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Pensiero produttivo e apprendimento per insight - Classici della Psicologia Pag. 1
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Il pensiero produttivo & l'apprendimento per insight

Max Wertheimer "Productive Thinking" (1945): "PENSIERO PRODUTTIVO" = forma di ragionamento che entra in azione ogni volta che ci troviamo di fronte ad una situazione problematica, possibile di soluzione, ma tale da non presentare possibilità di soluzioni immediate e da non permettere nemmeno l'impiego di schemi di comportamento abituali; tale situazione, se risolta, porta in genere ad una nuova conoscenza. Si tratta, dunque, di una "ristrutturazione" e ciò indica che il pensiero non si riduce tutta ad una mera riproduzione del passato, al riemergere di idee, di comportamenti, ma che accanto all'attività riproduttiva, ci sono anche processi che producono il nuovo.

Wertheimer in "Productive thinking" è interessato ad analizzare come vanno le cose nel corso delle trasformazioni che il problema subisce mentre si è intenti a trovare la via.

giusta per impostarlo bene, indipendentemente dall'età. Quello che deve interessare sono i fattori che intervengono a configurare il percorso logico in un modo piuttosto che in un altro. La soluzione di un problema di geometria, presente nella figura davanti all'osservatore, non viene visto o avvertito come tale, fino al momento in cui non interviene qualcosa che la rende psicologicamente presente e lo spostamento di uno solo degli elementi che formano il problema è capace di dare vita ad una serie di riflessioni. L'interesse di Wertheimer è quello di effettuare un'analisi, non quantitativa (es. basata sul calcolo del numero di persone, tempo per raggiungere la soluzione, numero di passaggi per risolvere il problema), bensì qualitativa (ovvero "come" le persone giungono alla soluzione, quali fattori conducono l'individuo alla risoluzione del problema, ecc) Esperimento del parallelogramma Cap. 1 "Productive

Thinking”: (“L’area del parallelogramma”), che descrive l’esperienza di ristrutturazione nel risolvere uncompito di geometria da parte di alcuni alunni di una classe delle scuoleelementari.

Il suo scopo è quello di trovare come i bambini siano arrivati alla soluzione pertrovare l’area del parallelogramma e quali fattori abbiano giocato un ruolo nelcorso di questa prestazione. Wertheimer non si accontenta di rispostegeneriche, basate sull’esperienza passata, l’intenzionalità che guida il pensieroverso una meta, ecc, bensì è presente in classe, si introduce nella discussionedegli alunni, ecc.

Werthaimer osserva come un problema di geometria venga espostodall’insegnante alla classe e come questo problema venga affrontato daglialunni. Dopodichè, il giorno dopo, Wertheimer si chiede se gli scolari abbianocolto il problema o se tutto ciò che hanno fatto fosse una semplice ripetizione;egli, dunque,

introduce nella situazione (cioè nel problema) alcune variazioni (chiede alla classe di trovare l'area una nuova figura, che all'apparenza sembrava diversa da quella originale, ma in realtà tutte le qualità delle parti della figura erano più simili all'originale rispetto a quella data per compito dall'insegnante) ed esamina le risposte degli alunni: Alcuni rimangono sbigottiti, altri sostengono che non l'hanno ancora studiato, altri ancora scrivono sotto il disegno: "A=b*h", ma quando si chiedono di dimostrare che ciò sia vero rimangono sbigottiti; persino l'insegnante, indignato, sostiene che: "Avete dato loro una figura davvero strana. È naturale che non siano stati capaci di venirne a capo. Dai risultati emerge che dei dieci bambini posti di fronte ad un compito solo tre riescono a risolverlo in modo nuovo.

Esperimento del piccolo Gauss

Cap. 4 "Productive Thinking": ("La

Famosa storia del piccolo Gauss", che descrive l'esperienza di ristrutturazione riferita al piccolo Gauss.

Quando Gauss aveva sei anni e frequentava la scuola elementare, un giorno il maestro diede un compito di aritmetica alla classe: trovare il più velocemente possibile la somma di 1+2+3+4+5+6+7+8+9+10. Molto presto, quando i suoi compagni erano ancora assorti nei calcoli, il piccolo Gauss, di fronte allo stupore del maestro, rispose che se avesse fatto 1+2=3, 3+3=6 e così via, ci avrebbe messo troppo tempo. Risponde dunque così: "vi sono cinque coppie di questo tipo: 5 volte 11 fa 55".

N.B.: Una simile nuova "visione" del problema (o ristrutturazione) non può essere spiegata con i termini della logica, poiché essi non sono in grado di spiegare come all'improvviso ci si possa accorgere che c'è una relazione tra la somma e il fatto che la sequenza progredisce ad intervalli costanti, cosicché il nove,

ad esempio, non viene visto come tale, ma come dieci-meno-uno, e ildue, a sua volta, come uno-più-uno. Così ci si accorge che togliendo da unaparte si aggiunge dall'altra e il risultato è sempre undici. Wolfgang Kohler "Gestalt Psychology" (1929): "INSIGHT" = lett. "guardare dentro", significa "intuizione", "comprensione immediata ed intuitiva"; si tratta di una forma di intuizione improvvisa e immediata, ovvero la scoperta di rapporti nuovi tra gli elementi, rapporti diversi da quelli individuati prima della scoperta. L'insight non nega l'esperienza passata: nei casi in cui la situazione non presenti possibilità di ristrutturazione e in assenza di strategie, il soggetto ricorre a ciò che gli è noto, mentre la discontinuità rispetto alle condizioni precedenti, avviene quando la situazione la rende possibile. N.B.: L'analisi dei Gestaltisti verte sullarisoluzione dei problemi piuttosto che sull'apprendimento, inteso come accumulo di esperienza e ricorso alla continuità. La Teoria della Forma è spesso chiamata Teoria della Campo, poiché il sistema percettivo è un sistema fisico che tende all'equilibrio "CAMPO TOTALE" = un insieme di forze interagenti in cui ogni oggetto che viene introdotto modifica l'equilibrio delle forze presenti e agisce su un altro oggetto che è presente nel campo. Gli elementi sono riconosciuti parti naturali del campo totale e non possono essere considerati entità isolate altrimenti si rischia di cadere nell'atomismo. "I modi della vita vissuta non coincidono con quelli delle enumerazioni e classificazioni chiare e nette. Se unifichiamo i membri di una classe, con questo procedimento classificatorio corriamo il rischio di togliere i legami vitali di qualche interrelazione dinamica. Le relazioni dinamiche più

interessanti intercorrono fra membri di classi completamente diverse" Kholer spiega l'insight facendo riferimento all'esperienza vissuta della dinamica dei campi emotivi e motivazionali e all'esperienza della determinazione in situazioni intellettuali; egli descrive, dunque, come l'esperienza vissuta lavori in congiunzione con la fisiologia, l'io e l'interazione dell'io con altri oggetti (dell'ambiente). Questo insieme di campi sono supportati da una dinamica cerebrale e l'autores spiega la relazione tra i vari processi supportati dalla teoria dinamica. (discostamento dalla teoria associazionista: un evento non produce cambiamenti nei riflessi e nelle reazioni condizionate, ma gli eventi sono sempre mediati da vie nervose sufficientemente conduttrici). Questa idea di corrispondenza fra esperienze ed eventi cerebrali e l'idea di dinamica cerebrale, pur restando un'ipotesi non propriamente confermata, ha

anticipatoimportanti temi della scienza cognitiva attuale come le reti neurali, l’analisi delle aspettative, mezzi-fini.“L’intelligenza nelle scimmie antropoidi”: Tra il 1912 e il 1920, Kholer diresse la stazione di ricerca sugli antropoidi presso l’Accademia Prussiana delle scienze (a Tenerife, nelle isole Canarie), dove esaminò la capacità degli scimpanzè di risolvere problemi ≠ teoria di Thorndike (legge dell’effetto: apprendimentoper tentativi ed errori) Secondo Kholer, il comportamento osservato nonpoteva essere interpretato in termini di tentativi ed errori, ma si rivelava come propriamente “intelligente”. a dimostrazione di ciò due situazioni sperimentali:

Prima situazione: richiede l’utilizzo di casse per raggiungere l’obiettivo- S- L’obiettivo è appeso molto in alto, due casse non sono molto lontane l’una“ ed all’altra e sono a circa quattro metri

il suoanche varie tecniche: spinge vicino alle sbarre una cassa, spinge uno deicomportamento cambia completamente; l'animale smette di fare rumore,due bastoni all'esterno, ecc ( si trattano di errori "positivi", in quantotrascina da lontano la sua cassa fin presso l'altra, e la pone subito suutili ad arrivare alla soluzione)questa, in posizione verticale; poi sale sulla costruzione […] Ha compiuto

- Il bastone spinto all'esterno viene ridato a Sultanol'atto che ci interessava."

- Lo sperimentatore da a Sultano un aiuto: inserisce il proprio ditoall'interno della canna di bambù Sultano non comprende l'aiuto ecompie altri tentativi vani, finché non abbandona il compito

- Giocando con le canne, casualmente, Sultano mette le canne una dentrol'altra e, con le canne unite, riesce a recuperare la frutta.

- Il giorno successivo, dopo poche prove sbagliate, Sultano mett

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
4 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher seadrop01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Classici della psicologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Meneghetti Chiara.