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ESEMPIO
Costo iniziale = 5.000.000 Bene pronto all'uso = 1/gennaio/T1
Valore d'ammortizzare (costo iniziale – valore residuo)= 5.000.000 – 1.000.000 = 4.000.000 €
Vita utile = determinata in termine di tempo = 5 anni
Metodo d'ammortamento = lineare
In assenza di altri riferimenti mi ritrovo che in T1 ho un valore da ammortizzare di 4 milioni, le cui
Valore d ' ammortizzare 4.000.000
quote annue d'ammortamento è: = =800.000
vita utile 5
100 800.000 100
Si può esprimere anche in termini percentuali = 20%
=
5 4.000.000
Questa è la quota annua e in questo esempio corrisponde alla quota del primo esercizio, ma non così
se non fosse proprio il primo gennaio. Il calcolo corretto è:
Valore d ' ammortizzare t 4.000.000 12
= .
( ) ( )=8.000.000
vita utile T 5 12
Al termine del primo anno avrò:
___________________ 31/12/T1 ____________________
|amm. macchinari a fondo ammortamento macchinari | | 800.000 |
In stato patrimoniale avrò la voce macchinari di 5.000.000 e non 4.000.000, perché in contabilità
appare il valore netto e non il valore d'ammortizzare (possono coincidere a volte).
Se non succede niente nel corso degli anni, in T5 avrò: macchinari 5.000.000 - 800 x 5
fondo amm 4.000.000 =
—————
Valore residuo 1.000.000
Il bene è giunto al termine della sua vita utile. In questo momento devo realizzarlo per un milione,
posso scoprire anche che non vale più niente. Se durante la vita utile mi rendo conto che il valore
che realizzo è variato (incremento/decremento), avrò un cambiamento di stima e devo modificare il
presumibile valore di realizzo con conseguente modifica delle quote d'ammortamento se la vita utile
è rimasta costante.
Se nell'anno T2 ho avuto evidenza di fatti che abbiano modificato i valori. Ad es. se c'è una crisi,
non posso far finta di niente. Sono le due quote d'ammortamento di T1 e
T2. 800.000+800.000 = 1.600.000
A fine T2: Valore netto contabile = 5.000.000 – 1.600.000 = 3.400.000
Questo è il valore netto che appare in bilancio se non succedesse niente.
Ma se: valore d'uso = 3.000.000 Fair value = 2.000.000 valore d'uso > fair value 80
Inoltre valuto che il valore al termine della vita utile sia sempre di 1.000.000 poiché esiste un
accordo commerciale per quella cifra. Valore netto 3.400.000 -
Valore recuperabile = valore d'uso = 3.000.000 Valore recuperabile 3.000.000 =
————
Svalutazione 400.000
Al 31/12/T2 devo procedere ad effettuare una svalutazione.
___________________ ____________________
|svalutazione macchinari a fondo svalutazione macchinari| | 400.000 |
Non troverò mai questo conto in avere dello stato patrimoniale perché è un valore correttivo, e quindi deve essere
riportato a riduzione del bene a cui fa riferimento.
Potrei anche usare direttamente la voce macchinari al posto del fondo, ma così facendo avrei il
problema delle informazioni in generale da fornire che non sarebbero chiare ma poi dovrei
ricordarmi qual'era stata la svalutazione nel momento in cui vengono meno le cause.
Un altra modalità può essere quella di usare il fondo d'ammortamento non solo come fondo
ammortamento ma anche come fondo ammortamento e svalutazione.
Il conto svalutazione è un costo che va nell'ambito del conto economico complessivo nel prospetto
del conto economico separato.
Se classifico per destinazione → la svalutazione può essere costo del venduto/distribuzione/ammini.
Se classifico per natura è una voce che va in evidenza nell'ambito degli altri costi operativi.
La vita utile del bene non si è modificata. Conclusioni:
Vita utile residua = 3 anni Valore residuo = 1.000.000
Valore d'ammortizzare = Valore netto contabile (T2) – valore recuperabile (T5) = 3.000.000 –
1.000.000 = 2.000.000
Allora sarà necessario al termine dell'anno 5 un valore che mi porta ad avere come valore netto
1.000.000. L'ammortamento non può più essere 800.000. La svalutazione presuppone la
Cambia il valore d'ammortizzare perché ho già anticipato dei modifica delle quote
costi. La vita utile è di tre anni, e quindi devo ammortizzare per 3 d'ammortamento
valore d ' ammortizzare 2.000.000
anni. = 666.666,67
=
vita utile 3
Le ragioni per le quali c'è stata la svalutazione vengono meno
Il bene ha modificato il suo valore. In chiusura dell'esercizio T3 al 31/12/T3
Macchinario (C.S.) = 5.000.000 Fondo amm. = 2.666.667
Costo storico 5.000.000 800.000+800.000+666.667 + 400.000
Fondo amm. 2.666.667 T1 T2 T3 svalut.
————
Valore netto 2.333.334
Per un qualsiasi motivo il valore d'uso del bene passa a 3.500.000 mentre il fair value 2.950.000.
Uso come criterio di valutazione il costo, quindi non può mai essere superato. Se vengono
meno le cause che hanno originato la svalutazione il valore originario al netto dei maggiori 81
20
ammortamenti non dedotti deve essere ripristinato .
Valore d'uso > fair value → valore d'uso = valore recuperabile = 3.500.000
Valore netto < valore recuperabile → ∆ = 3.500.000 – 2.333.334 = 1.666.666 →rivalutazione
Valore d'ammortizzare = Valore netto – valore residuo = 2.333.334 – 1.000.000 = 1.333.334
Valore d'ammortizzare se non avessi svalutato – valore d'ammortizzare = 1.600.000 – 1.333.334 = 266.666
Se non avessi svalutato il mio bene apparirebbe in bilancio di 2.600.000 = 1.600.000 + 1.000.000
Cioè il valore da ammortizzare + valore recuperabile oppure costo storico – fondo amm.
2.600.000=5.000.000−( 800.000×3)=1.600.000+1.000.000=2.333.334+266.666
Il motivo per cui è venuta meno la svalutazione non esiste più. Chiudo il fondo di svalutazione a
fronte dell'iscrizione di maggiori ammortamenti per la differenza di un componente positivo di
reddito. Devo ridurre il fondo svalutazione iscrivendolo come componente positivo di reddito.
Il ∆=266.666 è il valore da ridurre dal fondo e anche il valore positivo di reddito.
___________________ ____________________
|fondo amm e svalut a ripristino valore macchi. | | 266.666 |
(conto economico)
Il fondo ammortamento e svalutazione sarà pari a 2.400.000 che è esattamente quello che dovrebbe
essere. fondo ammortamento e svalutazione
€ 800.000
Il conto ripristino valore macchi è € 800.000
iscritto nel conto economico € 666.667
€ 400.000
complessivo nel prospetto del conto € 266.666
2400000
economico separato.
Classificazione per destinazione = rientra nel costo del venduto
Classificazione per natura = mantiene la sua denominazione ma è considerato come minore costo o
provento, quindi può andare in altri costi o in altri proventi.
Il fondo svalutazione era pari a 400.000 €, quindi se non avessi usato il conto unico fondo
ammortamento e svalutazione avrei dovuto chiudere il fondo svalutazione e incrementare il fondo
ammortamenti per la differenza di 400.000 – 266.666 è iscrivere come componente positivo di
reddito 266.666.
___________________ ____________________
fondo svalutazione a ≠ 400.000
fondo ammoramento 133.334
ripristino valore macchi. 266.666
fondo ammortamento e svalutazione
fondo svalutazione € 800.000
€ 400.000 € 800.000
€ 400.000 € 666.667
€ 133.334
Anche se il valore recuperabile è decisamente
superiore poiché sto usando come criterio di € 2.400.000
valutazione successivo alla prima iscrizione il costo
non posso mai superare questo valore, e non superarlo significa non superare il costo al netto degli
ammortamenti. Non posso rivalutare perché V.N. (2.600k) < F.V. (3.500k)
20 Se non avessi svalutato al termine del T3 il bene sarebbe 2.600.000= 5.000.000- (800.000 * 3).
Valore da ammortizzare sarebbe stato 1.600.000 = 5.000.000 -1.000.000 – (800.000 * 3). 82
Quindi al termine del T3:
Valore netto contabile = 5.000.000 – 1.000.000 – 2.400.000 = 1.600.000
Valore d'ammortizzare = 1.600.000 Valore netto contabile ≠ valore netto
Valore netto macchinario = 5.000.000 – 2.400.000 = 2.600.000 Valore netto contabile = valore d'ammortizzare
Vita utile residua = 2 anni Si usa un unico fondo
Valore d ' ammortizzare 1.600.000
Quota d'ammortamento = = =800.000
vitautile 2
Conclusione:
Nell'anno T1 e T2 abbiamo fatto un ammortamento di 800.000, nell'anno T3 un ammortamento di
666.667, e nell'esercizio T4 e T5 di nuovo un ammortamento di 800.000. Criterio del costo
Costo = costo iniziale - ammortamenti
2) modalità della rideterminazione di valore (fair value)
Si prende in considerazione il fair value. Il punto di partenza è lo stesso.
Costo iniziale = 5.000.000 1/gen/T1 = bene pronto all'uso Valore recuperabile = 1.000.000
valutazione successiva alla prima iscrizione = fair value
Valore da ammortizzare = 4.000.000 vita utile = 5 metodo amm. = lineare
Quote ammortamento annua = 800.000
Possibili situazioni:
H.P. Al termine di T2, Fair value = 2.000.000 € e al termine di T4, fair value = 500.000 €
Costo storico 5.000.000 -
A fine T2 → Fondo amm 1.600.000 -
Valor. Recup. 1.000.000 =
————
Val. d'ammort. 2.400.000
Il fair valuè essendo di 2.000.000 devo iscrivere questo valore e non il valore netto contabile.
Significa che ho ancora da iscrivere come valore del bene 2.000.000. Devo iscrivere un costo sotto
forma di svalutazione del bene, perché non c'è stata nessuna rivalutazione precedente. Però, ho il
problema di: Come trattare il fondo d'ammortamento
I. Chiudo alla prima rideterminazione del valore il fondo d'ammortamento portandolo a
riduzione del bene per il quale è stata costituita.
fondo ammortamento a macchinari 1.600.000 83
Dopo questa operazione il macchinario si è ridotto di 1.600.000, quindi il suo valore contabile netto
è passato a 3.400.000 e il fondo d'ammortamento risulta chiuso.
Valore netto contabile (3.400.000) > Fair value (2.000.000) Costo storico 5.000.000 -
Fondo amm 1.600.000 -
Svaluto rilevando la perdita di valore, perdita da fair value. ————
Val net. Cont. 3.400.000 -
Può essere riportata direttamente a riduzione del macchinario. Valor. Recup. 1.000.000 =
∆ = 3.400.000 – 2.000.000 = 1.400.000 ————
Val. da amm. 2.400.000
svalutazione a macchinari 1.400.000
Dopo questa operazione il macchinario avrà ancora ulteriormente un valore contabile di 2.000.000
Di cui un 1.000.000 verrà rec