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PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
I principi contabili internazionali sono stati introdotti con l’obiettivo di migliorare la qualità informativa finanziaria ed
incrementare la comparabilità dei bilanci a livello internazionale.
Sono obbligate a redigere il bilancio secondo i principi contabili internazionali le società soggette al diritto di uno Stato
membro UE con titoli ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato di un qualsiasi Stato membro UE.
Framework
Il framework è uno schema concettuale su cui si fondano i principi contabili, esso ha lo scopo di definire i principi
fondamentali del bilancio e il processo di redazione, qui sono inseriti:
1) Obiettivo e caratteristiche qualitative del bilancio;
2) Definizione e rilevazione degli elementi del bilancio;
3) Criteri di valutazione.
Obiettivo: fornire informazioni finanziarie sull’impresa che siano utili agli investitori attuali e potenziali, finanziatori e
creditori.
Al fine di conseguire questo obiettivo il bilancio deve includere informazioni sull’assetto patrimoniale-finanziario e
reddituale dell’impresa e sui cambiamenti nella posizione finanziaria.
Il framework distingue tra:
- Caratteristiche fondamentali
Rilevanza l’informazione è rilevante se può modificare il processo decisionale degli interessati all’azienda;
à
• Fedele rappresentazione l’informazione deve fornire una rappresentazione fedele della situazione
à
• patrimoniale e finanziaria della società.
- Caratteristiche migliorative
Comparabilità permette a chi osserva di notare analogie e differenze;
à
• Verificabilità assicura una fedele rappresentazione dei fenomeni economici che l’informazione pretende
à
• di rappresentare;
Tempestività se è ottenuta in tempo per effettuare un processo decisionale;
à
• Comprensibilità presentata chiaramente in maniera concisa. Deve risultare chiara ai soggetti che hanno
à
• una conoscenza ragionevole del business.
Criteri di valutazione, sono:
Costo storico: le attività sono iscritte a bilancio all’importo monetario pagato o al fair value (prezzo che si
• potrebbe ricevere vendendo un’attività o pagare per trasferire una passività fra partecipanti al mercato);
Costo corrente (costo di sostituzione): le attività sono iscritte all’importo di denaro che dovrebbe essere
• pagato se l’attività fosse acquistata al momento attuale; le passività sono iscritte all’importo di denaro che si
suppone sarebbe necessario per estinguere l’obbligazione al momento attuale.
Valore di realizzo: vedi sopra (??)
• Valore attuale: attività iscritte al valore attualizzato dei flussi finanziari in entrata che si prevede che l’attività
• potrà generare nel normale svolgimento dell’attività; le passività sono iscritte al valore attualizzato dei flussi
finanziari netti in uscita che si prevede dovranno essere versati per estinguere la passività.
N.B il principio di prudenza, principio cardine nei principi OIC, non trova molto spazio negli IAS/IFRS
Gli schemi di bilancio (IAS 1)
Lo IAS 1 espone i principi generali per la presentazione dei bilanci, fornendo le linee guida per l’elaborazione della loro
struttura e dando delle disposizioni minime per il loro contenuto.
Per essere completa, secondo lo IAS 1, il bilancio deve contenere:
1) Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria alla fine dell’esercizio;
2) Prospetto di Conto Economico complessivo di esercizio;
3) Prospetto delle variazioni di patrimonio netto;
4) Rendiconto Finanziario;
5) Note al Bilancio;
6) Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria all’inizio del primo esercizio comparativo.
Per quello che riguarda il prospetto della situazione patrimoniale finanziaria (lo Stato Patrimoniale) lo IAS 1 non
prescrive una forma o un ordine specifico e vincolante, tuttavia impone una netta differenziazione tra
attività/passività correnti o non correnti.
Una posta si considera corrente se:
Si suppone che l’impresa realizzi tale attività nel normale svolgimento del suo ciclo operativo;
• L’impresa possiede l’attività principalmente al fine di negoziarla;
• Si suppone realizzi l’attività entro 12 mesi dalla chiusura dell’esercizio;
• L’attività è costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti.
•
Con riferimento al prospetto dell’utile/perdita dell’esercizio (Conto economico) lo IAS 1 prevede 2 possibili strutture
di rappresentazione:
1) Conto economico complessivo in un unico documento si specificano, oltre ai costi e ricavi, anche i valori che
à
non contribuiscono alla formazione del risultato di esercizio, avendo avuto come contropartita contabile il
patrimonio netto;
2) Due prospetti:
a. Il primo che mostra le componenti dell’utile/perdita di esercizio, esso include solo le voci di costo o ricavo
che concorrono alla formazione del risultato;
b. Il secondo che riporta solamente i valori che hanno avuto come contropartita una scrittura di patrimonio
netto.
Anche per il conto economico non si prevede una rappresentazione fissa ma comunque si prevede un contenuto
minimo.
Il prospetto delle variazioni di patrimonio netto serve a evidenziare:
Il Conto economico complessivo di esercizio, indicando separatamente gli importi totali attribuibili ai soci della
• controllante e quelli attribuiti alle partecipazioni di minoranza;
Per ciascuna voce di patrimonio netto, una riconciliazione tra il valore dello stesso tra l’inizio e la fine
• dell’esercizio, indicando:
Risultato di esercizio;
o Voci del prospetto delle altre componenti del Conto Economico complessivo;
o Operazioni con soci nella loro qualità di soci, indicando separatamente i contributi da parte dei soci e le
o distribuzioni agli stessi, nonché le variazioni di partecipazioni che non comportano una perdita di
controllo.
Il rendiconto finanziario è necessario al fine di fornire informazioni utili agli utilizzatori del bilancio per valutare la
capacità dell’entità di generare disponibilità liquide e mezzi equivalenti e le esigenze per cui l’entità deve utilizzarli.
L’oggetto del rendiconto sono le entrate e le uscite di disponibilità liquide e mezzi equivalenti.
Disponibilità liquide = cassa e depositi a vista.
Il rendiconto deve presentare i flussi classificandoli in:
- Attività operativa
- Attività di investimento
- Attività di finanziamento
Secondo lo IAS 7 l’impresa può decidere se usare il metodo diretto oppure quello indiretto.
Secondo lo IAS 1 le note di bilancio devono:
- Presentare le informazioni su criteri di formazione del bilancio e i principi contabili specifici utilizzati;
- Indicare le informazioni che non sono presentate altrove;
- Fornire informazioni aggiuntive che non sono presentate altrove nel bilancio ma sono rilevanti per la
composizione.
Valutazioni di bilancio
1) Le rimanenze di magazzino (IAS 2)
La valutazione delle rimanenze secondo i principi contabili internazionali è simili a quella prevista dagli OIC. La
valutazione deve essere fatta al minore tra costo e valore netto di realizzo.
Gli unici metodi ammessi per valutare il costo delle rimanenze sono il FIFO e il costo medio ponderato, il LIFO è quindi
escluso.
Per quanto riguarda le commesse il costo deve essere valutato in relazione allo stato dell’attività di commessa alla
data di riferimento. Nel caso di una perdita attesa questa deve essere immediatamente rilevata come costo.
Per quanto riguarda le commesse a lungo termine l’unico metodo di valutazione riconosciuto è quello della
percentuale di completamento.
2) Ricavi (IAS 18)
Secondo i principi internazionali il riconoscimento dei ricavi avviene solo se vi è la probabilità che i benefici economici
associati alla transazione affluiscano all’impresa e che i ricavi e i costi possano essere ragionevolmente determinati.
Si previlegia poi la sostanza sulla forma, infatti il ricavo si considera conseguito quando i rischi, i benefici e il controllo
della proprietà sono stati trasferiti.
I ricavi inoltre devono essere valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante ovvero il valore del ricavo al
à
netto di eventuali sconti commerciali o riduzioni di prezzo.
L’attualizzazione del ricavo è obbligatoria quando la riscossione è differita. Il tasso di interesse utilizzato è:
- Quello che si usa prevalentemente in situazioni simili (per oggetto e/o per classe di rischio);
- Quello che avvicini il più possibile il valore nominale al prezzo di vendita dello stesso prodotto/servizio a pronti.
3) Fondi rischi ed oneri (IAS 37) I fondi sono definiti dallo IAS 37 come passività con scadenza e
ammontare incerti. Secondo questo principio è necessario iscrivere un
fondo a Stato Patrimoniale solo se vi verificano congiuntamente
queste condizioni:
a) L’impresa ha un’obbligazione legale (es. da fattura) o implicita in
corso come risultato di eventi passati;
b) È probabile che, al fine di adempiere a questa obbligazione, sia
necessaria un’uscita monetario;
c) Può essere stimato ragionevolmente l’ammontare
dell’obbligazione.
Per effettuare un accantonamento è necessario essere in presenza di
un avvenimento il cui unico risultato possibile sia l’adempimento
all’obbligazione che ne deriva.
Se la passività è potenziale allora non deve essere contabilizzata secondo lo IAS 37 ma, a meno che non sia remota,
bisognerà informare i terzi sulla sua esistenza.
Per quanto riguarda l’accantonamento al fondo, esso deve rispettare la migliore stima dell’onere necessario ad
estinguere l’obbligazione.
4) Operazioni in valuta (IAS 21)
I principi internazionali, riguardo le operazioni in valuta, sono sostanzialmente in linea con i principi nazionali. La
differenza principale è che utili e perdite presunti sui cambi al 31/12 vanno imputati in via definitiva a Conto
Economico (non si accantonano a riserva indisponibile).
5) Immobilizzazioni materiali
Inizialmente si valutano al costo di acquisto, se il pagamento è differito oltre le normali condizioni di credito, allora il
tasso di interessa applicato al pagamento (differenza tra il pagamento totale e il prezzo pattuito) va rilevato come
interesse finanziario e spalmato per tutto il periodo di finanziamento.
La vita utile non è la stessa per tutti i costi ma si utilizza il component approach, ossia si scinde il costo iniziale in
diverse parti, ognuna con diversa vita utile.
Valutazione negli esercizi successivi