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DATI

Raccolta dati → Seguendo le procedure stabilite nella fase di pianificazione, il ricercatore procede alla raccolta empirica dei dati che saranno oggetto delle fasi successive.

Metodi di raccolta dei dati:

  • METODI SPERIMENTALI: Alto livello di costrizione, il ricercatore manipola le variabili (veri esperimenti) - Esperimenti e Quasi Esperimenti.
  • METODI DESCRITTIVI: Basso livello di costrizione, non c'è manipolazione delle variabili. - Osservazione, inchiesta (intervista o questionario), Studio dei casi singoli, Studi correlati, Ricerche longitudinali o trasversali.

Strumenti di raccolta dati:

  • Test
  • Osservazione
  • Analisi del contenuto
  • Questionario
  • Misure fisiologiche
  • Misure
neuropsicologicheUn Test permette di avere una valutazione obiettiva e standardizzata di un campione di comportamenti: - Sensibile - Attendibile - Valido Analisi dei dati→Per essere sottoposti ad analisi statistica, i dati raccolti vanno codificati in forma numerica ed ordinati. Le tecniche di analisi dei dati permettono di descrivere i dati ed evidenziare risultati significativi. La scelta delle tecniche statistiche dipende dalla natura dei dati e dagli scopi della ricerca. Interpretazione dei dati→Il ricercatore deve verificare: - se i risultati danno una risposta alle ipotesi di ricerca - se tale risposta contribuisce ad approfondire la conoscenza del problema Comunicazione dei risultati→La divulgazione dei dati scientifici può avvenire attraverso convegni, articoli scientifici e libri. Il resoconto di una ricerca deve essere altamente dettagliato in modo da assicurarne la replicabilità. ESPERIMENTO IN LABORATORIO:inizialmente bisogna formulareun’ipotesi che un fenomeno A (variabile indipendente) produce un effetto su comportamento B (variabile dipendente) DIMOSTRARE CHE A E SOLO A E’ LA CAUSA DI B Lo sperimentatore manipola la variabile indipendente, creando una condizione sperimentale controllata. Lo sperimentatore crea le condizioni e osserva quale effetto tali condizioni producono sulla variabile oggetto della ricerca. Ciascun valore della variabile indipendente si definisce condizione sperimentale:
  • GRUPPO SPERIMENTALE: gruppo di soggetti sui quali si vuole testare una determinata condizione (es. effetto di un farmaco sulle prestazioni cognitive)
  • GRUPPO DI CONTROLLO: serve per accertare che i mutamenti della variabile dipendente siano dovuti esclusivamente alla variabile indipendente.
L'ESPERIMENTO DI LABORATORIO→Nella ricerca psicologica, tutto parte dall’osservazione • L' «osservazione controllata»: più è accurata l'osservazione, più sono

attendibili le conclusioni.

  • Nella ricerca scientifica è l'esperimento di laboratorio che soddisfa l'esigenza
  • dell'osservazione controllata

Ipotesi: A (v. i.) (e solo A) causa B (v. d.)

  • Esso si caratterizza per:
  • Manipolazione diretta della variabile indipendente da parte dello sperimentatore.
  • Individuazione delle condizioni in cui si osserva la relazione funzionale tra A e B.
  • Stabilire i livelli della variabile indipendente.
  • Condizione sperimentale e di controllo vs. gruppo sperimentale e di controllo.

L'ESPERIMIENTO DI SCHACHTER (1959)

  • Relazione tra ansia e affiliazione
  • Ipotesi: l'ansia ci spinge a ricercare maggiormente la compagnia degli altri
  • Ansia = v.i.
  • Affiliazione = v.d.
  • Due condizioni: bassa ansia (leggere scosse indolori, no apparato elettrico) /alta ansia(scosse molto dolorose, apparecchio elettrico visibile).

Campionamento (1)

Insieme degli elementi di un certo tipo

Che sono rappresentativi della popolazione o universo considerato.

CAMPIONE: immagine in miniatura della popolazione cui appartiene avendone le stesse caratteristiche. È importante il principio di assegnazione casuale nella scelta del campione, stabilendo ad esempio una serie di numeri random assegnati a soggetti a caso. Non si possono scegliere direttamente perché potrebbero esserci condizionamenti di qualsiasi tipo e creare così una distorsione sperimentale.

Campionamento (2)

Il campione deve essere rappresentativo della popolazione: le caratteristiche della popolazione devono essere presenti nel campione in proporzioni uguali a quelle della popolazione. Errori nel campionamento conducono ad errori sperimentali.

SI ESTRAE UN CAMPIONE?

COME

Campionamento casuale: ogni elemento della popolazione ha la stessa probabilità di essere scelto per far parte del campione.

Campionamento casuale stratificato: la popolazione viene divisa in

strati sulla base di unavariabile critica (es. l'età), da ognuna delle quali viene estratto un campione casuale.
  • Campionamento ad hoc: soggetti disponibili e facilmente reperibili.

ERRORE SPERIMENTALE

ERRORE SPERIMENTALE: si ha un errore sperimentale quando l'effetto che stiamo studiando (cioè la variabile dipendente) dipende da una causa diversa da quella da noi manipolata (variabile indipendente). L'effetto c'è ma la causa potrebbe essere un'altra. È importante non crearsi aspettative e in alcuni casi evitare di condizionare i soggetti in base al tipo di esperimento.

VALIDITÀ INTERNA E L'ERRORE SPERIMENTALE

Un esperimento ha validità interna quando esiste realmente una relazione di causa ed effetto tra la v.i. e la v.d. Si incorre nel cosiddetto errore sperimentale quando i cambiamenti osservati nella v.d. sono dovuti ad una v. diversa da quella manipolata e non

SPERIMENTALE (1) Ipotesi: un training specifico migliora le abilità di calcolo. Campione: due gruppi di bancari. Gruppo sperimentale (trattamento) Gruppo di controllo (nessun trattamento) Dopo il training ai soggetti viene somministrato un test di verifica. Il primo gruppo (sperimentale) effettua il test di lunedì. Il secondo gruppo (controllo) effettua il test di venerdì. Risultati: il gruppo sperimentale riporta punteggi di abilità di calcolo più elevati rispetto al gruppo di controllo. - Possiamo concludere che il training abbia potenziato le abilità di calcolo? - Potrebbero essere intervenute altre variabili come il momento di somministrazione della prova? - Come rimediare? - Controllare, tenendo fisso, il giorno e l'ora di somministrazione del test.

SPERIMENTALE (2)

  • Obiettivo: testare l'efficacia di un nuovo farmaco per la depressione.
  • Campione: due gruppi di soggetti depressi.
  • Gruppo sperimentale (trattamento)
  • Gruppo di controllo (nessun trattamento)
  • Dopo il training ai soggetti viene somministrato un test che valuti i sintomi depressivi.
  • Risultati: il gruppo sperimentale riporta punteggi di depressione più bassi rispetto al gruppo di controllo.

Possiamo concludere che il farmaco abbia ridotto i sintomi depressivi?

  • Potrebbero essere intervenute altre variabili come l'autosuggestione?
  • Come rimediare?
  • Rendere "ciechi" i partecipanti.
  • E se i risultati fossero dovuti alle aspettative del ricercatore (effetto Rosenthal)?
  • Come rimediare?
  • Tecnica del "doppio cieco".

COME EVITARE L'ERRORE SPERIMENTALE?

Controllo: per controllare una variabile confondente, ci limitiamo a tenerla costante.

Randomizzazione: assegnazione casuale dei soggetti alle diverse condizioni sperimentali ci assicuriamo di distribuire secondo il caso qualsiasi altra variabile. Esperimento cieco: i soggetti non sanno a quali condizioni sono stati assegnati. Esperimento doppio cieco: lo sperimentatore non sa lo stato della variabile indipendente poiché anche per piccole cose potrebbero variare i risultati del test. La fase dell'esperimento cieco è necessaria altrimenti chi assume ad esempio una pastiglia di caffè rispetto a chi non la assume si auto convincerà di essere più sveglio e nervoso. Questo avvenimento viene chiamato: EFFETTO PLACEBO: cambiamento nel comportamento determinato dalla convinzione di aver assunto un farmaco. Questo effetto può osservarsi per effetto di una differenza di aspettativa (dalla motivazione o dalla consapevolezza di aver assunto una determinata sostanza) e questo incide sull'esito di una prestazione. In psicologia iproblemi che si studiano sono tanti e differenti e non sempre possono essere portati in laboratorio in una situazione sperimentale. In alternativa esistono metodi che non ci portano a trovare una relazione di causa ed effetto ma ci servono per descrivere aspetti rilevanti del fenomeno che vogliamo studiare tramite: - Ricerca di archivio - Osservazione naturalistica: raccogliere dati tramite l'osservazione direttamente sull'ambiente, importante per esempio nella psicologia sociale - Studio dei casi singoli: ad esempio nel caso di una malattia rara, in modo da fare delle ipotesi su quella particolare funzione cognitiva. Si crea un modello su quel determinato problema, ad esempio, in caso di lesioni. Questo studio è stato molto importante nella neuropsicologia attraverso la descrizione puntuale della sintomatologia di un singolo paziente. - Ricerche longitudinali - Inchiesta L'esperimento di laboratorio e l'osservazione sono altri metodi che possono essere utilizzati per lo studio dei problemi.

La ricerca scientifica può essere condotta utilizzando metodi sperimentali o metodi di indagine naturalistica. Questi due approcci rappresentano le estremità di un continuum di metodi di indagine. La differenza principale tra i due è il livello di controllo che il ricercatore esercita sulle variabili e sui soggetti coinvolti nello studio.

Nella lezione 3 del 23 ottobre 2020 abbiamo discusso degli errori che possono verificarsi nella strutturazione di un piano di ricerca e nella misurazione degli elementi che ne fanno parte. In particolare, abbiamo affrontato l'errore sperimentale e l'utilizzo dei gruppi sperimentale e di controllo. Questi gruppi vengono selezionati in base al campionamento della popolazione di interesse e vengono sottoposti a condizioni sperimentali diverse per valutare gli effetti di una variabile indipendente.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
74 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher B.eliana.93SI di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Iozzelli Dario.