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La Società di Psicologia Individuale Comparata
Quando Adler lasciò la società di psicoanalisi, fu fondata una nuova associazione che prese il nome di società per libera ricerca psicoanalitica. Presto però questa denominazione sembrò inadeguata, sicché si decise di chiamare il nuovo sodalizio società per la psicologia individuale comparata. La nuova società mantenne rapporti con molti analisti freudiani e nel frattempo Adler cominciava a essere conosciuto anche a livello internazionale grazie ai congressi tenuti a Norimberga e Bruxelles. Fu a Bruxelles che Adler conobbe Seif, anche lui allontanato da Freud perché aveva simpatizzato per le posizioni di Jung, e che fondò, nel 1920, a Monaco una società di psicologia individuale comparata. Gli anni successivi videro una grande diffusione della psicologia individuale, la quale si spostò progressivamente dall'Austria alla Germania. L'evento
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cheportò alla costituzione ufficiale dell'organismo associativo internazionale degli adleriani fu il congresso che si tenne a Zurigo nel 1954. Le vicende connesse all'avvento nel nazismo e allaseconda guerra mondiale sposteranno il baricentro della psicologia individuale dall'Europa agli Stati Uniti in cui verrà a formarsi un orientamento pragmatico con a capo Dreikurs che porterà alla costituzione della psicologia di comunità.
CAP.4 IL PERIODO POSTPSICOANALITICO
PAR.4.1. I PRINCIPALI COSTRUTTI DEL MODELLO PERSONOLOGICO ADLERIANO
Il sistema concettuale adleriano è considerato una psicologia soggettiva che cerca la causa all'interno del soggetto e non mediante l'osservazione dall'esterno. Secondo Adler sia l'inconscio che il conscio sono determinati da eventi biografici, valori, bisogni e interessi soggettivi che danno origine ad una "mappa privata" che, pur sorgendo in un contesto cerebrale di processi neurochimici.
è una creazione mentale unica e irripetibile del singolo individuo. Tuttavia anche se Adler è considerato uno psicologo soggettivo, non bisogna pensare che abbia trascurato i fattori oggettivi anzi li tenne molto in considerazione, ma ne limitò il ruolo. La denominazione psicologia individuale comparata vuole evidenziare l'individualità, per sottolineare la natura unica e irripetibile del pensiero di ogni essere umano, e la comparazione per sottolineare che tale elaborazione soggettiva è influenzata da input cognitivi ed emotivi provenienti dall'ambiente. La materia prima su cui lavora la psicologia individuale è la relazione dell'individuo con i problemi del mondo. Volendo riassumere schematicamente il sistema concettuale di Adler può essere definito come una psicologia: ATTIVISITICA, in quanto l'uomo non è passivamente agito ma è un organismo proattivo che interviene nel mondo; COGNITIVO-TELEOCAUSALISTICA.in quanto l'individuo interpreta creativamente la realtà in cui vive e attribuisce significati personali agli stimoli interni ed esterni, costruendo la sua mappa privata del mondo; SOCIOCONTESTUALE, in quanto il soggetto creativamente costruisce la realtà a partire dagli stimoli provenienti dal contesto di cui è parte, GLOBALISTICA, in quanto per comprendere i singoli tratti e le condotte di un individuo occorre fare riferimento all'elemento che caratterizza in senso unitario la sua personalità; IDIOGRAFICA, in quanto vede la personalità umana come un'impronta digitale unica e irripetibile; ANALITICA, in quanto interpretare il vissuto di un essere umano significa comprendere il suo stile di vita; NONLIBIDICA e LIBERATORIA, in quanto è una psicologia centrata sulle dinamiche dell'autorealizzazione dell'individuo e dell'armonico inserimento di questo nelle relazioni sociali ed è improntata su principi diemancipazione dai condizionamenti razziali, sessisti e di classe. Il modello adleriano è scomponibile in singole istanze che però possono essere comprese solo se vengono considerate nella reciproca e continua interazione, in una visione comprensiva e unitaria.
La prima istanza della psicologia individuale è l'aspirazione alla valorizzazione della persona denominata "aspirazione alla superiorità". Tale istanza nelle prime formulazioni mostrava coincidenze con il concetto di "volontà di potenza" di Nietzsche, ma le elaborazioni successive porteranno Adler ad abbandonare questo concetto visto come "piaga della cultura umana". Tale istanza è diretta a portare l'individuo da una condizione di minus ad una di plus, è la forza di base che porta l'individuo da un'autopercezione di manchevolezza ad un'autopercezione di valore. Il sentimento di essere sottovalutato o spregiato e lo stato di
incertezza e inferiorità danno origine sempre al desiderio di raggiungere un + alto livello. Con il termine inferiorità Adler intendeva sottolineare che il sentimento di inferiorità è una potente spinta motivazionale diretta alla riduzione del senso di manchevolezza, attraverso l'acquisizione di relazioni sociali volte a soddisfare i bisogni primari e secondari. Quello per Adler è patologico è il complesso di inferiorità, un persistente senso di manchevolezza che sfocia nella bassa autostima, una forma degenerativa che può essere provocata nel bambino da inferiorità organiche e/o da un ambiente educativo problematico. In questa cornice la nevrosi appare correlata ad un complesso di inferiorità-superiorità che induce il nevrotico a vedere gli altri come ostili e non come potenziali amici e cooperatori. L'altra istanza del sistema concettuale adleriano è il "sentimento sociale".
un'attitudine innata alla prosocialità che favorisce la vita associativa e promuove il miglioramento dell'individuo. In un primo momento Adler considerò il sentimento sociale come un'istanza secondaria rispetto al binomio d'inferiorità-aspirazione. Egli ritenne che all'armonico sviluppo nell'individuo del sentimento sociale si frapponessero sia un'accentuata svalorizzazione di sé sia un'esasperata aspirazione alla valorizzazione. Il disadattamento, fino alle forme nevrotiche più gravi, sarebbe caratterizzato da una caduta significativa della stima di sé e da un'esasperazione della meta di superiorità non cooperativa, un distanziamento dagli altri che non porta all'integrazione sociale. Nel pensiero più maturo il sentimento sociale non sarà visto più come una dinamica che controbilancia l'aspirazione alla superiorità, ma parte del bagaglio intellettuale che l'individuo ha.Utilizza per la sua aspirazione alla superiorità. Altro concetto di Adler è quello dello "stile di vita", l'impronta soggettiva e unica di ogni individuo. Nella concezione di Scuola lo stile di vita è un'organizzazione cognitiva, affettiva che si struttura nel corso della prima infanzia. La struttura del sé-stile di vita comprende il concetto di sé, l'ideale di sé e le convinzioni sul mondo e tutte e tre sono amalgamate dal sentimento sociale.
LA PRASSI CLINICA. L'incoraggiamento in campo clinico è uno dei terreni più caratterizzanti dell'operatore di formazione adleriana. Le tecniche di incoraggiamento previste in ambito clinico sono: 1) puntare ad ottenere un miglioramento; 2) valorizzare di più l'impegno che il risultato conseguito; 3) non considerare maigli errori come se fossero degli insuccessi; 4) stimolare il soggetto, ma non spingerlo oltre le sue possibilità; 5) la lode non ha lo
stesso valore dell'incoraggiamento;
aiutare l'individuo ad accettare di non essere perfetto e a comprendere la sua unicità e irripetibilità;
ricordare che l'incoraggiamento è contagioso;
vincere il pessimismo e tendere ad un approccio ottimistico con la vita;
dimostrare fiducia. In tale prospettiva l'analista offre solidarietà e compartecipazione emotiva all'analizzando.
Il terapeuta adleriano si avvale di alcune tecniche: analisi dei sogni, cioè di quell'immaginario che rappresenta il ponte soggettivo che collega il passato, presente e futuro; l'analisi dei sogni ad occhi aperti, cioè delle espressioni dell'immaginario e dei desideri del paziente; l'analisi dei primi ricordi infantili che devono essere visualizzabili ed affiorare spontaneamente; l'analisi della costellazione familiare, per ricostruire i particolari psicologici e socioculturali dell'intera famiglia in cui di
particolare importanza è l'ordine di nascita dei figli. Per gli adleriani la guarigione coincide con il superamento della distanza tra il soggetto con l'umanità e l'ambiente e con un migliore appagamento nei tre compiti vitali dell'uomo: amore, amicizia e lavoro. PAR.4.3. LA PRASSI PSICOSOCIALE E PSICOPEDAGOGICA NELLA "VIENNA ROSSA" POSTASBURGICA Quando nel 1920, caduta la monarchia asburgica, a Vienna si insediò un governo socialdemocratico deciso a varare riforme volte al risanamento della vita delle masse popolari, il gruppo adleriano era già piuttosto conosciuto. In effetti in breve tempo i consultori psicopedagogici divennero più di 20 e lo stesso Adler ne diresse uno. In questi consultori venivano coinvolti insegnanti, genitori e bambini. In un primo momento lo psicologo si unisce con gli insegnanti a scuola per discutere dei problemi che sono sorti nel lavoro, vengono descritti la vita familiare, il carattere e lo sviluppo delBambino e si indaga su quali possano essere le cause del problema e come risolverlo. Nel giorno di visita vengono chiamati sia la madre che il bambino, si fa entrare prima la madre e poi dopo entra il bambino. Lo psicologo parla al bambino non dei suoi errori, ma dei problemi che deve affrontare e non rimprovera il bambino, ma intrattiene una conversazione amichevole che invita il bambino a esprimere le sue opinioni.Come era prevedibile, nel 1934, tutti i programmi di riforma sociale furono spazzati via dal governo filonazista, i consigli consultivi furono chiusi e solo dopo la seconda guerra mondiale 5 strutture di questi riaprirono. Questa riapertura fu dovuta al successo che i consigli ebbero negli anni precedenti e alla formazione, nel 1931, di una scuola superiore sperimentale, retta da Spiel e Birnbaum, in cui venivano insegnate le materie scolastiche e gli insegnamenti etici e psicosociali che attirò l'attenzione di molti studiosi esteri.
La filosofia e modello adleriano