Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 47
Psicodinamica dello sviluppo e relazioni familiari - Appunti Pag. 1 Psicodinamica dello sviluppo e relazioni familiari - Appunti Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicodinamica dello sviluppo e relazioni familiari - Appunti Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicodinamica dello sviluppo e relazioni familiari - Appunti Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicodinamica dello sviluppo e relazioni familiari - Appunti Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicodinamica dello sviluppo e relazioni familiari - Appunti Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicodinamica dello sviluppo e relazioni familiari - Appunti Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicodinamica dello sviluppo e relazioni familiari - Appunti Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicodinamica dello sviluppo e relazioni familiari - Appunti Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicodinamica dello sviluppo e relazioni familiari - Appunti Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicodinamica dello sviluppo e relazioni familiari - Appunti Pag. 46
1 su 47
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

SEMINARIO

TRANSESSUALISMO E DISFORIA DI GENERE

IDENTITA' SESSUALE:

1. Sesso biologico.

2. Orientamento sessuale: è riferito a uno schema duraturo di attrazione emozionale,

romantica e/o sessuale verso gli uomini, le donne o entrambi i sessi. L'omosessualità è stata

rimossa dalle categorie dei disturbi psichiatrici, in America nel 1973.

3. Identità di genere: intesa come “il senso di te stesso”, l'unità e la persistenza della propria

individualità maschile o femminile o ambivalente, particolarmente come esperienza di

percezione sessuata di se stessi e del proprio comportamento.

4. Ruolo di genere: la versione sociale del genere (espressione coniata da Money)

Cenni antropologici:

Nei racconti mitologici, vi sono casi di compresenza dei due sessi, della doppia funzione sessuale

maschile e femminile e di metamorfosi sessuale. ----> caso di bisessualità divina: Zeus nasce maschio,

e diventa immortale come fanciulla.

Platone nel Simposio: in principio i sessi degli esseri umani erano tre, non due come adesso; maschile,

femminile e un terzo che partecipava del maschile e del femminile. In quel tempo c'era un sesso

androgino che condivideva la forma e il norme di entrambi, il maschile e il femminile.

Studi scientifici:

1. Krafft-ebing vede in largo anticipo la multicausalità del fenomeno. La persona può nascere

con questa predisposizione o può acquisirla nel tempo.

2. Freud non parla esplicitamente di transessualismo, ma prende in considerazione l'ampio

spazio in cui si può declinare la sessualità umana. In un paragrafo dedicato alla bisessualità,

distingue tra ermafroditismo vero, in cui sono presenti nello stesso soggetto gli organi sessuali

di entrambi i sessi, ed ermafroditismo psichico.

3. Ferenczi sostiene che gli stadi sessuali intermedi si trovano dovunque in natura, che però

esiste anche il carattere sessuale psichico, che in tutte le donne c'è un po' di mascolinità e

viceversa per gli uomini.

4. Harry Benjamin, sessuologo tedesco operante negli USA, nel 1953 sancisce definitivamente

il significato del termine transessualismo: “i veri transessuali sentono di appartenere all'altro

sesso, desiderano d'essere e di operare come i membri del sesso opposto, non di apparir tali

soltanto, per essi, i loro organi sessuali, sono deformità che devono essere trasformate”.

Sviluppo delle identità di genere:

Linee evolutive tra normalità e atipicità. Studi con approcci di tipo:

1. biologico

2. sociale

3. cognitivo

4. biopsicosociale: Stoller (1968)

Ruggeri & Ravenna (2006)

Zucker & Bradley (1995)

Di ceglie (1998-2006)

STOLLER:

Formula il concetto di Identità di genere nucleare: “quasi tutte le persone iniziano a sviluppare dalla

nascita un senso fondamentale di appartenenza a un sesso. La consapevolezza del bambino di

essere un maschio o una femmina è visibile nel primo anno di vita. Questo aspetto del senso

complessivo di identità è l'identità di genere nucleare. Questa è prodotta principalmente dalla

relazione bambino-genitori; percezione del bambino dei suoi genitali esterni; una forza biologica

originata dalle variabili biologiche del sesso.

RUGGERI & RAVENNA ipotesi psicofisiologica

Si parla di immagine corporea: è uno schema inconscio che nasce da un processo di integrazione che

inizia nella primissima infanzia e prosegue per tutta la vita. L'immagine corporea modifica il corpo

di base allo schema creato e in questo modo la percezione del corpo corrisponde non tanto al corpo

reale, quanto a quello immaginato. Grazie a questo processo le informazioni corporee diventano

un'esperienza e un vissuto di unità, stabilità e identità.

ZUCKER & BRADLEY ipotesi biopsicologica

L'identificazione con il sesso opposto rappresenta l'identificazione con un sesso più sicuro, sano e ben

valutato. Questa identificazione col sesso opposto non significa necessariamente identificazione con il

genitore del sesso opposto. In questa visione un'identità di genere cross-gender può essere raggiunta

attraverso diversi percorsi, e un ampio range di fattori può contribuire al disturbo. A causa della

variabilità inter-individuale, l'outcome varia moltissimo a seconda dei casi.

DI CEGLIE

Presenta variazione atipica nelle aree: frasi relative all'identità di genere, modo di vestire, giochi

scelti, gioco dei ruoli, relazioni con i pari, voce e manierismi, intenso fastidio o rifiuto per i propri

genitali esterni. ---> AGIO: organizzazione atipica dell'identità di genere.

ATIPICITA' E IDENTITA' DI GENERE ADULTI

1. Transessualismo: discrepanza tra sesso biologico e identità di genere.

2. Transgenderismo: sentirsi a cavallo dei due sessi.

3. Intersessualità: lo sviluppo sessuale è anatomicamente e fisiologicamente alterato.

4. Travestitismo: provare piacere erotico nell'indossare vestiti del sesso opposto.

La diagnosi di transessualismo è un processo complesso. Criteri per rilevare i sintomi:

diagnosi DSM IV-TR:

1. A: una forte e persistente identificazione con il sesso opposto.

2. B: persistente malessere riguardo al proprio sesso o senso di estraneità riguardo al ruolo

sessuale del proprio sesso.

3. C: anomalia non concomitante a una condizione fisica intersessuale.

4. D: l'anomalia causa disagio clinicamente significativo o compromissione dell'area sociale,

lavorativa e di altre aree importanti di funzionamento.

Essere transessuali viene spesso associato a degli stereotipi: “i trans si prostituiscono/sono malati di

AIDS”. La percentuale di transessuali che svolgono attività di prostituzione è del 24%, mentre l'AIDS

dipende dalla cura che si ha della propria salute, dall'utilizzo del preservativo e dall'uso di eroina

iniettata con siringhe infette.

In Italia vige una legge già dal 1982 che prevede, in caso di diagnosi di DIG, un percorso di

supporto che può terminare con l'adeguamento chirurgico. In Gran Bretagna, nel 2004 è stato

approvato il Gender Recognition Act, grazie a cui le persone transessuali sono riconosciute dalla

legge come membri del sesso consono al loro genere e possono avere un nuovo certificato di nascita.

Inoltre per avere questi riconoscimenti non è necessario essersi già sottoposti a riassegnazione

chirurgica. Anche in Spagna dal 2007 si può usare il genere psicosociale come criterio legale per la

rettificazione del sesso, e la possibilità di riassegnazione del genere senza necessità dell'operazione

chirurgica.

SITUAZIONE LEGALE IN ITALIA:

ITER – PRIMA FASE:

La domanda di rettificazione del sesso viene presentata al tribunale di residenza, allegando a

supporto della richiesta, anche una relazione peritale favorevole. Il presidente del Tribunale nomina

un giudice istruttore che accetta il diritto del richiedente a ottenere l'autorizzazione a sottoporsi al

trattamento medico-chirurgico. Il giudice valutata la perizia di parte e sentito il parere del CTU, può

autorizzare con sentenza il trattamento medico-chirurgico.

ITER – SECONDA FASE:

Successivamente il tribunale, tramite visione della cartella clinica, accerta l'avvenuta RCS

(riassegnazione chirurgica del sesso) e consente la conseguente rettifica di attribuzione di sesso con

l'ordine all'ufficiale di stato civile di provvedere al cambio del nome.

ITER DI ADEGUAMENTO:

1. Accoglienza.

2. Diagnosi psicologica e screening ormonale.

3. Counselling.

4. Terapia ormonale.

5. Ricovero ospedaliero.

6. Post RCS: operazioni correttive.

COMING OUT: Processo attraverso il quale la persona letteralmente “viene fuori”, ovvero si rivela

per come è realmente. La persona riconosce gradualmente a se stessa e agli altri la propria identità

reale sperimentandosi, prima solo in certi contesti sociali, per poi svelarsi a persone vicine sino ad

arrivare alla famiglia. Il processo di coming out non si conclude con la ri-attribuzione chirurgica del

sesso ma con il raggiungimento e con l'affermazione della propria identità. Molte persone

transessuali, pur sentendo la necessità di svelarsi, nascondono all'esterno come sono realmente per

paura del rifiuto sociale e familiare. Il processo di coming out sarà quindi difficile ed estremamente

doloroso in termini emotivi. SEMINARIO – I GEMELLI

Progetto gemelli: progetto di psicologia della salute, sostenuto dal dipartimento di psicologia di

Torino e dall'Assessorato welfare e lavoro della regione piemonte. Essere gemelli significa “essere

insieme da sempre” con conseguenti aspetti negativi e positivi di una relazione così intensa, unica e

profonda che ha origine fin dalla vita intrauterina.

Nella relazione gemellare il processo di individuazione/separazione, la conflittualità e il linguaggio

sono peculiarità delle diverse coppie gemellari.

INDIVIDUAZIONE/SEPARAZIONE: l'identità individuale deve potersi sviluppare e deve poter

convivere con quella di coppia. La differenziazione di solito avviene per confronto: se la

differenziazione è assente crea confusione nelle identità, se invece è eccessiva nel carattere è un

segno di possibile disagio (complementarietà). Lo sviluppo delle identità individuali dei gemelli

dipende dai genitori, dalla comunità e dai gemelli stessi. ---> paradosso dei gemelli: i gemelli

omozigoti sono psicologicamente più simili se vivono separati.

Sono segni di possibili disagi nella coppia:

1. una chiusura eccessiva della coppia e una tendenza all'isolamento.

2. Resistenza e sofferenza alla separazione.

3. Marcata conflittualità.

4. “gang” gemellare.

5. Differenze eccessive nel carattere e ruoli rigidamente complementare.

È dunque importante non attuare eccessivi confronti tra i gemelli e non assegnare loro ruoli estremi,

opposti. Senza eccessive interferenze può realizzarsi una spontanea diversificazione nei processi di

maturazione psichica. È bene mettersi in condizione di identificare ciascun bambino con

immediatezza anche quando è da solo, in qualsiasi situazione. Fare in modo che ciascuno abbia un

proprio riferimento logistico in casa. È importante interagire individualmente con ciascun gemello e

consentirgli di sperimentare momenti da “figlio unico”.

CONFLITTUALITA:

Si manifesta come:

1. Aggressività verbale e fisica.

2. Gelosia.

3. Indifferenza.

4. Evitamento.

I gemelli hanno sempre davanti a sé la propria immagine allo specchio (crescita evolutiva

contemporanea), l'immagine può essere gradita, oppure no. La conflittualità può avere già or

Dettagli
A.A. 2013-2014
47 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eleonora.demarco di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicodinamica dello sviluppo e relazioni familiari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Garbarini Chiara.