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Giorgia
Storia e geografia linguistica dell'Europa
- Lingua: due livelli: sincronico, diacronico/storico
- Lingue artificiali: Esperanto (Zamenhof)
- Sincronico: la lingua in una dimensione orizzontale, funzionale e in dato contesto sociale e cronologico
- Diacronico: la lingua in una dimensione verticale, nel suo divenire
- Approccio sincronico: relazioni tra gli elementi costitutivi della lingua in un dato momento
- Approccio diacronico: studio il modo in cui si è arrivati al prodotto lingua
- C'è evoluzione degli elementi costitutivi
- Linguistica interna: studia la lingua in sé e per sé, il cambiamento fonetico e lessicale e termini usati nella lingua
- Linguistica esterna: il cambiamento è originato da cause linguistiche ed extra linguistiche (spazio-temporale)
Aristotele: la lingua è prov (pragmaton, opera, cosa compiuta) o energeia (produzione, attività produttiva), qualcosa che c'è e che si fa.
Linguistica sincronica: lingua come érgon.
Linguistica diacronica: lingua come energeia.
1) come cambia la lingua; 2) perché cambia la lingua.
1) modalità e ragioni del cambiamento.
2) il mutamento è visto nel fenomeno linguistico: la lingua cambia perché è nella natura della lingua.
3) lo studio del lingua odierna implica il (spiegazione) perché le lingue cambiano, il perché contingente dei singoli mutamenti.
Il mutamento fonetico, il primo ad essere stato studiato e visto non come mutamento di singoli elementi di un sistema in evoluzione, ma come mutamento di serie di elementi. Non si modifica un singolo suono, ma tutto il pacchetto di suoni di una lingua e le relazioni tra gli stessi.
Legge fonetica: constatazione della regolarità del mutamento fonetico tra due stati di lingua e parte di condizioni fonetiche e prosodiche.
Regolarità: senza eccezioni.
Fonotassi: posizione di un suono all'interno della parola. (Il suono interessato del mutamento deve essere nella stessa posizione)
Prosodico: intonazione e accento.
Fono/suono: quanto è prodotto fisicamente dall'apparato fonatorio.
Fonema: quanto ha rilevanza funzionale (cioè giustifica) all'interno del foni.
Lo si distingue tra fono e fonema: si ha con la comunicazione delle coppie minime.
Se fonema = E^ motivo, distingue valore distintivo di modificare il significato delle parole.
Allofoni: varianti combinatorie dello stesso suono, prive di valore distintivo [posa] [psosa] fonemi /s/, allofoni [s], [z]
de lingue in cui è presente [y] presso
no una serie di vocali arrotondate:
[ø] [œ]. Essa è presente in
francese e nei dialetti dell'Italia set
temoriale, e si può ipotizzare che ci
fosse anche in gallico, non sui cam
pione nello della pronuncia del centu
iberico.
Si taluso coesiste un attereuato tra
i e u (maximvs/mo> Vyom
i grammatici pensavano di un'aopia
medivs tra i e u, un ipote
è che si trattasse di [y] (non centro)
fonate, prio da [œ] e [ø] attraverso
[I] iru zuze
[U] al non arrotondato
strumento morfologico.
mofagia: ottenimento e quantitativi vai qualitativa di una vocale radicalefunzionale alla creazione di temi funzioelemento differenziaal tema primare verbale e sono tre elementimufematici: radice + vocale tematica +
temeuse
facii fèci sofa qualitativi + quantitati
vent asfoina
vem temi diversi con funziona devi