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Capitolo 3: problemi di epistemologia e di metodo
Epistemologia: discorso scientifico che assume come oggetto le scienze stesse per definirne la natura, i tipi e i rapporti.
Il discorso scientifico
Per essere tale, deve essere rigoroso e razionale, esplicitare e controllare il proprio fondamento. Hjelmslev definisce per qualsiasi teoria scientifica 3 requisiti:
- Coerenza: assenza di contraddizioni interne fra le proposizioni della teoria;
- Completezza: tutti i dati disponibili sull'oggetto devono essere effettivamente spiegati;
- Semplicità: fra due teorie che hanno uguale potere esplicativo va preferita quella che chiede un minor numero di ipotesi esplicative.
È indispensabile anche la nozione di rilevanza: è scientificamente rilevante ciò che ha portata significativa per la conoscenza sistematica di un certo ambito della realtà, che a sua volta apre a conoscenze più generali che incrementano la nostra conoscenza della realtà spiegando i.
Il criterio di rilevanza va applicato caso per caso, verificando il rapporto tra il particolare ambito della realtà e il suo contesto.
L'oggetto
Nella caratterizzazione di una scienza è importante la definizione del suo oggetto, che si divide in due:
Oggetto reale: qualsiasi cosa che muove il nostro interesse conoscitivo; è un fatto che si manifesta attraverso una serie di dati, che si manifestano sotto forma di problema, come domanda che crea sorpresa e richiede una risposta;
Oggetto formale: è il punto di vista particolare proprio di ciascuna scienza: geometria, economia, fisica, sociologia... possono dire cose diverse sul medesimo oggetto reale, poiché ad esso pongono domande diverse.
L'oggetto formale è l'insieme delle risposte che l'oggetto reale dà a un insieme particolare di domande tipiche di una certa disciplina.
Riduzionismo: si fa quando si dimentica che l'oggetto reale è
molto più complesso di quanto una singola scienza sia in grado di dirci; nello studio della comunicazione è molto importante l'interdisciplinarietà, che rende più circostanziata e più profonda la nostra conoscenza dell'oggetto.
I dati sono indizi
Dato: ciò che risulta dall'esperienza. Nel caso della comunicazione verbale ci troviamo davanti a un dato in cui eventi fisici (suoni) attivano eventi mentali (sensi e significati) che hanno con essi una relazione. La ragione assume i dati come indizi; il collegamento razionale fra dato e fatto è fornito dalla teoria che spiega tutti i dati di cui disponiamo.
Dati, ipotesi, esperimenti e teoria
La scienza si incarica di costruire il collegamento fra dato e fatto elaborando dei modelli, cioè delle rappresentazioni del fatto che lo descrivono e lo spiegano. Il modello interpreta l'oggetto reale, rispettando i dati, che devono diventare conseguenza logica del modello.
Dal
modello dipende anche il metodo di ciascuna scienza: per il metodo è rilevante l'esperimento, che è un procedimento di valutazione del modello, che consiste nel sottoporre il metodo a una simulazione di funzionamento.
Scienze descrittive e scienze empirico-deduttive
Esperienza: insieme di dati.
Scienze formali: non hanno bisogno di verifica empirica (matematica, calcoli logici), ma devono solo rispettare i requisiti di coerenza e semplicità.
Scienze empiriche: si distinguono in
- descrittive: raccolgono, ordinano e classificano i dati;
- ipotetico-deduttive: raccolgono, ordinano, classificano i dati e formulano delle ipotesi deducibili dai dati.
Abbiamo a che fare con una scienza descrittivo-classificatoria: il risultato è un protocollo, cioè la descrizione di aspetti che un certo oggetto esibisce; parliamo di un sapere descrittivo.
Scienze esplicative: formulano ipotesi che spieghino i dati. La formulazione di un'ipotesi di questo tipo
Il sistema linguistico prevede operazioni logiche di vario tipo.
Natura del sistema linguistico