Dell'estensione del potere legislativo
Gli uomini si riuniscono in società per poter godere delle loro proprietà e per questo il principale strumento sono le leggi positive, di cui la fondamentale è l'istituzione del potere legislativo volto alla salvaguardia della società in ogni singola persona. È il potere supremo, inalterabile nelle mani in cui la comunità l'ha collocato. L'editto di chicchessia non può avere la forza e l'obbligatorietà della legge né può un giuramento a un potere straniero, quale che sia, o a un potere interno subordinato dispensare un membro della società dall'obbedienza dovuta al legislativo che agisce in conformità al suo incarico. Comunque il legislativo non può essere assolutamente arbitrario riguardo alla vita e ai beni del popolo: infatti nessuno può trasferire a un altro un potere più ampio di quello che ha lui stesso e nessuno ha un potere.arbitrario e assoluto su sé stesso (es. non può distruggere la sua vita o sottomettersi al potere arbitrario di un altro). Questo potere, che ha come fine la conservazione, non può mai avere diritto di distruggere o ridurre in miseria o schiavitù i sudditi: infatti la legge di natura è eterna per tutti, anche per i legislatori e quindi le norme che essi danno devono conformarsi alla legge di natura, che è manifestazione della volontà di Dio. E la fondamentale legge di natura è la conservazione del genere umano e quindi nessuna sanzione può contrastarla. Inoltre il legislativo non può estrinsecarsi in decreti estemporanei e arbitrari, ma è tenuto a fissarsi in leggi promulgate e stabili e giudici autorizzati e noti. Insomma i limiti che il mandato che è affidato ai legislatori dalla società e dalla legge di Dio e della natura ha fissato al potere legislativo di ogni stato in ogni forma di governo: 1. devegovernaresulla base di leggi stabilite e promulgate uguali per tutti e chevincolino anche i governanti(gli uomini infatti si associano perassicurarsi pace tranquillità e proprietà e ciò è possibile solo connorme fisse: dettami incontrollati e sregolati produrrebbero unasicurezza ancora minore di quella dello Stato di natura) 2. L'unico fine delle leggi deve essere il bene del popolo 3. Il legislativo non deve imporre tasse sulla proprietà del popolo senza il suo consenso (dato anche indirettamente tramite deputati - il fine infatti è il godimento della proprietà e non ci sarebbe in realtà nessuna proprietà se essa potesse essere tolta arbitrariamente: non si può disporre dei beni del suddito e lo stesso potere assoluto può non essere arbitrario se limitato: basta osservare la disciplina militare in cui si può punire anche con la morte i disobbedienti ma non disporre dei loro beni. È vero chechi gode della protezione dello Stato dovrebbe versare una parte proporzionale dei suoi averi per il suo mantenimento ma anche ciò deve avvenire col consenso della maggioranza)
4.il legislativo non può trasferire ad altri il potere di legiferare né affidarlo in mani diverse da quelle cui l'ha affidato il popolo.
Cap 12 Del potere legislativo, esecutivo e federativo dello Stato
Il potere legislativo ha il diritto di prescrivere come la forza dello Stato debba essere impiegata per la salvaguardia dello stato e dei suoi membri. Le leggi possono però essere fatte in poco tempo: non c'è bisogno che il legislativo sia sempre attivo. Esse però vanno continuamente eseguite. Però è bene che il potere di farle eseguire sia posto in mani diverse da chi si riunisce per fare le leggi, che avrebbero la tentazione di esonerarsi dall'obbedienza: il potere esecutivo e legislativo spesso sono separati. C'è un altro potere nello
stato che potrebbe essere detto naturale perché corrisponde a un potere dell'uomo nello stato di natura prima di entrare in società: infatti rispetto al resto dell'umanità i membri dello Stato costituiscono un solo corpo che si trova ancora nello stato di natura rispetto al resto dell'umanità, come prima ci si trovava ogni singolo membro. Accade quindi che le controversie tra un membro della società e quelli che ne sono fuori sono amministrate dalle comunità. C'è quindi il potere, detto Federativo, di guerra e di pace, di costituire alleanze e negoziati con le persone fuori dallo Stato. I poteri esecutivo e federativo comprendono l'uno l'esecuzione delle leggi della società all'interno di essa, l'altro la cura dell'interesse della comunità all'esterno. E benché il funzionamento dell'esecutivo sia molto importante per lo stato, tuttavia esso è meno adatto.rispetto all'esecutivo ad essere regolato da leggi stabili: infatti se le leggi che riguardano i rapporti tra sudditi, dovendo regolare le loro azioni possono essere previste prima, invece la condotta verso gli stranieri dipende dalle loro azioni e intenzioni e va pertanto lasciata alla prudenza di chi detiene il potere. Benché distinti in sé, i due poteri sono difficilmente affidabili a due persone diverse perché richiedono la forza della società che non può essere messa in mani distinte e non subordinate: in questo caso la forza della comunità, sottoposta a comandi differenti, andrebbe in rovina.Scarica il documento per vederlo tutto.
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