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OBBIETTIVI SOCIALI
definite politica economica come meccanismo.
Il meccanismo è l'insieme di regole che hanno la proprietà di individuare e di favorire un
equilibrio involontario per un numero elevato di soggetti, ciascuno dei quali decide
singolarmente
L'approccio come meccanismo della politica economica è proposto da Hurwicz il quale
sulla base delle seguenti ipotesi:
1. le decisioni economiche sono decentrate
2. gli individui hanno informazioni private
3. esiste un vincolo degli incentivi che va soddisfatto affinché gli individui rivelino le
loro vere informazioni provate
4. un meccanismo è definibile come un quadro di istituzioni e accordi, formali e
informali , regole sulla cui base gli individui decidono
5. il disegno di un meccanismo appropriato all'obbiettivo diventa perciò la soluzione
per l'implementazione dell'obbiettivo
stabilisce che la politica economica ha obbiettivi di tipo sociale come l'equità, lo sviluppo, il
coordinamento e l'equilibrio che realizza attraverso strumenti -meccanismo come mercato
,prezzi ,politica fiscale ecc ma è anche vincolata da vincoli come il vincolo delle risorse
degli incentivi , come quello del principale, e agente e dal vincolo dell'incertezza.
Efficienza Paretiana
è una locazione che non è dominata perchè nessuno guadagna e nessuno perde; L'esistenza
del vincolo degli incentivi fa si che l'efficienza paretiana diventi vincolata rispetto proprio al
vincolo degli incentivi.
Vincolo degli Incentivi
Il problema del incentivi consiste nell'impossibilità pratica del poter disporre di tutte le
informazioni necessarie per una pianificazione centralizzata di tutta l'attività economica, in
pratica è un vincolo di informazione che è un problema orizzontale dell'economia.
I meccanismi utilizzati dalla politica economica devono essere soggetti al vincolo degli
incentivi affinché si possano raggiungere gli obbiettivi sociali preposti.
CRITERI DI SCELTA COLLETTIVA
Il criterio dell'unanimità
la più elementare regola di decisione collettiva in cui la decisione viene adottata se tutti sono
a favore. Si deve avere un numero limitato di soggetti.
Il criterio della maggioranza semplice
La votazione a maggioranza semplice è la metà più 1 dei votanti. Nelle società
contemporanee questo criterio è confuso con il concetto di democrazia stessa E'
un'accettabile metodo decisionale solo se le preferenze dei cittadini non sono troppo distanti
tra loro. Questo tipo di scelta collettiva infatti non è razionale perchè può portare a risultati
contraddittori → Paradosso di Condorcet.
Paradosso di Condorcet
Se con il criterio della maggioranza semplice le votazioni vengono fatte a due a due, l'ordine
di votazione può determinare l'esito finale della scelta collettiva , quindi questo tipo di
metodo può essere manipolato , semplicemente decidendo l'ordine, in modo da favorire
l'esito desiderato.
Con la votazione a maggioranza le votazioni possono diventare cicliche quindi chi ha il
potere di stabilire l'ordine può influenzare anche l'esito. Quindi la tecnicalità di una
decisione razionale e dei processi democratici sono fondamentali.
Il criterio del Punteggio
Criterio della scelta per punteggio di graduatoria, dove il punteggio assegnato può
rispecchiare l'intensità delle preferenze. Anch'esso può portare a delle contraddizioni, In
questo caso l'ordine non influisce. I problemi nascono nel momento in cui passato un primo
turno la scelta più debole viene eliminata , così che il totale dei voti che si distribuiva sulla
scelta ora eliminata vano a re-distribuirsi secondo un altra informazione irrilevante per il
confronto. Questo metodo risolve il problema della ciclicità; quindi per far sì che sia
razionale è necessario che la razionalità collettiva risponda al requisito dell'indipendenza
delle alternative irrilevanti.
Spiegare il teorema di Arrow, le sue condizioni: quale condizione viene
implicata , e come dalla regola del 64%?
Il teorema dell'impossibilità di Arrow dimostra che non esiste una funzione di
benessere sociale che soddisfa le condizioni di UPID:
1. il criterio del dominio non ristretto: tutti i possibili profili di preferenze
individuali sono ammissibili.
2. Il criterio della regola paretiana
3. il criterio dell'indipendenza dalle alternative irrilevanti: la scelta tra
due alternative non può essere modificata da un cambiamento delle preferenze
che riguardi solo altre alternative.
4. Il criterio della non dittatorialità: non esiste un individuo le cui
preferenze diventano automaticamente quelle della collettività.
→ afferma che l'unica regola di scelta collettiva che soddisfa questi 4 requisiti
è la regola del dittatore: cioè non esiste la possibilità di amalgamare le
preferenze individuali in una regola razionale di scelta collettiva, ne che esiste
il meccanismo di mercato in grado di produrla. A volte questo risultato teorico
viene interpretato come un'impossibilità della democrazia.
La regola del 64% è un implicazione positiva di questo teorema:
Cioè le scelte collettive razionali sono possibili soltanto quando esiste un
buon grado di omogeneità sociale, quando cioè le preferenze non sono troppo
diverse. In questo caso è possibile dimostrare come una maggioranza
qualificata , ovvero del 64%, può rispecchiare in modo razionale le preferenze
degli individui.
La teoria dell'Elettore mediano
Il meccanismo dell'elettore mediano è compatibile con l'incentivo di rivelare le preferenze,
quindi con il vincolo degli incentivi. Questo teorema consente , attraverso alcune ipotesi, di
sintetizzare il totale delle preferenze della collettività nella preferenza dell'elettore mediano.
Le ipotesi sono:
1) La preferenza riguarda una sola dimensione
2) le preferenze sono unimodali
3) Il numero di votanti è dispari
Se sono soddisfatte tale ipotesi , allora l'elettore mediano diventa il rappresentante di tutta
l'economia. Le condizioni affinché l'EM produca scelte consistenti sono le medesime del
vincitore di Condorcet, tuttavia se vi è più di una dimensione , il teorema non vale più.
Hotelling
Propone un'interpretazione di tanti fenomeni economici e politici ce considerati più da
vicino si riducono all'elettore mediano. Attraverso l'analisi delle matrici, in una situazione in
ci sono due partiti A e B e il loro obbiettivo è vincere, osserva che si adottano criteri di
dominanza strategica, ovvero strategie talmente forti che qualunque strategia scelga
l'avversario la scelta non cambierà. La scelta quindi tende alla scelta che divide in due
l'elettorato, convergendo verso il centro rappresentato dalla mediana.
Le decisioni prese in base alle scelte prese dall'elettore mediano soddisfano il vincolo degli
incentivi, infatti le policy maker si avvalgono delle scelte dell'elettore mediano perchè per
loro il suo comportamento è strategia dominante.
Il potere di Coalizione e il valore di Shapley
Se il processo politico riguarda un numero limitato di votanti, il potere di voto non è il
medesimo: come in parlamento o nelle assemblee dei soci nelle imprese. Se nessun partito o
azionista detiene la maggioranza, è necessario formare delle coalizione di maggioranza.
L'importanza di ciascun partito può essere misurata in proporzione ai sui voti o in
proporzione alla probabilità di essere decisivo in una votazione a maggioranza.
Il valore di Shapley rappresenta l'importanza di ciascun partito misurata come la probabilità
di essere decisivi nella formazione di una coalizione di maggioranza. E' il valore
dell'influenza del voto.
MERCATI
arbitraggio
Consiste nell'acquistare una valuta nella piazza mondiale che pratica il prezzo più basso:
date tre piazze e due tassi di cambio, il terzo è automaticamente determinato dal continuo
processo di arbitraggi. Sfruttando le differenze dei cambi su diverse piazze si può trarne un
profitto. Questo processo può avvenire soltanto in un mercato fortemente connesso, dove
tutti comunicano con tutti gli altri.
mercati contendibili
Nell'ambito della specializzazione esiste un commercio interno, chiamato commercio infra
industriale, ovvero flussi simultanei di importazioni ed esportazioni nell'ambito dello stesso
settore. Questo commercio avviene sul principio di concorrenza di mercato, inteso come
gara strategica che può essere vera, dove i mercati non hanno barriere all'ingresso, o
minacciata , dove hanno le barriere.
Secondo la teoria dei mercati contendibili la concorrenza è assicurata dalla possibilità di
entrata di nuove imprese (contendibilità). Quindi i mercato contendibili sono tali quando
non esistono barriere all'ingresso.
Mercati esteri o internazionali
Una misura del grado con l'estero è data dal :
grado di apertura = importazioni + esportazioni / PIL
Le export dipendono a loro volta dai tassi di cambio e il reddito estero. Un'area economica
ottimale è definita come un'area comporta di regioni con un elevata integrazione nel
commercio di beni e servizi e un'elevata mobilità di lavoro e capitale.
Principio dei vantaggi comparati
Principio che afferma che due paesi possono scambiare con reciproco vantaggio se ciascuno
esporta quei beni per i quali possiede un vantaggio comparato, ovvero se il costo
opportunità di quel bene in termini di altri beni è minore in quel paese, rispetto al
costo comparato negli altri paesi. Questo principio implica un intuitivo modello di
produzione e di scambio in base al quale un paese tenderà a specializzarsi nella produzione
di quei beni per i quali i costi di produzione sono più bassi dati i costi opportunità.
Inoltre , sempre in base a questo principio, lo scambio tra due paesi può essere ugualmente
vantaggioso anche nel caso in cui in uno dei due paesi la produttività sia più elevata in tutti i
settori e abbia perciò un vantaggio assoluto.
ISTITUZIONI
IL funzionamento e l'efficienza del mercato si basano su regole e normative volte ad
incrementare questi due aspetti. Le regole rappresentano il confine normativo entro il
quale i singoli possono stabilire i loro rapporti economici. Con il termine di
istituzioni definiamo l'insieme di regole legali e norme sociali condivise su cui si
basano le relazioni economiche tra i singoli. Regole costituzionali, diritto di
proprietà, contratti e moneta sono le principali is