza nel medesimo individuo di un disturbo dovuto al consumo di sostanze psicoattive e di un altro disturbo psichiatrico. I pazienti doppia diagnosi sono pazienti che presentano, oltre alla dipendenza patologica, anche disturbi psichiatrici in comorbilità come disturbo bipolare, schizofrenia, depressione grave, disturbo ossessivo compulsivo o gravi disturbi di personalità.
L'adipendenza patologica di qualunque tipo essa sia assume, per sua natura, una connotazione di intrinseca complessità, nel contesto clinico. Essa nasce, infatti, dalla convergenza, nel singolo consumatore:
- degli effetti farmacologici delle sostanze o dell'oggetto d'abuso nel caso specifico;
- della vulnerabilità psico-biologica del paziente;
- dell'influenza di numerosi fattori socio-ambientali.
Ciò ha fatto della dipendenza oggetto di studio e di interesse da parte di istanze scientifiche e culturali profondamente diverse, quali la neuro-biologia, la farmacologia, la psichiatria, la psicologia, l'antropologia e la sociologia, ponendo le premesse per un conflitto di linguaggi e di interpretazioni, che non ha sicuramente aiutato la comprensione del fenomeno né l'individuazione di efficaci rimedi. Va sottolineato, comunque, come il sapere psichiatrico, per sua natura, risulti l'unico in grado di contenere, nel proprio ambito,
Tanto gli aspetti neuro-biologici che quelli psicologici e sociali, sottesi al problema della tossicodipendenza.
Fasi dello sviluppo psichico per Freud
Osservando e studiando le pulsioni e le interrelazioni tra le diverse componenti della psiche, Freud elaborò la teoria dello sviluppo psichico. Questa prevedeva che l'evoluzione psicologica dell'individuo avviene durante l'infanzia, attraverso il superamento di diversi stati di sviluppo libidico. Il processo di sviluppo psichico si basa sulla ricerca del piacere sessuale (sviluppo psicosessuale) che viene ottenuto, a seconda dello stadio specifico, attraverso la stimolazione di determinate zone erogene, che comprendono la bocca, l'ano e i genitali. Il corpo mette a disposizione del bambino la maggior parte di questi oggetti e questo genera una delle principali caratteristiche della sessualità infantile, che è l'autoerotismo.
Il modello di sviluppo elaborato da Freud prevede 5 stadi di crescita.
dai 6 ai 12 anni. Durante questa fase, l'energia sessuale si sposta verso altre attività come l'apprendimento, l'amicizia e lo sviluppo di interessi personali. La sessualità è meno predominante e i bambini si concentrano maggiormente sulle relazioni sociali e sulle attività scolastiche. -Fase genitale, dall'adolescenza in poi. In questa fase, l'attenzione si concentra nuovamente sulla zona genitale e si sviluppa la maturità sessuale. Si manifestano le prime esperienze sessuali e si inizia a formare relazioni romantiche. Durante tutte queste fasi, è importante che il bambino riceva un sostegno adeguato e un ambiente sicuro per esplorare e sviluppare la propria sessualità in modo sano e consapevole.dai 5 a 12 anni. È un periodo di calma, di ricomposizione e preparazione all'onda evolutiva successiva, si manifesta diminuzione dell'interesse sessuale e una particolare attenzione per le acquisizioni intellettive e sociali. -Fase genitale, dai 12 anni in poi. Si delinea la sessualità genitale adulta e la capacità di relazionarsi efficacemente con gli altri (impegno nelle attività intellettuali e nel lavoro). L'importanza di questa nuova concezione di Freud è stata soprattutto nel non identificare più la sessualità con l'attività genitale dell'individuo adulto, ma nello scoprire che esiste anche una sessualità nel bambino. Con questo termine, infatti, Freud identificava la "ricerca del piacere fisico", che è presente in ogni momento della vita di un individuo. Freud definisce il bambino "perverso polimorfo". Il bambino è perverso perché ricerca ilpiacere senza alcun interesse al fine riproduttivo. È, inoltre, polimorfo perché ricerca il piacere attraverso vari organi e tramite varie zone erogene. Il bambino è facilitato in questo dall'assenza di un Super-Io, dell'imposizione morale prodotta dall'educazione.
Il completamento positivo di ciascuna fase produce uno sviluppo sano della personalità dell'individuo, mentre se la libido si fissa in una fase specifica, ciò è causa di una patologia.
Secondo Freud se si è generata una fissazione in una delle fasi precedenti, non ci sarà sufficiente energia sessuale per far sì che questa fase si sviluppi senza problemi. Per poter avere un adulto completo, le fissazioni nelle fasi precedenti devono venir risolte.
È importante notare che chiunque potrebbe aver avuto un arresto o una crescita insufficiente in una delle fasi precedenti, sviluppando così vari sintomi nella vita adulta. Le teorie di Freud
sembrano principalmente orientate al maschile, egli ebbe infatti difficoltà a incorporare i desideri delle femmine nelle sue teorie, e ciò lo portò ad affermare che: "La psicologia è incapace di risolvere l'enigma della femminilità". Ad ogni modo ipotizzò che le ragazze seguissero più o meno lo stesso sviluppo psicosessuale dei ragazzi.
Fasi dello sviluppo del bambino per Mahler
Margaret Mahler, psicoanalista e psicoterapeuta ungherese, introdusse un termine detto "processo di separazione-individuazione", con cui si definì il cammino che il bambino percorre per passare da uno stato iniziale in cui non si differenzia dalla madre, fino a realizzare un Sé separato e autonomo: la separazione si ha quando il bambino emerge dallo stato di simbiosi con la madre, mentre l'individuazione si ha quando il bambino diventa consapevole di avere proprie caratteristiche individuali. La Mahler sostiene che la nascita
biologica del bambino – evento osservabile ecircoscritto nel tempo – non coincida con la nascita psicologica, che consiste in un processo psichico di separazione-individuazione che ha luogo tra il 4° mese e i 3 anni.