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Il meccanismo d'azione dei microorganismi
Il meccanismo d'azione di questi microorganismi è ampio, si riferisce alla pianta non solo in termini di protezione dai patogeni ma anche con la fitness con interazioni con microorganismi dannosi in agricoltura. Tutti questi diversi meccanismi d'azione portano a vantaggio della difesa microbiologica che è piuttosto stabile, con difficilmente ceppi patogeni che riescono a superare questa difesa.
La propagazione e la semente:
Una pianta senza interazioni con microorganismi è un'eccezione in natura: la maggior parte delle piante coltivate e non, sono abitate da organismi endofiti, sia batteri che funghi, ed esistono dei meccanismi di relazione con microrganismi. Questi meccanismi non sono qualcosa di recente tanto che studi su piante fossili mostrano l'interazione che le piante hanno avuto con i microorganismi, in particolare quelli utili. La pianta e il suo apparato radicale ha un rapporto con microorganismi che possono essere presenti esternamente o
all'interno dell'apianta stessa con funzioni estremamente complesse, che evolutivamente sono diventate estremamente importanti. C'è un'influenza positiva legata al fatto che organismi endofiti possono sviluppare nella pianta la produzione di composti che possono rendere la pianta meno appetibile agli erbivori. È importante il ruolo della microbiologia, a partire dalle micorrize e altri organismi per una maggiore fitness per l'assorbimento di elementi nutritivi, l'acqua e sostanze ormono-simili, i promotori di crescita. Una pianta in equilibrio con una microbiologia utile è favorita rispetto ad una assolutamente priva di interazioni con microorganismi. Questa coabitazione nella pianta di specie di microorganismi possono comportare per la pianta dei costi, anche per quanto riguarda il bilancio energetico, tanto che di solito si parla di un equilibrio, se la quantità di endofiti supera una certa soglia può diventare un costo diretto con.difetti che superano i benefici. Nell'ambito della fitopatologia si evidenzia che il rapporto con patogeni e microorganismi non patogeni con la pianta può essere visto in diversi aspetti: in maniera locale o sistemica, e la colonizzazione può essere di tipo orizzontale (passaggio da pianta a pianta) ma anche di tipo verticale (colonizzazione di fiori, frutti e semi trasmettendo alla progenie). Ovviamente questo discorso vale in positivo per organismi utili mentre in negativo per organismi patogeni. La trasmissione di tipo verticale può essere un rischio di trasmissione molto ampia in breve tempo. Il rapporto della pianta con gli organismi endofiti può essere anche estremamente dinamico: le interazioni, sia a livello di rizosfera che endosfera, possono subire variazioni, con i microorganismi che possono andare a colonizzare una pianta che in precedenza non li conteneva, anche in negativo per quanto riguarda i patogeni. La colonizzazione microbica, anche se nonè presente all’inizio, può essere introdotta con un trattamento artificiale di coating del seme, con colonizzazione che poi si può muovere in orizzontale e si può perpetuare nel tempo con trasmissione di tipo verticale al seme. La concia microbiologica può essere uno strumento utile per spostare questi equilibri. A questo discorso si va ad affiancare il fatto che tutto il materiale di propagazione dovrebbe provenire da piante madri coltivate in regime biologico. Questo discorso è rimasto piuttosto teorico anche perché siccome gli standard legati ai materiali di propagazione sono piuttosto elevati e l’ulteriore step richiesto di provenienza dal biologico ha fatto sì che non sia stato molto fiorente il mercato di produzione di seme biologico per coltivazioni biologiche. Esiste, allo scopo di favorire l’attività sementiera in biologico, una banca dati delle sementi biologiche nel SIAN: come agricoltore biologico.Interessato ad una determinata varietà, con questo portale di consultazione pubblica possono andare a vedere se quella varietà è presente e disponibile sul mercato con provenienza da agricoltura biologica.
Si possono avere 3 opzioni:
- La varietà è presente nella lista rossa e quindi il seme è disponibile da produttori sementieri certificati in biologico. La lista rossa si trova molto poco popolata;
- La varietà è presente nella lista gialla e quindi non è detto che sia disponibile ma si ha la possibilità di mettersi in contatto con i produttori per facilitare la richiesta;
- La varietà è presente nella lista verde che comprende le varietà di cui nessun produttore sementiero ha dato disponibilità a produrre. È quindi impossibile trovare materiale di propagazione biologico e sarà necessario richiedere una deroga per seminare quella varietà, non proveniente da agricoltura biologica.
adattabilità dell'agricoltura biologica non siano il grosso della produzione sementiera. In realtà, nell'attività sementiero-biologica sarebbe necessaria una doppia certificazione: una regolata dall'Istituto dedicato alla quantità e certificazione del materiale sementiero, e un controllo e certificazione di prodotto biologico.
Il seme biologico per l'avvio delle coltivazioni non è l'unico limite: spesso l'ambiente in cui si fanno partire le coltivazioni biologiche potrebbe non essere così adatto essendo più soggetto ad attacchi parassitari.
Patogeni trasmessi per seme:
Alcuni patogeni in particolare possono essere trasmessi per seme: il seme può essere semplicemente il veicolo di trasporto del patogeno (contaminando in maniera esterna) oppure ci possono essere patogeni che possono colonizzare il seme all'interno e quindi si possono avere infezioni già precoci. La trasmissione per seme è un
rischio importante per tutte le coltivazioni e bastano pochi semi infetti per avere potenzialmente focolai di infestazioni, per esportare in maniera non voluta dei patogeni. Quindi la qualità e quello che è legato alla trasmissione di patogeni per seme è un discorso importante da affrontare. I patogeni più coinvolti in questa trasmissione sono quelli che danno malattie vascolari, fusariosi, verticilli, ecc. ma anche altri patogeni come le alternarie, cladosporiosi, Phytophtore, alternariosi, peronospore ma anche Batteri come Erwinia, pseudomonas, Xanthomonas e acidovorax.
Si è lavorato parecchio e sono stati messi appunto dei protocolli per la diagnosi specifica e quantitativa dei patogeni più importanti: quando si va ad acquisire materiale certificato si è sicuri che è stato effettuato a monte un meccanismo di diagnosi per i patogeni che la legislazione ritiene più importanti. Altra strada è quella del risanamento del seme:
potrebbe accadere per partite piccole o particolari il seme non risponda ai requisiti di sanità prefissati e quindi può valer la pena di mettere in atto metodi di risanamento del seme per eliminare la presenza di questi patogeni. Sicuramente importante è capire dove si trova il patogeno nel seme: quelli che stanno esternamente al tegumento non sono considerati come trasmissione effettiva per seme, ma ci sono patogeni che sono in grado di colonizzare il tegumento, gli organi di riserva e anche l'embrione. Esempi di patogeni portati dal seme possono essere la Tracheofusariosi sulla rucola, Fusarium sul basilico, Peronospore su basilico, Alternaria alternata del basilico. Quando si fanno tecniche diagnostiche ci sono tecniche che sono in grado di dirmi se quello diagnosticato è il patogeno vivo, ma ci sono altri strumenti diagnostici che danno una garanzia di presenza del patogeno ma non sulla vitalità del patogeno. All'interno dei vari lotti ci possoessere anche differenze percentuali di contaminazioni anche molto differenti. In alcuni casi sono sufficienti percentuali basse di semi infetti per permettere la rapida diffusione della malattia, mentre in altri, come nelle Tracheofusariosi, si ha la problematica di una malattia nel tempo dato che questi patogeni hanno organi di conservazione che rimangono stabili anche per molto tempo, anche 4-6 anni. Quelle che possono essere le tecniche di trattamento dei semi possono essere: - Di tipo meccanico: pulizia del seme, funzionale solo per patogeni che possono contaminare la superficie esterna del seme. È un prerequisito che si fa normalmente in tutta l'attività sementiera e la sua efficacia è in funzione della tipologia di patogeno; - Metodi fisici: trattamenti con calore ma anche radiazioni e altri trattamenti; - Metodi chimici: in agricoltura biologica i trattamenti impiegabili di tipo chimico sono in numero minore ma possono comprendere rame, acqua ossigenata o altri.trattamenti non di sintesi; - Metodi biologici: organismi biocompetitori affiancati da pulizia del seme; - Impiego di estratti vegetali come oli essenziali che hanno effetto diretto contro i patogeni. Metodi meccanici: Consistono nella pulizia dei semi solitamente con pulizia, tagliatori e utilizzo di ventilatori. In alcuni casi, l'uso di acqua e cloruro di sodio può aiutare a separare i semi da scartare sulla base del peso specifico. Metodi fisici: Il trattamento termico è sicuramente il più noto e utilizzato già dal 1800 per ridurre la carica di inoculo di Carie del grano. È fatto con l'immersione in acqua del materiale di propagazione, a temperature sui 50° per tempi molto brevi, 35-40 minuti. Ovviamente più si riesce ad avere specie che sopportano il calore e maggiore sarà l'efficacia. È efficace contro alcuni funghi mentre altri rimangono non eradicabili. Il metodo più classico messo appunto per il Fusarium pre