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Come comprenderlo? Esiste un modo più giusto?

Umiltà intellettuale: consapevolezza che pone in condizione di umiltà, cioè percepire pienamente il significato del termine problema. Ciascuno di noi sa cos'è l'educazione, ma non sa darne una provenienza e una definizione; non sa da dove arriva il disagio, quando si scontra con una pari convinzione di valore opposto. Tutti questi aspetti sono complessi nell'educazione. Bisogna distinguere gli ambiti per riferire concezioni diverse di educazione.

No educazione: psicologia, buone maniere, moralismo, non solo apprendimento.

Si educazione: strumento istituzionale, costrutto sociale.

Il costrutto sociale è qualcosa di costitutivo e serve a costruire relazioni civili. Grazie all'educazione si sviluppano le civiltà ed a tutti gli appartenenti di essa viene data una certa visione del mondo, che nasce da rappresentazione naturale diversa. Le interpretazioni della natura sono cambiate, migliorate,

si realizzare e distinguersi dagli altri.

Si sono affinate le conoscenze e anche le rappresentazioni; i confini sono rimasti quelli delle origini, cultura orientale e occidentale possibile perché dalla più ampia o più piccola sono state tramandate dall’educazione, ecco perché costrutto sociale. Questo serve a tenere unita la società, perché con l’educazione impariamo a vivere nella società. Altro polo antimonico= individuo/soggetto che senza educazione=ANIMALI quindi esigenza, ma un’altra versione di questo bisogno, quello individuale, perché ognuno sente l’esigenza di darsi forma, di diventare qualcuno. POLI SEMPRE IN CONTRASTO: SOCIETÀ = educati ad adattarsi alla realtà e a fare massa. Destinati all’omologazione. Fine ispirato all’educazione dal punto di vista sociale per correggere le divergenze. INDIVIDUO = desideri/orizzonti- 1) ASSECONDARE per consolidare il nostro posto nel mondo o adattamento sociale. 2) CERCARE altra forma per realizzare e distinguersi dagli altri.

quella realtà, non prevista perché quando veniamo al mondo = nasciamo in un contesto. Non si tratta di retaggio sociale, ma avere diverse percezioni. La scuola è il luogo di aggregazione delle differenze: ci accorgiamo che l'educazione ricevuta non è l'educazione perché l'ambiente in cui è cresciuto non è come tutti gli altri. Può succedere solo a scuola. Riproduzione sociale = tendenza generale che il figlio di un mestiere, farà quello. L'educazione serve a mantenere uno status di appartenenza o a miglioramento. QUALE FINE HA L'EDUCAZIONE? RIPRODUZIONE SOCIALE O EMANCIPAZIONE SOCIALE? Formazione del soggetto: quanto il soggetto è consapevole e quando comincia? Quanta parte di me devo all'educazione ricevuta? Se non ci si pone la domanda non si è maturi. Educarsi = sapere come siamo stati educati. Non è ovvio, non si può rispondere provocatoriamente. Interrogarsi su che

La forma ha l mondo in siamo cresciuti. Mettere a disposizione della nostra intelligenza, quello che abbiamo imparato. Differenze e dissonanze tra noi e la nostra famiglia. Identificazione di una persona con ruolo che ha nella società= retaggio protestante. Esigenza di educarsi con non coincidenza tra il mio mestiere e quello che sono io. Per semplificare, ai nostri tempi si divide quello che siamo a lavoro e cosa facciamo nel tempo libero. L'educazione in termini soggettivi: non si può fare a meno di quello che viene da fuori; ci appartiene radicalmente: EDUCAZIONE ETERODIRETTA. Noi siamo il mondo in cui siamo stati educati e l'auto-educazione come presa di distanza; nei secoli prevaleva una delle due. Nel '900 la rivoluzione è stata talmente forte, che ora non si ha più un'ideale educativo, perché prima era sia fine che mezzo. MAESTRI DEL SOSPETTO: -FREUD-> ribaltamento concezione psicologica -NIETSCHE->ribaltamento concezione

morale-MARX->ribaltamento concezione economica30/09L'educazione: costrutto sociale e progetto soggettivo a definizione tipica occidentale come il fattostesso della scolarizzazione. Educazione come strumento di governo perché PERSUASIONE.Rispetto a costruire la società (uno dei grandi scopi educativi di sempre), le masse non potevanoanche essere istruite per governare; ciò spettava a pochi. SCUOLA DI MASSA='900esca. CHIDEVE SAPERE COSA? Questione di libertà e gestione delle libertà sociali e individuali.Chi sa di più, ha più possibilità(Don Milani)VUOL DIRE: che se so molto, affino una modalità intelligente di leggere la realtà.PERCHÉ: se acquisto capacità di capire ciò che accade, in virtù del fatto che so molte cose in piùguardo in molti modi la stessa cosa = ho più possibilità perché vedo più cose degli altri. Se ho le stesse

Possibilità degli altri, non progetto la mia esistenza oltre. EDUCARE= avere a che fare con QUALE E QUANTO sapere io voglio elargire (governo istituzionale)-> regimi totalitari=educazione come strumento molto potente. Avere libero accesso all'istruzione-> è già un orientamento democratico dell'istruzione e dell'educazione ed è una conquista recente perché dà possibilità. Si ha una visione democratica progressista ed è compito dell'individuo mettere a fronte questa possibilità. L'educazione è qualcosa per cui ne va di grandi questioni, come quella della libertà di accedere e libertà di comprendere (difficilmente coglibile). ALDO GARGANI (GE): CAPIRE È CESSARE DI CAPIRE non è afferrare qualcosa, ma un cambiamento di stato (quando smettiamo di essere dentro l'apprendimento). Quando diciamo HO CAPITO è perché siamo usciti dalla logica.

sequenziale e abbiamo visto da un punto di vista mai considerato prima. L'educazione non esiste senza istruzione. Noi ci educhiamo a una certa rappresentazione del mondo e per farlo concorrono FAMIGLIA, SCUOLA E LINGUAGGIO, cioè quello che filtra dal mio modo di guardare il mondo. Il fatto di capire, quindi cambiare stato, è difficile. Tante volte ci arrendiamo, quando non capiamo: non si può rinunciare a capire perché si affida la propria libertà di sapere a qualcun altro. Rifiutarsi di capire è una resa personale e non è colpa di nessun altro se non nostra. Che ruolo ha la nostra intelligenza? Quello di interpretare. Il dotto è colui che sa, che esibisce il suo sapere, fa del sapere tutta una caratteristica della sua personalità. Il colto, invece, usa il suo sapere per comprendere, quindi non la mostra, ma la archivia e la usa in base alle situazioni. Non sono "ruoli" interscambiabili per la loro.progettualità diversa. Nella mia capacità di stare al mondo è compreso che io diventi qualcosa di più (il modo in cui mi sono educato) del lavoro che svolgo: il lavoro è una componente sociale di adattamento alla propria cultura di appartenenza. COMPONENTE INDIVIDUALE: come gestisco ciò che so, come me la vedo con il mio ambiente di appartenenza. La cultura, intesa in senso ampio, dipende da cosa intendiamo come cultura. Essa ci suggerisce da dove veniamo, dove siamo e dove andremo. La forma che io costruisco per il mio destino, è l'atto di fare cultura. Poco tempo fa la scuola era strutturata e pensata in un certo modo; è cambiata perché frutto di una visione della cultura. Che peso ha avuto la FAMIGLIA, LE MIE ABITUDINI e L'INDOTTRINAMENTO FAMILIARE nella mia vita? Sicuramente importante perché è educazione. Cosa progetto per me e per la mia esistenza? La concezione culturale deriva da un precisoprecise nella storia della cultura. La pedagogia generale si occupa dello studio dei processi educativi e formativi, delle teorie e dei metodi dell'educazione. È una disciplina che si è sviluppata nel corso dei secoli, influenzata da diverse correnti di pensiero e da contesti storici, economici e sociali specifici. Nel corso del XX secolo, si è consolidata l'idea che la scuola debba rispondere ai bisogni futuri della società. Questo ha portato all'istituzione di un sistema scolastico che si è specializzato sempre di più, offrendo diverse opzioni di scuola secondaria e ampliando l'offerta universitaria. Questa scelta è stata influenzata da fattori culturali, storici ed economici dell'epoca, come ad esempio l'evoluzione dell'Unione Europea nel XX secolo. È importante sottolineare che la pedagogia non è la stessa cosa dell'educazione e i due termini non sono sinonimi. La pedagogia si occupa dello studio teorico dei processi educativi, mentre l'educazione è un processo pratico che coinvolge l'interazione tra educatori e educandi. In conclusione, la pedagogia generale ha radici storiche e culturali precise e si occupa dello studio dei processi educativi. La scuola, come istituzione, si è evoluta nel corso del tempo per rispondere ai bisogni futuri della società, influenzata da fattori storici, economici e sociali.

Nell'antica cultura greca: il pedagogo era educatore e precettore (dispregiativo perché legato a funzione moralistica, prevalentemente istruzione e controllo e sviluppo morale della personalità = moralista) oggi non si trova più, ha una precisa connotazione di figura antica al saldo di un padrone benestante che eseguiva l'educazione dei figli maschi (perché l'educazione o istruzione era appannaggio della futura classe dirigente).

INSEGNANTE è diverso da EDUCATORE, l'educatore nei centri sociali, terzo settore, figura differente dall'assistente sociale. Cura e presa in carico della persona in ogni struttura che si occupa di marginalità sociale.

PEDAGOGISTA: studioso dell'educazione.

CONTEMPORANEITÀ: INTRECCI TRA PEDAGOGIA E SCIENZE DELL'EDUCAZIONE. La pedagogia ha una lunga tradizione e l'educazione è il centro dell'attenzione culturale. Oggi ('70 del '900) in Italia nasce un

forte dibattito sullo statuto identitario: trattato per pedagogisti di stabilire dicosa sia oggi. Esito di processo culturale che si sviluppa lungo tutto il '900 in Europa in termini diorizzonti/approcci culturali-->NEOPOSITIVISMO (con questa etichetta si allude a una visione delmondo che coinvolge tutte le scienze, sia dure, sociali e umanistiche.), esso ha una straordinariapresa nel '900, pervasiva nella concezione della cultura. Che influenza ha sulla percezioneculturale? Quali conseguenze ha in pedagogia? Come questa percezione ha rappresentato la realtà?Nasce dal fatto che per avere dignità culturale, è necessario o auspicabile potersi definire comescienza. La pedagogia può dirsi scienza? Cosa fa di una disciplina, una scienza? queste domanderiguardano la pedagogia in quanto tale, ma in Italia ha una peculiarità in più: potente influenza delretaggio idealistico.FIGLI DELL'IDEALISMO GENTILIANO: Giovanni Gentile erariformatore scolastico fascista (scuola come istruzione di massa di base che consentisse a chiunque di leggere, scrivere e contare) polso del senso di riforma della scuola. Prima ha
Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
20 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ag.mininno di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Madrussan Elena.