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VARIABILIA. Intensità degli stimoli: incondizionati e condizionati
Intervallo di tempo tra stimolo condizionato e stimolo incondizionato (<2 sec.) -> ABUSO
Frequenza degli accoppiamenti tra gli stimoli (ripetizione delle associazioni) -> CONDIZIONAMENTO AVERSI
Risposte condizionate che si provocano a seguito di stimoli incondizionati spiacevoli e dolorosi. In questo caso gli stimoli incondizionati sono chiamati aversivi. È sufficiente un singolo accoppiamento SC-SI perché venga prodotto il condizionamento (una sola seduta dal dentista è sufficiente per farci associare al rumore del trapano una sensazione spiacevole). Di solito negli esseri umani questo fenomeno è legato alle risposte emozionali (automatiche); essi possono conservare un'avversione ad alcuni tipi di cibi che per qualche ragione hanno prodotto in loro malessere.
Impiego di stimoli incondizionati aversivi
Associazioni tra stimolo neutro e stimolo negativo
- Peculiarità del condizionamento avversivo: maggiore velocità del condizionamento
- Intervallo di tempo nella presentazione dello SC e dello SI può essere più esteso
- Valore adattivo del condizionamento avversativo
ES. per le avversioni nei confronti del cibo anche se mai assaggiato, o avendolo mangiato da piccolo e poi vomitato creando un condizionamento negativo. Se per esempio dopo aver vomitato viene asciugato con un asciugamano potrà sviluppare un condizionamento fobico agli asciugamani.
Il processo di condizionamento si può estendere creando una catena di stimoli creando CONDIZIONAMENTO DI ORDINE SUPERIORE e due meccanismi che lavorano in maniera opposta. Pavlov scoprì che ad un cane condizionato a salivare dopo aver udito uno stimolo acustico, il suono (SC) fu fatto precedere da un stimolo luminoso, il flash (SN), senza che il cibo (SI) fosse presentato. Dopo numerose prove il cane salivava alla presenza
della sola luce (STIMOLO DI SECONDO ORDINE). In seguito fu aggiunto un altro stimolo neutro che consisteva in una carezza (STIMOLO DI TERZO ORDINE), dopo ripetute prove il cane saliva dopo la carezza. Con il termine generalizzazione ci si riferisce a quel fenomeno di estensione delle risposte condizionate a tutti gli stimoli molto simili a quello condizionato. (ES: se un piccione è condizionato a rispondere con una beccata a un suono a 100 Hertz, risponderà in modo analogo anche a un suono 99 HZ e a 101 HZ). La risposta generalizzata è AUTOMATICA, ed è correlata alla somiglianza con lo stimolo condizionato originario (più gli stimoli sono simili tanto più la risposta sarà simile). Se si vuole che l'apprendimento condizionato si riferisca a uno specifico stimolo e non a stimoli simili occorre inibire la generalizzazione (che è automatica) tramite condizionamento discriminativo. Lo stimolo condizionato "campanello" venivafatto precedere da uno stimolo neutro "luce" (stimolo di secondo ordine) e non veniva presentato lo stimolo incondizionato (cibo). Il cane salivava anche alla comparsa della luce. L'aggiunta di un terzo stimolo (stimolo di terzo ordine) produceva salivazione (associazione carezza-luce, anche in assenza di campanello e cibo).
Meccanismo di generalizzazione: le risposte condizionate vengono estese a stimoli simili allo stimolo condizionato.
Meccanismo di discriminazione= inibizione della generalizzazione automatica attraverso il comportamento discriminativo: presentare SC seguito da SI, ma anche stimoli simili a SC non seguiti da SI, così che il soggetto impari che solo SC è rinforzato e non generalizza stimoli simili.
L'esperimento di Pavlov è stato il modello che ha seguito WATSON (1875-1958) per le sue ricerche. Il suo esperimento era quello di innescare la paura nei bambini: -> IL CASO DEL PICCOLO ALBERT 1920, risposta emotiva condizionata.
(Watson e Rayner). Il caso più famoso di condizionamento classico. Il bambino era affetto da idrocefalia grave e quindi non sarebbe vissuto a lungo, quindi qualsiasi sofferenza a lui imposta non sarebbe durata a lungo o avuto effetti gravi proprio per la breve speranza di vita. Il bambino fu esposto ad un topo bianco, un coniglio, un cane, una scimmia, maschere con e senza capelli, cotone, lana, giornali in amme e altri stimoli ma egli non ebbe nessun effetto di paura. Quando il bambino raggiunse l'età di 11 mesi e 10 giorni venne posto su di un materasso insieme ad un topo da laboratorio con cui giocare. Ogni volta che il bambino cercava di interagire con il topo Watson faceva un suono fortissimo con una lastra d'acciaio terrorizzandolo. Albert rispondeva al rumore piangendo e mostrando paura. Così, in seguito, ogni volta che Albert vedeva il topo si metteva a piangere cercando di allontanarlo: il bambino associava l'animale al rumore e quindi alla paura.
Lo stimolo neutro era diventato uno stimolo condizionato. Dopo 17 giorni, la sua fobia fu estesa al cotone, alle coperte, alle pellicce e anche la sola vista di una maschera di Babbo Natale lo faceva piangere. Watson non si impegnò mai a togliere le paure. Egli morì nel 1925. Negli ultimi 5 anni tentò di dimenticare le paure che aveva imparato nel subconscio.
RISPOSTA EMOTIVA CONDIZIONATA. -> VINCOLI BIOLOGICI:
Comportamentisti: le leggi dell'apprendimento sono uguali per tutte le specie. Qualsiasi SC può essere associato a qualsiasi SI tramite condizionamento.
Etologi: l'apprendimento associativo è modulato dalle predisposizioni biologiche -> l'apprendimento di alcune associazioni è facilitato rispetto ad altre in base a criteri adattivi.
CONDIZIONAMENTO OPERANTE
Esempi di condizionamento in positivo oggi: pubblicità detersivo con Francesco Totti, pubblicità automobili immerse nella
tranquillità. I condizionamenti sono importanti perché aiutano a capire alcuni processi di apprendimento. Sono apprendimenti impliciti che riguardano la risposta ri essa e negli uomini anche risposta emotiva. Il condizionamento classico prevede che il soggetto sia passivamente reattivo agli stimoli, tuttavia abitualmente noi dobbiamo apprendere dei comportamenti nuovi che attivamente producano cambiamenti nelle nostre azioni, in funzione del raggiungimento di uno scopo. Es: si apprende una lingua straniera per poter comunicare quando ci si recherà all'estero. Le modificazioni del comportamento che permettono di aumentare le capacità in funzione di un'interazione attiva con l'ambiente sono definite risposte strumentali. Skinner le definì risposte operanti poiché operano sul mondo allo scopo di ottenere un certo effetto. Il primo studioso che si occupò di questo tipo di condizionamento fu Thorndike. PROVE EDERRORI⇢APPRENDIMENTO—> Thorndike, 1911 Uno dei precursori è EDWARD LEE THORNDLIKE (1874-1949) fu uno dei primi a lavorare con gli animali non secondo il metodo di Watson ma si chiese come poter studiare il comportamento sugli animali, poiché non devono dare risposte strumentali complesse come i leoni da circo, ma devono comunque produrre comportamenti operanti ai fini della sopravvivenza. Thorndike individuò una forma caratteristica di apprendimento. fi fi fi fi fi fl fi USA LA TECNICA DELL’APPRENDIMENTO PER PROVE ED ERRORI: Gli esperimenti erano condotti su dei gatti deprivati di cibo da molte ore. Costruisce una gabbia, GABBIA-PROBLEMA, con dentro un pedale collegato ad un chiavistello che apre la porta della gabbia che permetterebbe al gatto rinchiuso ad uscire. I gatti venivano inseriti uno per volta, fuori dalla gabbia era messo del cibo visibile all'animale. Il gatto faceva immediatamente molti tentativi per uscire, diverse azioni (sporge le zampe)tra le sbarre, graf a le pareti, ecc) no a che, schiaccia casualmente il pedale, apre la porta e riesce ad uscire e mangiare. Il gatto veniva introdotto varie volte nella gabbia, nelle stesse condizioni, e Thorndike notò che a ogni prova l'animale compiva sempre meno movimenti inefficaci, no a che riusciva a compiere il solo movimento utile (circa 20-30 prove). Thorndike definì questa procedura come apprendimento per prove ed errori sottolineando che non vi era nessun intervento intelligente (INSIGHT) da parte dell'animale per trovare una soluzione ma che questo procedeva a caso con un graduale consolidamento della connessione stimolo-risposta. Il soddisfacimento nel raggiungere lo scopo porta i soggetti a ripetere l'azione. Questa relazione fu chiamata legge dell'effetto -> Una volta raggiunto lo scopo si ha un effetto soddisfacente. Le azioni che producono effetti soddisfacenti hanno più probabilità di essere ripetute quando si.Presenti la medesima situazione, al contrario quelle che producono effetti spiacevoli o inefficaci hanno progressivamente meno probabilità di essere ripetute e quindi tendono ad essere inibite, non generando apprendimento. Introduce così il concetto di motivazione -> Il successo che si ottiene attraverso un comportamento aumenta l'adattamento all'ambiente, si ottiene successo, funge da rinforzo per l'azione compiuta. Al contrario, l'insuccesso funziona come punizione. Che il PREMIO HA MAGGIOR POTERE DELLA PUNIZIONE. -> Sostenendo DELL'ESERCIZIO: anche l'apprendimento per prove ed errori è sensibile alla ripetizione ed al consolidamento. Per Thorndike la generalizzazione è irradiazione dell'effetto (es. se so studiare posso studiare qualsiasi materia). RISPOSTE STRUMENTALI: L'uomo ha modificato la sua interazione con l'ambiente tramite tutte le modificazioni che mette in atto. Gli
animali invece si sono adattati all'ambiente e basta. Sono acquisizioninuove atte al raggiungimento di uno scopo-> interazione attiva e funzionale con l'ambienteB.F. SKINNER→Queste risposte vengono de nite da Skinner “risposte operanti”, poiché si opera sul mondo per otteneredegli effetti vantaggiosi in termini adattivi.Il condizionamento operante è la procedura necessaria ad apprendere risposte operanti, comportamentinalizzati ad uno scopo.Skinner de nì le "risposte operanti" quei comportamenti che producono un effetto sull'ambiente e"condizionamento operante" il processo di apprendimento per il quale gli effetti di una risposta operante(ricompensa o punizione) determinano la probabilità che quella risposta sia emessa.Es. imparare a mangiare, studiare per superare l'esame. Questo vale sia per apprendimenti semplici che perapprendimenti più complessi.I comportamentisti hanno usato gli
animali come cavie per esperimenti. Dato che l'unità di base era