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IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO.
UTILE O PERDITA DÌ ESERCIZIO
3) Analisi della situazione finanziaria:
L'analisi della situazione finanziaria consiste essenzialmente nell'analizzare tre fattori:
• La solvibilità;
• L'equilibrio finanziario;
• Il livello di indebitamento.
Iniziamo con l'analisi della solvibilità: che consiste nella verifica della possibilità dell'azienda di far fronte
alle obbligazioni finanziarie assunte in maniera economica (senza cambiare la destinazione degli
investimenti) e tempestivamente; 42
Per l'analisi della solvibilità aziendale usiamo questi indici:
1 2 3
−
à à
Descrizione indici utilizzati per l'analisi della solvibilità:
Nell'analisi della situazione di solvibilità dell'azienda si è noti utilizzare i tre indici di cui sopra. Per
solvibilità si intende la capacità dell'impresa di adempiere alle obbligazioni assunte nei tempi e nelle
scadenze prestabilite ed in maniera economica, ciò è di fondamentale importanza poiché un azienda che è
insolvente è sicuramente nel medio - lungo periodo destinata al fallimento.
- Il primo indice è detto indice di rapporto corrente o di disponibilità. Tale indice sta ad indicare proprio il
grado di solvibilità aziendale;
- Il secondo indice invece è detto indice di liquidità o test acido, tale indice è dato da una limitazione
dell'indice precedente che deriva dalla composizione eterogenea del suo numeratore, ovvero il capitale
circolante è composto da rimanenze, liquidità differite e immediate, è necessario calcolare l'indice di
liquidità. Poiché le rimanenze di magazzino rappresentano un impiego non numerario, non sempre destinato
a convertirsi in breve tempo in impiego numerario, per cui è necessario sottrarle dal capitale circolante;
- Il terzo indice è detto di copertura delle immobilizzazioni, tale dato indica che l'azienda è dotata (o meno)
di una struttura finanziaria equilibrata con il capitale permanente che oltre a finanziare per intero le
immobilizzazioni, coprirà insieme con i debiti a breve anche il capitale circolante.
Analisi equilibrio finanziario e grado di indebitamento:
L'equilibrio finanziario è la necessità che gli investimenti a lungo abbiano fonti di finanziamento a lungo e
gli investimenti a breve abbiano fonti di copertura a breve. Come si sà però il capitale circolante è un capitale
che si rinnova costantemente perché torna in forma liquida per poi essere reinvestito e così via, ma in realtà
in una certa percentuale anche se torna in forma liquida deve essere comunque rinnovato, poiché se non è
rinnovato perdo la mia competitività stesso principio vale per i crediti verso clienti. Quindi è vero che i debiti
a breve possono finanziare il capitale circolante ma dovrebbero finanziare quella parte di capitale circolante
che non deve mai essere ridotto perché ne varrebbe la mia competitività e che di fatto rappresenta un
immobilizzazione andrebbe finanziato con capitali permanenti. Allora possiamo affermare che avremmo
solidità finanziaria quando:
- Capitale permanente > Immobilizzazioni
Il fatto che il capitale permanente sia maggiore delle immobilizzazioni vuol dire che le immobilizzazioni
appunto che sono il cuore insostituibile della mia attività produttiva sono al sicuro perché sono coperti da
capitali che non devo restituire mai o comunque non nel breve periodo. Può capitare che:
- Capitale permanente < Immobilizzazioni
In questo caso le immobilizzazioni non sono al sicuro ma come sappiamo le immobilizzazioni stesse si
dividono in immateriali, materiali e finanziarie, ma se: 43
capitale proprio > immobilizzazioni materiali
la situazione è brutta ma almeno le immobilizzazioni materiali (impianti, macchinari e tutto ciò che mi serve
per lavorare) è salvo in quanto è coperto da capitali che non devo restituire mai o comunque non nel breve
periodo. A seguire le due formule la prima per il calcolo dell'grado di autonomia finanziaria il secondo per il
grado di indebitamento: 1 2
à + à
à à
- Il primo indice utilizzato è detto indice di autonomia finanziaria, si tratta dell'esame della composizione, tra
capitale proprio e capitale di terzi, delle fonti finanziarie dell'azienda, allo scopo, appunto, di analizzare il
livello di autonomia finanziaria.
- Secondo indice è detto di indebitamento, l’informazione fornita da questo indicatore è il grado di
indipendenza dell’azienda da finanziatori esterni. Quanto più elevato è il peso dei mezzi di terzi rispetto ai
mezzi propri, tanto maggiore è il ricorso dell’impresa ai finanziatori esterni per disporre del capitale
necessario ad alimentare il proprio funzionamento. I livelli di indebitamento superiori al 70% (corrispondenti
a gradi di autonomia finanziaria non superiori al 30%) denotano situazioni finanziarie assai fragile e precarie.
Essi di norma, costituiscono dei livelli limite al di là dei quali non bisognerebbe mai spingere la situazione
finanziaria aziendale.
Fatta questa analisi si redige una relazione sul trend finanziario negli esercizi in analisi.
3) Analisi situazione economica:
L'analisi della situazione economica può attuarsi attraverso due metodi uno più semplice e un altro più
complesso. Il metodo più semplice è sempre attuabile quello più complesso conviene farlo però siccome può
dar luogo a risultati significativi o poco significativi si deciderà una volta fatta se inserirla nella relazione o
meno.
Metodo semplice per l'analisi economica:
Il metodo più semplice è chiaramente quello di calcolare nei tre esercizi il R.O.E. il R.O.I. il R.O.S. e poi gli
indici di giro.
• R.O.E. = !" !#
R.O.E. detto indice di redditività del capitale proprio o redditività globale o saggio di reddito (Return on
Equity) tale indice misura il tasso di redditività del capitale di rischio e consente di individuare sintomi e
formulare giudizi di prima approssimazione sull'economicità complessiva della gestione del periodo
considerato. Per comprendere se il mio R.O.E. è alto o basso potrei in astratto potrei vedere il R.O.E. dei mie
concorrenti o potrei paragonare il R.O.E. con il tasso degli investimenti a lungo termine in assenza di rischio;
" $! %
• R.O.I. = !" !# % & 44
R.O.I. detto indice di redditività operativa del capitale investito (Return on investment), il quoziente in
esame esprime il rendimento economico dell'intero capitale impiegato nel periodo, con riferimento esclusivo,
però, alla gestione caratteristica o tipica. Ove il capitale investito è il totale dell'attivo;
" $! %
• R.O.S. = '
R.O.S. indice di redditività delle vendite (Return on sales), detto indice esprime la capacità remunerativa del
flusso dei ricavi operativi dell'azienda, ossia il margine di reddito operativo per ogni euro di fatturato.
Gli indici di giro sono degli indicatori della efficienza della gestione e quindi dell'adeguatezza degli
investimenti alle vendite della azienda.
' ' '
1) 2) 3)
( !# ! % )** + # ,,!, !" !# - $- #!
Avere un capitale investito eccessivo rispetto alle vendite è sbagliato, poiché il capitale investito che è
l'attivo dello stato patrimoniale implica una copertura e la copertura di solito è fatta con debiti e questi debiti
costano interessi. Quindi questi indici di giro è bene non solo se manifestano un valore assoluto rispetto al
settore ma anche un margine di miglioramento. Fra gli indici di ciclo molto importanti sono:
• L'indice di rotazione media delle scorte di magazzino che si calcola:
*! , *!.!,, : 365
'
Con questo indice riesco a comprendere quante volte le vendite giornaliere entrano nelle scorte medie;
• L'indice di dilazione media concessa ai clienti che si calcola:
∶ 365
/
Con questo indice riesco a capire con quanti giorni di ritardo io vengo pagato dai miei creditori;
• L'indice di dilazione media concessa dai fornitori si calcola:
4 : 365
5 67
Finita l'analisi economica dobbiamo adesso redigere una nota conclusiva con cui colleghiamo le conclusioni
della situazione finanziaria con le conclusioni della situazione economica.
Fatta questa analisi si redige una relazione sul trend economico negli esercizi in analisi. 45
Il modello di DuPont per l'analisi della situazione economica:
Questo è il metodo un po' più complesso per l'analisi della situazione economica e prevede una minima
componente matematica. Il modello prende nome dalla società di consulenza a che lo creò e va sempre
attuata a coppie d'esercizi;
1) Primo step è il calcolo del R.O.E. tramite sua scomposizione:
!" !# % &
9. ;. <. = = > =
!" !# !" !# % & !" !# !" !#
Correlazione logica:
A parità di reddito netto la redditività del capitale proprio aumenta (o diminuisce) con l'aumentare (o il
diminuire) dell'indebitamento dato che risulta minore la quota di capitale proprio da remunerare con lo stesso
ammontare di reddito netto. In corrispondenza a parità di livello di indebitamento la redditività del capitale
proprio aumenta con l'aumentare della redditività netta del capitale investito. Il R.O.E. è quindi il prodotto
del indice di efficacia ed efficienza e l'indice di indebitamento. Devo poi comprendere tramite l'analisi dei
R.O.E. dei vari esercizi se quest'ultimo è aumentato per un aumento degli indici di efficacia ed efficienza
(buono) oppure per maggiori indebitamenti (male);
A sua volta: " $! % > =
=
!" !# % & !" !# % & " $! % !" !# % &
Correlazione logica:
Se il risultato netto è uguale a quello operativo, l'incidenza del risultato netto sul risultato operativo è uguale
a uno per cui R.O.E. e R.O.I. si equivalgono per cui all'aumentare di uno aumenta l'altro. Se il risultato netto
è inferiore a quello operativo l'incidenza del risultato netto sul risultato operativo è inferiore a uno e quindi
tale effetto influisce sulla diminuzione del R.O.I. influendo negativamente sulla redditività netta del capitale
investito. Infine se il risultato netto è superiore a quello operativo l'incidenza del risultato netto su quello
operativo risulterebbe superiore a uno e svolgerebbe un effetto moltiplicativo sulla redditività operativa del
capitale investito influendo positivamente sulla redditiv