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Il processo psicologico del divorzio

Bohannan vede il processo di separazione-divorzio come su un continuum composto da sei dimensioni che vanno da una dimensione più profonda ed individuale ad una più legata al processo psichico: emozionale, il divorzio emotivo: avviene nel momento in cui uno dei due partner comincia a ipotizzare che la relazione non funzioni. L'attrazione, l'affettività, sono qualcosa che non piace più tanto come prima e da un punto di vista psicologico il legame matrimoniale non soddisfa più i bisogni del partner. Gli accomodamenti, le micro-oscillazioni e le micro-transizioni non avvengono più in maniera corretta e uno dei due non è più in grado di accomodarsi e così interviene la dinamica conflittuale. Oscillazione tra momenti di avvicinamento e allontanamento causano una cronicizzazione del conflitto. Spesso è unilaterale; legale, il divorzio legale: ufficializzazione della decisione in cui

viene avviato il processo di fronte ad un avvocato e si chiede prima la separazione e poi il divorzio, non importa che sia consensuale o meno. Avviene il dato di realtà perché si consolida la decisione e spesso si intenta un incontro con un divorzio genitoriale: entrambi i partner con i due avvocati, nella gran parte dei casi non ha utilità perché se si arriva a questo punto si è già arrivati alla cronicizzazione del conflitto; economica, il divorzio economico: richiede la ripartizione del capitale e di tutti quegli obiettivi che erano stati pensati fin dall'inizio. Divisione dei beni e discussione dell'assegno familiare. Fase molto delicata per gli aspetti simbolici dei beni/del denaro. È il momento del "tiriamo a rialzo", in cui uno chiede di più all'altro e tutto questo richiama il possesso e quindi alcune coppie decidono di vendere e ripartiscono in modo equo il denaro; genitoriale, il divorzio.

genitoriale: pensare e condividere il processo di crescita del figlio.

La conflittualità di coppia non deve danneggiare il figlio e soprattutto non deve avvenire il tentativo di instillazione della causa nei confronti del partner, quella che noi chiameremo sindrome da alienazione parentale. Un'alta conflittualità interferisce con il mantenimento delle responsabilità genitoriali e porta al rischio di triangolare i figli nei propri problemi. Si chiede ai genitori di non creare un ulteriore processo di vittimizzazione nei confronti del figlio che già di per sé si sente colpevole.

Co-formazione: il genitore deve crescere con il figlio e deve farsi che il suo interessamento con il figlio sia sempre più forte; comunitaria, il divorzio dalla comunità: spesso è uno dei più complessi perché implica anche il divorziare dagli amici. È fondamentale portare qualcosa di nuovo nella coppia e lo si può

fare solo se si ha spazio nella comunità. Bisogna ricostruire un nuovo ambiente familiare e tutte le dinamiche comunitarie, il che è più semplice nelle grandi città piuttosto che nei piccoli paesi. Cambiare paese vuol dire cambiare tutto, vuol dire lasciare un ambiente familiare anche dal punto di vista umano; psichica, il divorzio psichico: vi si può giungere solo se si è attraversato correttamente tutte le dimensioni precedenti e si ha allora una completa individuazione dell'altro, della sua identità, uno svincolo (separazione di sé dalla personalità e influenza del coniuge). Emerge un elemento di autonomizzazione: posso ripensarmi soggetto autonomo in grado di ricostruire qualcosa, ho una riacquisizione nella responsabilità (assunzione completa delle responsabilità rispetto alle proprie scelte). Il divorzio psichico cambia se sono stato io a lasciare o se sono stato lasciato: chi viene lasciato presenta

un senso di smarrimento, legato alla perdita della persona tanto amata e quindi dell'obiettivo di coppia comune; chi lascia presenta un senso di colpa, soprattutto se c'è ancora affetto per l'altra persona. Se questa fase non viene portata a termine, i coniugi resteranno legati a livello emotivo a meccanismi disfunzionali, mentre il processo di separazione si conclude positivamente se: i coniugi accettano la divisione e se sono consapevoli delle cause e delle responsabilità di ciascuno rispetto alla separazione. Accettare il processo di divisione significa anche accettare il nuovo compagno o la nuova compagna dell'ex. Il senso di impotenza, di frustrazione diventa molto forte e se siamo in presenza già di altri figli verrà la richiesta di presentare il nuovo partner solo quando si sarà davvero sicuri. Il mancato superamento di una delle fasi può mettere in crisi l'intero percorso e causare il blocco di separazione: un mancato

Il processo di superamento delle dinamiche di separazione-divorzio ha come conseguenza l'impossibilità di ricostruire una famiglia, poiché se rimango bloccato non riesco ad individuarmi e quindi non riesco a mettermi nuovamente in gioco. Lo psicologo può intervenire:

  • se la coppia è sufficientemente attenta, nel ri-consolidamento quando il divorzio è emozionale;
  • nella fase del divorzio legale, chiamato come consulente, soprattutto se ci sono dei bambini, per tentare di capire se sia meglio affidare il bambino al padre o alla madre;
  • può intervenire anche se uno dei due genitori non manifesta più la volontà di svolgere il suo ruolo di genitore;
  • nel divorzio genitoriale, valutando la competenza genitoriale che è un insieme di funzioni che permette al genitore di prendersi cura del proprio figlio secondo un processo di accudimento;
  • raramente nel divorzio economico, comunitario e psichico, ma al massimo bisognerebbe.
cercare di condurre le persone verso un divorzio psichico. Vi sono alcuni aspetti legati al mutamento delle relazioni sociali a seguito della separazione: - Perdita di alcuni rapporti significativi; - Senso di solitudine legato alla perdita del compagno e alla perdita di aspetti importanti della dinamica di coppia. La consuetudine della sicurezza è un modo più carino per dire "abitudine": talvolta si sente dire "mi dava per scontato", ovvero l'avere la possibilità di sapere che l'altro è presente è costruttivo; - Permettere alle generazioni precedenti di mantenere uno status che sia fortemente legato, ma in alcune occasioni i figli tornano a casa dai propri genitori e lo si fa perché mantenere una casa è troppo oneroso. MODELLO DI KASLOW Il processo della separazione passa attraverso tre fasi. 1. Alienazione: potremo paragonarla al divorzio emotivo di Bohannam. È un iniziale allontanamento che avviene.da parte di uno dei partner e innesca anche nell'altro una presa di consapevolezza e quindi dovrebbe attivare un processo più adulto. Riflette sulla separazione-divorzio come se fosse un lutto. Il senso di alienazione è la prima percezione di completo stordimento in cui non si capisce cosa stia succedendo e l'alienazione porta il soggetto a non capire cosa accade, non si capisce cosa sia reale e cosa non lo sia. In questa fase spesso siamo di fronte a episodi violenti, scoppi d'ira, per passare poi alla fase successiva. Conflittuale: siamo normalmente di fronte ad un soggetto che ha chiamato in causa gli avvocati, chi ha commesso qualcosa. In questo caso le dinamiche emotive possono alternarsi da momenti di sconforto a momenti di euforia. Ogni piccolo segno di riavvicinamento viene letto come una speranza. La presenza dello psicologo in questa fase diventa proficua perché possiamo far sì che le emozioni possano essere espresse e quindi elaborate. Ilconflitto non è unqualcosa di negativo ma da un punto di vista psicologico ed evolutivo è sano, perché implica il mettere in discussione l'altro ma soprattutto il mettersi indiscussione. Il conflitto indica di voler stare nella relazione, se lavoro sul conflitto lavoro sui cambiamenti. La crisi comunque sia è evolutiva perché anche il cambiamento lo è. Se sono in grado di cambiare sono in grado di crescere. Riequilibratrice: è paragonabile al divorzio psichico. Gli affetti e le relazioni tornano ad acquisire il loro giusto valore. La possibilità di scegliere è sempre capacità individuale identitaria. Queste 3 fasi sono fondamentali al fine di un corretto superamento del divorzio. Per ricostruire una dinamica familiare devo arrivare all'ultima fase. MODELLO DI EMERY Propone un modello ciclico legato all'emotività e al lutto, al vissuto emotivo della perdita quindi. In tutti i processi di separazione e

Divorzio: sono sempre coinvolte: amore, collera e tristezza, tre emozioni sono fondamentali per tutti i soggetti che si avvicinano alla separazione e al divorzio che devono sperimentarle per un tempo sufficiente al fine di raggiungere un'adeguata elaborazione. Restare vincolati, ancorati anche solo ad una di queste emozioni implica il non superamento del divorzio-separazione, della perdita: il nostro obiettivo sarà qui quello di tentare di far sperimentare tutte le emozioni o a un membro o ad entrambi. Le tre emozioni sono fondamentalmente legate al senso dell'identità individuale e di coppia. L'amore è essere legati ad una fantasia che tutto vada sempre bene e che tutto andrà sempre meglio e quindi uno dei partner può non vedere il cambiamento e qualora non venga percepito si vive nella speranza che tutto possa proseguire per sempre. L'amore (il senso di nostalgia per la persona casa e la speranza inconscia di tornare insieme) è

ancoramento: negazione della realtà e infinita attesa di riconciliazione. La collera (frustrazione, risentimento, ma anche rabbia furibonda per la separazione) è ancoramento: ricerca della "vendetta" o rivendicazione a oltranza dei propri diritti. Tentativo di attuare le vendette più violente perché non solo hanno distrutto quello in cui noi credevamo ma hanno distrutto la nostra immagine di fronte alla comunità e quindi la collera diventa l'altro lato della medaglia dell'amore. La tristezza (costellazione di sentimenti come senso di solitudine, depressione, disperazione) è ancoramento: attribuzione dei fallimenti a sé stessi, depressione. "Ho fallito nel pensarmi come individuo in coppia". Si è agganciati al fallimento: è l'ultimo passaggio prima di ritornare a potersi pensare soggetto in azione. Per poter avere un buon rapporto con il proprio ex bisogna aver superato queste tre fasi e l
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
145 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Intro1994 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicodinamica dello sviluppo e della vita familiare e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Rollé Luca.