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I VANGELI
2.
L TELO DI ANABLATHA
“Dopo essermi avvicinato vidi una lucerna accesa, così domandai
che luogo fosse quello.
Mi dissero che era una chiesa, allora decisi di entrare per pregare:
trovai che lì dentro avevano appeso presso la porta un lungo telo
tinto e dipinto che portava l’immagine di un uomo a somiglianza
di Cristo oppure di un qualche santo: però non ricordo con
precisione.
Non appena la vidi mi arrabbiai molto, constatando che dentro
una chiesa era stata appesa l’immagine di un uomo contro
l’autorità delle Sacre Scritture; così tirai giù quel telo e consigliai
caldamente ai custodi di dare quel panno in beneficenza perché
fosse usato per avvolgere e seppellire il cadavere di qualche
defunto povero”. 3.
L MANDYLION DI EDESSA
“Essendo venuto a conoscenza di Gesù e della sua potenza di
guaritore, il re Abgar di Edessa desidera vederlo perché afflitto da
una grave malattia; e così gli manda una lettera per mezzo di un suo
corriere chiamato Anania, nella quale gli esprime la sua solidarietà
per le sofferenze che i giudei gli stanno procurando e sapendo che i
suoi nemici lo stavano cercando per farlo morire, gli offre asilo
illimitato presso di lui.
Il sovrano aveva anche ordinato ad Anania di ritrarre Gesù nella
maniera più somigliante possibile, per poterne vedere l’immagine,
l’aspetto reale, i capelli, e tutto il resto. Anania raggiunse Gesù e gli
consegnò la lettera, però non riuscì a rappresentare le sue fattezze in
un dipinto. Allora Gesù, letto dentro il suo cuore chiese di lavarsi.
Gli dettero un tetràdiplon, e dopo essersi lavato si asciugò il viso:
essendo rimasta impressa in quella sindòn la sua immagine, Gesù la
consegnò ad Anania. Anania la portò ad Abgar e quella immagine
ebbe il potere di guarirlo dalla sua malattia”.
4.
DA EDESSA A
COSTANTINOPOLI
5.
COSTANTINOPOLI
“Oh sommo sacrilegio! Buttavano per terra le sacrosante immagini
di Cristo e dei suoi servi, le pestavano sotto i piedi, se c’era qualche
ornamento fatto di materiali preziosi lo strappavano via e poi
tiravano le icone per le strade in modo che i passanti le
calpestassero anche loro, oppure le bruciavano per cuocersi i cibi!
Ma ciò che è più abominevole al cospetto di Dio e detestabile per
l’orecchio dei devoti, è che saltavano sulla mensa dell’altare che è
sacra e venerabile per gli stessi angeli, cantavano certe loro barbare
canzoni volgari, e poi dopo essersi aperti le braghe orinavano
dovunque sul pavimento sacro della chiesa e con quel bagno caldo
gratificavano i demoni”. 6.
ATENE
7.
IPOTESI DEL
POSSESSO TEMPLARE
8.
I SAVOIA
9.
ULTIMA TAPPA :
TORINO
Ostensione :
19 Aprile – 24 Giugno
2015
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