Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Valido consenso e età del consenso
Per tutte queste cose citate sopra serve solo un valido consenso.
VALIDO CONSENSO: L'età del consenso
L'età del consenso dei 14 anni è molto rappresentata in Europa tranne alcuni paesi che vanno a 12 o 16, negli altri paesi l'età del consenso è più avanti. In Africa o Asia ci sono paesi in cui l'età del consenso è molto più avanti; in paesi islamici il consenso è valido solo se sposati. In Africa non si può dare valido consenso al rapporto omosessuale che è vietato.
IL MATRIMONIO PRECOCE -> problema che si affronta molto spesso. In Italia, ai tempi dei nostri genitori, c'era gente che si sposava anche 12enne. In Italia il limite, fino al nuovo diritto di famiglia, era 14 anni, la chiesa cattolica permetteva matrimoni con 12enni. Dal 1975 venne
Individuato l'età per potersi sposare a 18 anni, età poi accolta per la maggioranza; la chiesa non poteva dare consenso al matrimonio se i due partner non erano maggiorenni. Ci sono paesi soprattutto oriente-centrale come India, Pakistan, Afghanistan, Yemen in cui si ha la possibilità di sposare bambini molto giovani; il limite è portato alla pubertà ma è un limite che non esiste, non è certo, non esiste, perché cambia da persona a persona e non si può sapere se è stato rispettato mentre il limite dell'età garantisce il rispetto della norma.
VIVERE LA GLOBALITÀ
Il mondo attuale è molto piccolo: le distanze da una cosa all'altra si misurano in nanosecondi. La globalità è una realtà che viviamo molto: dialoghiamo con persone dall'altra parte del mondo. Possiamo acquistare prodotti dall'altra parte del mondo. Viviamo un confronto con la realtà.
per i nonni e genitori è difficile da comprendere. La globalità la viviamo anche davanti a casa nostra, ad esempio la migrazione dei neri; per i provinciali di Reggio Emilia era stranissimo, una cosa mai vista 40 anni fa. Iniziarono ad arrivare poi anche in Italia, e ci si deve abituare. La globalità ovviamente porta al confronto con realtà difficili da accettare o del tutto inaccettabile; in alcuni comuni addirittura ci sono classi delle elementari in cui i bambini italiani sono veramente pochi. È un problema su cui dobbiamo ragionare, ci portano a ragionare sul perché. Aumentano reati che definiamo come maltrattamenti ma per la cultura dei neri non è così e anche noi maltrattiamo i nostri figli, ad esempio, disinteressandoci di alcune scelte per loro importanti. Noi tendiamo a dare libertà religiosa ai figli, per alcune culture questo è inaccettabile. MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI Arrivano in Europa tramite un viaggio esi aspettano di trovare un mondo nuovo. Vengo sfruttati sessualmente e sul lavoro; africani e arabi sono accomunati agli omosessuali. Al 31 Maggio 2018, 4570 minori risultano irreperibili nel nostro paese ovvero hanno abbandonato le loro strutture di accoglienza in cui erano inseriti, soprattutto al Sud. Si tratta perlopiù di 14% Eritrei, 13% Somali, 10% Afgani, 9% Egiziani, 8% Tunisini. Non sono miliardi che arrivano, sono poche migliaia ogni anno. All'anagrafe sono persi però nel giro di poche settimane, fanno perdere le loro tracce. Per alcuni l'Italia è solo un ponte per l'Europa dove li aspettano altri parenti, altri si perdono, hanno un loro valore i bambini/e che arrivano cioè vengono messi sul mercato ghettamente come sfruttamento per il lavoro. Un ragazzo di 14/15 anni che ha bisogno di soldi, deve mandarli a casa, scappa, trova un lavoro qualsiasi in nero, non va a scuola e manda a casa dei soldi; ciò è vietato e mette inPericolo la sua formazione. Tutti noi siamo qui perché ci è stata garantita la possibilità di accedere a livelli culturali migliori rispetto a quelli che erano disponibili un tempo per la nostra etnia. Alcuni sono ridotti in schiavitù, altri per lavoro e sfruttamento sessuale. La gran percentuale delle persone sfruttate sono donne. Si stima che quasi 10 milioni di bambini e adolescenti solo nel 2016 sono stati costretti in stato di schiavitù, sfruttamento sessuale o lavorativi particolarmente pesanti (i dati arrivano da "Save the children"). Ciò capita spesso nel mondo. C'è un altro problema: ossia un numero che corrisponde al 25% del totale delle persone in questa condizione, oltre 40 milioni, sono donne e ragazze (7 persone su 10 sono donne). Lo sfruttamento sul lavoro nelle regioni italiane avviene soprattutto in Campania, Puglia per tirar su pomodori, frutta, etc ma anche Lombardia ed Emilia-Romagna. Esempio: inchiesta sul casertano,
I figli dei zingari venivano sfruttati per raccogliere verdura e frutta e poi, visto che non guadagnavano abbastanza per strada, venivano messi in strada e venduti. Circa un milione, secondo le stime, sono i minori vittime di sfruttamento sessuale in Italia nel 2016. I minori vittime di sfruttamento in Italia sono principalmente nigeriani (8/10 arrivano con questa prospettiva), rumeni, eritrei e gambiani. Si parla anche di un altro problema, ossia il "Survival sex", in cui minori stranieri non accompagnati sono in fuga e mettono in vendita il proprio corpo per denaro, soprattutto da parte di uomini, mentre le donne vengono sfruttate. Dalle ricerche è emerso che molti dei minori non accompagnati sono maschi omosessuali perché nei loro paesi l'omosessualità è punita con l'ergastolo, mentre all'estero possono vivere la propria omosessualità in modo più libero (Nigeria, Gambia, Eritrea prevedono l'ergastolo e il carcere).
BISOGNA CHIEDERSI PERCHÉ CI SONO ADULTI CHE HANNO BISOGNO
ANCORA DI BAMBINI CON CUI AVERERAPPORTI? La domanda da porci non è perché ci sono ancora dei bambini e delle bambini che vengono coinvolti in operazioni di sfruttamento sessuale, ma perché ci sono adulti che ne hanno il bisogno; bisogna intervenire sulla domanda e non sull'offerta, fermare la domanda ferma l'offerta. Sexting è derivato dalla fusione delle parole sex (sesso) e texting (messaggio elettronico inviato) ed è un neologismo utilizzato per indicare l'invio di messaggi, testi e/o immagini sessualmente espliciti tramite cellulare o comunque mezzi elettronici. Il 600 undecies dice che: chiunque, allo scopo di commettere reati di cui agli artt. 600, 600 bis, 600 ter, 600 quater, anche se relativi a materiale pornografico di cui all'articolo 600 quater.1, 600 quinquies, 609 bis, 609 quater, 609 quinquies e 609 octies, adesca un minore di anni sedici, è punito, se il fatto non costituisce grave reato, con la reclusione da 1 aPer adescamento si intende qualsiasi atto volto a carpire la fiducia del minore attraverso artifici, lusinghe o minacce posti in essere anche mediante l'utilizzo della rete internet o di altre reti o mezzi di comunicazione.
È facile coinvolgere i bambini minorenni su internet con Sexting o appuntamenti: il "Sexting" consiste nell'invogliare un minore che non sa dove lo stiamo portando a parlare di sesso. Lui può essere più o meno convinto di stare parlando con un suo coetaneo che gli mostra foto che lui crede siano di quella persona e viene invogliato a spedire proprio materiale. La raccolta del materiale dalla polizia è enorme in tutta Europa; si sta cercando di valutare come gestire questa cosa da minorenni a minorenni. Spesso si tratta di un atto fatto da minorenni su minorenni che resta comunque reato il mandare immagini di un minorenne. Spesso si fanno filmati mentre si hanno rapporti sessuali, mentre si fa il primo rapporto.
con l'amichetto, etc. Gli amoridei 14/15/16 anni sono brevi e questo materiale resta in giro, rendendoci utilizzabili, fragili e vulnerabili. Messa in internet una foto li ci rimane per sempre e una roba di 15enni ci può rovinare, si porta dietro. C'è il problema della difficoltà dal venire fuori rispetto a quello che sei e questa cosa ancora ora è complicata; non è detto che ci sia dialogo tra genitori e figli. Magari i figli non parlano della propria sessualità, oomosessualità, con i genitori o coetanei, e questo diventa un problema in quanto ci può essere un adulto che sa raccogliere il materiale e poi ricattare. Il materiale che da WhatsApp viene scaricato di foto in atteggiamenti intimi è immenso; è una quantità mastodontica. PROBLEMATICHE GIURISDIZIONALI La giurisdizione è una cosa complicata poiché una cosa complicata è far dialogare le differenti realtà che operano sui bambini. Itribunali non dialogano. Il tribunale ordinario e quello per i minorenni hanno approcci diversi, non dialogano e quindi come operatori minorili spesso ci si trova senza alcuna protezione, rispetto a quello che facciamo sui minori. Il tribunale per i minorenni lavora per recuperare e per proteggere i bambini, può disinteressarsi del reato commesso da un minore, può decidere di non punire, decidere di perdonare il reato prima ancora di avere la sentenza penale mentre il tribunale ordinario lavora per punire i reati compiuti. Ci sono reati che vengono ignorati dal tribunale dei minori e scavati da quello ordinario. Qual è il miglior interesse del minore (best Interest of the child) rispetto al processo penale? Bisogna parlare di miglior interesse per il minore ossia devi comparare tra i vari interessi del bambino quello che in quel momento è più importante, qual è il migliore in quel momento. Esserne travolto? Tutelato? Saltarci fuori? Quando si gioca aguardia e ladri, ci insegna che i cattivi perdono e i buoni vincono, i buoni non vincono col processo, il processo non c'è. I bambini non sono interessati dal processo, mai. Spesso i bambini chiedono, ma anche gli psicologi, come si difende uno colpevole? Non riusciamo a capire che al processo non si entra in buoni e cattivi. In un processo si entra imputati di qualcosa, non si è colpevoli prima di essere puniti; difendiamo qualcuno che è imputato, che è colpevole; per il bambino non è concepibile difendere qualcuno che è colpevole. Il bambino entra nel processo perché abbiamo in testa un concetto di giustizia che non è detto che sia il suo e dal quale il bambino è totalmente estraneo; quando facciamo un processo, si usa il bambino per una finalità che non è sua. Il processo deve essere leggero, veloce e non traumatico perché non diventi un nuovo trauma che il bambino subisca. Tra il 50/60% degli imputati.viene assolto. La CTU è una procedura per ascoltare/valutare in modo protetto determinate persone; ne esistono tante, quelle dei tribunali, civili, incentrati sull'ascolto del bambino, sulle problematiche genitoriali, sulla salute mentale, ecc.