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Capitolo 2 (pedagogia)

Problema dell'oggetto della Pedagogia scientifica

Il primo passo per individuare l'oggetto della Pedagogia scientifica è quello di sgombrare il campo da impropri oggetti specifici e per fare ciò bisogna chiedersi cosa la pedagogia può fare oggi.

L'educazione deve aiutare a migliorare la qualità della vita dell'individuo. Il centro dell'educazione infatti è il soggetto che è inserito in un contesto sociale, culturale, economico e politico e nel quale l'azione formativa deve produrre cambiamenti significativi; ma per fare ciò deve calarsi nel suo mondo e nel suo vissuto, rispondere ai suoi bisogni e alle sue esigenze. Alla luce di ciò si potrebbe dire che l'oggetto della Pedagogia scientifica sia il processo formativo di cui nel concreto se ne occupano le Regioni, gli enti locali, le scuole e le altre agenzie formative ognuno secondo il suo campo di competenza. Di Pedagogia se

ne occupano operatori di vario titolo e per capire i loro tipidi interventi bisogna definire cosa si intende per educazione istruzione e formazione.

Educazione Istruzione e Formazione

Educazione: dal latino educere = tirare fuori, far uscire. Originariamente indicava l'atto e il processo del far venir fuori da una persona una potenzialità che aveva dentro che altrimenti sarebbe rimasta inespressa. Oggi invece nel senso comune che è il modo abituale di pensare della gente che appartiene alla stessa società, tale significato originario è stato modificato e per educazione si intende "far entrare dentro", insegnare a una persona idee e comportamenti, regole da seguire. È una concezione legata a una nozione ambigua del dare. Fare educazione vuol dire che l'educatore è la persona che deve trasmettere qualcosa a qualcuno che ne è privo e che è bene che abbia per il suo vantaggio e quello degli altri; tuttavia è un

È un dato che non è un dono ma diventa un obbligo sia per chi deve dare l'educazione che per chi la deve ricevere. Questo modo di dare tende a classificare gli uomini in due grandi categorie: i migliori e i peggiori, i "buoni" e i "cattivi", e i buoni che detengono il sapere, legittimano il diritto di potere sui cattivi che invece non ce l'hanno. Questa logica del dare è alla base del concetto stesso di società progredita, avanzata e democratica nella quale viviamo. Alla luce di ciò si può affermare che il significato che oggi ne viene attribuito è inurto con la possibilità di una sua interpretazione in chiave scientifica perché non prende in considerazione l'alterità, ovvero ciò che esce al di fuori di questa logica del dare. Tuttavia, i molteplici significati talvolta anche contraddittori che sono stati attribuiti nel corso del tempo al termine "educazione" sia dai

Linguaggi del senso comune che dagli stessi operatori del settore, rendono più difficile individuare e riconoscere il suo oggetto specifico contribuendo a creare ulteriore confusione attorno alla realtà dell'educazione. Tale logica deviata del concetto del dare si evidenzia anche nel rapporto tra chi educa e chi viene educato che risulta per tanto essere asimmetrico e sbilanciato verso l'educatore. Alcuni hanno cercato di risolvere tale antinomia assorbendola in un ideologia come è successo per una pedagogia di impronta cattolica che ha cercato di livellare il rapporto educatore educando collocandoli nella dimensione del progetto cattolico di uomo.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
2 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia Generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof Orefice Paolo.