Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 26
Pedagogia Sociale Pag. 1 Pedagogia Sociale Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Pedagogia Sociale Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Pedagogia Sociale Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Pedagogia Sociale Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Pedagogia Sociale Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Pedagogia Sociale Pag. 26
1 su 26
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CONCRETO STORICO

Ecco perché una ricerca storica in ambito pedagogico sociale è necessario che parta da un'analisi storica del fenomeno educativo e del suo rapporto con gli eventi sociali, quindi: non storia della pedagogia, ma storia dell'educazione nella sua accezione più propriamente sociale.

La ricerca presuppone quindi una ricognizione orizzontale e sincronica di tutti i settori del sociale e una verticale tesa a connettere, in senso cronologico, tutti gli avvenimenti del discorso educativo. Solo questo tipo di investigazione consente di spiegare i cambiamenti e le evoluzioni e costruire, infine, una storia sociale dell'educazione.

La complessità dell'indagine suggerisce tra l'altro di agire in ambito microstorico. Poiché quello che interessa è focalizzare con attenzione scientifica un elemento che assume funzione di momento paradigmatico. Questo perché su un micro fenomeno è più semplice applicare.

l'oggetto di indagine è la formazione nella società complessa. In particolare, si parla dell'innovazione tecnologica e della resistenza sociale. Si afferma che oggi il successo di una società dipende sempre di più dalla tecnologia, che è diventata centrale per il progresso di uno Stato. Si sostiene che i portatori del cambiamento non sono più coloro che difendono la società, i diritti e le ragioni dei deboli, ma coloro che giocano intorno al destino dell'umanità solo per il fine del profitto, senza sensibilità verso l'ambiente e la situazione produttiva dei Paesi più poveri. Si fa riferimento ai grandi incontri sui temi dello sviluppo sostenibile di Rio de Janeiro e Johannesburg, che mettono in evidenza una contraddizione.

profonda che la politica internazionale non sembra in grado di ricomporre.Del resto l'attuale modello di sviluppo ha dimostrato che l'illusione + volte fatta credere deivantaggi anche x i Paesi + poveri fino ad ora si è dimostrata priva di fondamento e la fugaincontrollata verso i Paesi + ricchi ne è la testimonianza.Tutto ciò porta oggi, la scuola ad avere compiti di alta responsabilità.3Essa, infatti è chiamata a fornire cultura e nuove chiavi di lettura x consentire ai giovani di entrarecome protagonisti nella società e nel mondo degli adulti.70) La complessità dell'orizzonte conoscitivoQuando si parla di società complessa si vuole sottolineare il disagio e l'incertezza che attanaglianol'attuale . Diversa invece è l'origine sociologica del concetto, Spencer si riferiva alla soc. complessain modo ottimistico, infatti, Spencer, studioso della società, elabora una teoria detta "darwinismosociale".

che vede appunto l'applicazione delle teorie di Darwin allo sviluppo delle società. Secondo Spencer, le società seguono un processo di sviluppo lineare simile ai meccanismi di sviluppo degli organismi viventi, quali piante e animali. Così, per esempio, come all'interno del corpo umano i meccanismi di funzionamento, quindi gli organi, partecipano e contribuiscono al funzionamento di tutto l'organismo, così, allo stesso modo, all'interno della società, ogni sottosistema contribuisce al funzionamento della società stessa. Allora si era nel pieno della 2° rivoluzione industriale, quando tutto faceva credere in un progresso lineare e illimitato della scienza e della tecnica che avrebbe portato ad un allargamento del benessere. Oggi, in verità, si nutrono forti dubbi, non solo riguardo l'idea di progresso, ma anche riguardo la qualità dello sviluppo. Spesso abbiamo sentito usare come sinonimi i termini "società"

complessa” e “società globale”.

Sul piano epistemologico è un grave errore, perché soc. globale o globalizzazione si pone come struttura ontologica, fatto naturale e necessario; ormai il significato di "società complessa" è caratterizzato dall'incertezza, quindi da un atteggiamento mentale dovuto alla crisi delle grandi ideologie (cristianesimo) che dovevano essere certezze ma che invece hanno avuto processi di secolarizzazione che le hanno rese diverse.

La società è entrata in crisi, gli eventi non sono più prevedibili ed ecco che è stato messo in evidenza il bisogno di un nuovo modo di pensare il futuro, che riconosca il reale e il possibile non come fatti immutabili, ma come non definitivi.

La crisi delle certezze quindi potrebbe non essere un fattore negativo perché induce a ricercare sempre nuovi percorsi, nuove soluzioni, nuovi modelli interpretativi più adeguati a quelli precedenti.

È un nuovo modello di pensiero che offre multiformi2 Epistemologia: filosofia della scienza, disciplina ke studia il valore, la natura della conoscenza scientifica3 Ontologia: Parte della filosofia che studia le strutture fondamentali e necessarie dell'essere in generale, a prescindere dalle sueconcrete e individuali manifestazioni4 Secolarizzazione: Il termine è usato oggi frequentemente come sinon. di laicizzazione, per significare assunzione accentuata dicaratteri laici o profani, perdita del carattere religioso, confessionale: la s. della società; la crescente s. della cultura moderna; la s.progressiva della scienza con il tramonto dell'età medievale. 4itinerari ermeneutici del mondo in cui viviamo, Poiché ogni conoscenza ha una portatamultidimensionale.71) La problematicità c'è anche nel rapporto insegnamento-apprendimento cioè anche la didatticadeve essere mutevole, non del tutto programmabile, proprio perlivello educativo, in quanto spesso si tende a privilegiare il sapere scientifico a discapito degli altri saperi. Questo atteggiamento porta ad una visione parziale e limitata della realtà, impedendo lo sviluppo di un pensiero creativo e divergente. Per superare questa crisi dell'oggettività del sapere scientifico, è necessario riconoscere l'importanza e il valore di tutti i saperi, sia scientifici che umanistici. Solo attraverso una visione integrata e multidisciplinare si può ottenere una comprensione più completa e approfondita della realtà. In conclusione, il sapere scientifico non può essere considerato come l'unico valore della conoscenza. È fondamentale aprire la mente e accogliere la diversità dei saperi, promuovendo un approccio inclusivo e multidisciplinare. Solo così si potrà sviluppare un pensiero creativo e divergente, capace di affrontare le sfide del mondo contemporaneo.fronte del fatto che la scuola dovrebbepreparare ad una mentalità duttile, flessibile e all'impiego di strategie adattabili di volta in volta allasoluzione dei problemi.

75) Tecnologia e il sapere operativo:

La scienza non può essere estranea alle questioni della società verso la quale ha importantiresponsabilità in ordine allo sviluppo.

L'attenzione ai gruppi più deboli deve assumere un carattere prioritario al fine di evitare ilprogressivo allontanamento tra ricchezza e povertà.

La scienza non può estraniarsi dai grandi temi sociali perché, come sosteneva Dewey, essa èintimamente democratica. E questo fondamentale valore della cultura scientifica deve diventare,sempre più, patrimonio della scuola, in particolare della scuola dell'autonomia che non può più sopportare la scissione tra formazione tecnico-scientifica e formazione umanistica poiché l'uomo èun essere unitario.

Abbiamo

anche visto come la società tende a difendersi dall'innovazione tecnologica quando non la comprende e la teme; la scienza di fronte a questi problemi deve dare i giusti strumenti all'uomo affinché diventi critico, autonomo e professionale. La società è realmente democratica quando ognuno può utilizzare gli strumenti liberamente. Ogni cittadino deve poter esprimere il suo punto di vista su questioni che riguardano il suo ambiente vitale, essere in grado di recepire correttamente le informazioni che emergono dalle parole degli esperti. Dunque, accanto al sapere scientifico, che affina la capacità di analisi e di riflessione logica, non meno importante risulta la cultura filosofico-letteraria che favorisce invece la capacità di argomentazione e critica verso i modelli dominanti. La scuola, pertanto, deve offrire ai suoi studenti gli strumenti adeguati per scegliere e per decidere con "libertà di coscienza" che, alla fine

non può essere altro che "libertà di conoscenza". Immagini del sapere e didattica della scienza. È importante sottolineare l'immagine del sapere ponendosi al confine tra il conscio e l'inconscio, tra il mondo interno e la realtà esterna e gioca in tutti gli studi una funzione orientativa, (Il soggetto che apprende non mette in gioco solo la parte cognitiva di sé ma anche quella affettiva, emotiva, creativa). Nell'insegnamento il docente deve avere piena consapevolezza di trasmettere una "propria immagini della scienza" e non "l'immagine generale di essa". Da qui la necessità di confrontarsi con più modelli non solo per individuare le prospettive di miglior utilizzo didattico ma anche per aprire un più vasto dialogo. Le immagini mentali portate dal docente possono suscitare dibattiti con gli studenti che ciò può determinare un dibattito che porta allo sviluppo delle capacità critiche.

spirito di osservazione eduttilità mentale. La necessità di chiarire i diversi significati di scienza: Da una parte c'è il concetto estremo di scienza sperimentale che si serve del metodo induttivo (dal particolare si arriva alla teoria generale cioè, dal concreto all'astratto, dal fatto alla teoria) nato con i positivisti; è una conoscenza parziale quella che deriva da questo metodo (esempio del gregge e del pastore); dall'esperimento non si possono trovare teorie universali. Diceva Popper la teoria nasce sempre dal pensiero, dall'ipotesi, si parte da un'ipotesi astratta, si verifica nell'esperienza e poi si passa alla teoria. Dall'altra il concetto estremo di scienza filosofica che invece usa un metodo deduttivo (va dall'astratto al concreto, dal concetto universale al particolare); il modello di ricerca deduttivo è stato il modello dell'idealismo (Gentile, Croce). Un nuovo modello di

La scienza moderna supera il rapporto tra scienza e filosofia grazie a KUHN e G. BA

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
26 pagine
6 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia Sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof Sirignano Fabrizio Manuel.