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PAZIENTE NEUROLOGICO

La valutazione del paziente neurologico va fatta quando il paziente è calmo (è

importante che non senta dolore, perché oltre a non aiutare nel lavoro

riabilitativo, provoca stress all’animale ed un ritardo nella guarigione) e in un

luogo tranquillo ed il paziente non deve essere sedato.

Una visita neurologica del veterinario alla mano si fa osservando il comportamento

(vispo, aggressivo, apatico o depresso), il comportamento con i proprietari e i

movimenti volontari.

Tremori?

Paretico o paralizzato ? Atassia? (ipometria - ipermetria)

Anamnesi …… Palpazione

Il paziente neurologico potrebbe aver avuto :

• Ernie del disco intervertebrale

• Traumi e fratture della colonna

• Lesioni di nervi periferici

• Mielopatie

• Poliradicoliti

Dunque le lesioni piu’ frequenti sono alla colonna. Le possibili complicazioni a cui

questo tipo di paziente sono soggetti sono : problemi alla vescica, lesioni

cutanee e piaghe da decubito, problemi gastroenterici,

problemi muscolari e articolari legati all’inattività.

I riflessi

• Riflesso miotatico: risposta allo stretch del muscolo

• Riflesso flessorio arto toracico(C6--‐T2) o pelvico(L4--‐ S2)

• Riflesso estensorio crociato

• Riflesso perineale (S1--‐S3 pudendo)

• Riflesso pannicolare (C8--‐T1)

LESIONI ALLA COLONNA

• Motoneurone superiore

• Motoneurone Inferiore

I riflessi aumentano quando la zona del motoneurone inferiore, in particolare

l’intumescenza toraco - lombare non è stata compromessa dal danno.

Presentazione di una scimmia con una lesione a T3-L3, il neuro scienziato ha inserito

un impianto nel cervello, l’impianto è stato collegato ad un neuro trasmettitore

(wireless) che va a baipassare la zona della lesione andando direttamente al MNI e lì

gestisce l’impulso modulato.

Ha messo un ripetitore wireless e un ricevitore che va direttamente nella colonna dove

gestisce l’impulso. Questo per capire che la zona del MNI è integra, quindi

baipassando la lesione si riesce a …. Cambia discorso. Bisogna avere chiaro da dove,

fisicamente, entrano le informazioni e da dove escono. L’informazione entra dalla

radice dorsale (ganglio) ed esce (risposta motoria) dalla radice ventrale.

Nervo sensoriale ganglio radice dorsale. Le informazioni entrano dalle radici

 

dorsali e le efferenze motorie escono dalle radici ventrali. I neuroni non sono tutti

uguali, hanno forme differenti. I neuroni sensitivi, quelli che prendono le informazioni,

sono nel ganglio del soma. Stimoliamo i riflessi per riattivare una funzione che non c’è,

più lo stimoliamo più funziona (è biologico). Per esempio se stimoliamo un bambino ad

2

ascoltare la musica, poi a suonare gli diamo modo di sviluppare nuove connessioni.

Parliamo di stimoli motori. Lo stimolo che facciamo in un animale che ha un disagio, ha

il fine di recuperare la funzione lesa.

Diminuzione effetto inibitorio modulatore

MNS : iper riflessia - spasticità - Ipertono adduttori e estensori – Atrofia tardiva –

Ritardo propriocettivo e atassia.

Perché si ha un iperiflessia? è un riflesso che si manifesta liberamente, senza

inibizione, disinibita.

(lesioni monofocali = in un preciso punto)

Quando arriva un paziente con una lesione in un determinato punto, dobbiamo sapere

cosa si può fare : se abbiamo una lesione al MNS, quindi una spasticità, la dobbiamo

gestire con il massaggio, con il calore, lo stretching, ossia andare ad

allentare/ammorbidire queste tensioni. Lo stretching risulta essere molto inibente della

spasticità, massaggiando si ottiene un ripristino (almeno momentaneamente) della

riduzione della rigidità. Se andiamo a prendere la flessione dell’anca, le articolazioni, i

muscoli posturali (anche i flessori delle dita perché si oppongono alla forza di gravità),

il recupero neurologico è sempre discendente, quindi partiamo dalla parte alta (prima

il controllo del ginocchio poi delle dita).

MNI : paralisi flaccida - Iporiflessia – Ipotono muscolare – atrofia neurogena precoce –

Ritardo assenza propriocettiva.

Tecnica :

cominciamo con la flessione

l’estensione dell’anca,

poi con

l’abduzione. Anche se la

spasticità consente al

cane di stare in piedi,

succede che lasciandoli

liberi, soprattutto

i cuccioli, andranno 3

ad incrociare gli ati posteriori, quindi andranno a cadere. Con lo stretching ed il

massaggio, ammorbidendo gli abduttori, si riesce a fargli fare qualche passo, questo

risulta essere riabilitativo.

Le lesioni sacrali (L3) possono dare un’incontinenza urinaria … ne parleremo più

avanti. Al contrario l’ipertono del muscolo della vescica rimane stretto e non permette

alla vescica di svuotarsi. Normalmente quando la vescica è piena, l’arco riflesso va a

rilassare i muscoli della valvola del troppo pieno.

Da ricordare che una lesione da MNS sulla vescica dà spasticità, viceversa una

lesione da MNI dà flaccidità. Con una palpazione non si riesce a sentire la vescica

perché il muscolo è ipotonico(perde gocce di urina).

A seconda della lesione, si può avere una vescica da motoneurone superiore

MSN o una vescica da motoneurone inferiore MNI. Nel primo caso si ha una

vescica con un buon tono, talora anche esagerato e di ostacolo nello

svuotamento manuale. Nel secondo caso invece si ha una vescica flaccida e

talora di difficile individuazione.

Nelle lesioni da MNS la ritenzione urinaria è dovuta all’interruzione delle

fibre del riflesso detrusore (ariflessia del detrusore), inoltre vi è una

mancanza del controllo inibitorio sullo sfintere uretrale esterno che può

presentare un tono normale (normotono dello sfintere) o aumentato

(ipertono dello sfintere). Per questo motivo può risultare difficile lo

svuotamento manuale della vescica rendendo necessaria la cateterizzazione.

L’accumulo di urina in vescica può portare alla sovradistensione della parete

con rottura delle tight – junctions e dunque il paziente diventa incontinente

per ariflessia. LA PRESENZA DI RITENZIONE URINARIA NELLE FEMMINE

PRESUPPONE UN GRAVE DANNO MIDOLLARE.

Nelle lesioni da MNI si ha la diminuzione o l’assenza di contrazioni del

muscolo detrusore (iporiflessia o ariflessia del detrusore). Inoltre si

verificano atonia e ipotonia dello sfintere uretrale esterno e ciò impedisce la

minzione per via riflessa. La vescica in questo caso tende a dilatarsi ed è

facilmente svuotabile tramite compressione manuale ed inoltre si manifesta

un frequente gocciolio di urina. QUESTA SITUAZIONE SI VERIFICA SPESSO NEI

GATTI IN SEGUITO AD INVESTIMENTI E NEI VANI CON FRATTURE DI VERTEBRE

SACRALI E CONCOMITANTI DEFICIT NEUROLOGICI A CARICO DEGLI ARTI

POSTERIORI.

Come trattare il ritardo e l’assenza propriocettiva?

L’elettrostimolazione potrebbe essere utile, ma a volte in una lesione da MNI potrebbe

non evocare alcuno stimolo perché alcuni pazienti possono essere ariflessici e anche

utilizzando pinze o altro, non si evoca alcun riflesso (magari sentono il dolore, ma non

riescono a contrarre il muscolo). È’ estremamente difficile lavorare su questi cani, però

dobbiamo cercare di capire quali sono gli elementi cardine della riabilitazione

neurologica. Se do uno stimolo sul MNI, anche se non evoca nulla, devo sapere che se

continuo a darlo poco (perché stimola, ma non è troppo che andrebbe a massacrare)

e spesso (è più stimolante), posso comunque dare una progressione nel

miglioramento. Ha senso con l’elettrostimolazione cercare di mettere gli elettrodi nel

punto motore, se si riesce ad evocare anche un piccolo movimento, devo lavorare su

quello, altrimenti posso continuare a lavorare cercando il gruppo muscolare che si

muova. Utilizzare delle palle propriocettive (pinuts) possono essere utili per mettere in

piedi il paziente e per non fargli perdere l’idea di stare in piedi. Quindi stimolarlo anche

dal punto di vista emotivo che con quello fisico viaggiano in parallelo. Quindi è

importante anche il loro benessere psicologico per avere migliori risultati in

tempi più rapidi. Un animale moralmente abbattuto che non collabora, è un

paziente da cui è più difficile ottenere risultati. 4

C1 - C5, abbiamo una lesione da MNS in entrambe le coppie di arti.

C6 - T2 abbiamo una flaccidità negli anteriori e una spasticità nei posteriori.

T3 - L3 abbiamo un anteriore normale e un posteriore patologico spastico.

Poliradiocolopatia e polineuropatia, sono patologie che a volte sono reversibili e

l’apporto della riabilitazione risulta essere strategico nel ridurre il tempo di recupero.

Il motivo per cui la fisioterapia è fondamentale per i pazienti neurologici spiegato dai meccanismi riparativi del

SN. In presenza di lesioni del midollo spinale, il recupero funzionale può avvenire spontaneamente attraverso

due meccanismi :

- Guarigione dei tessuti lesionati in modo reversibile

- Riorganizzazione dei circuiti neuronali illesi (plasticità del tessuto nervoso)

RIFLESSI La martellata stimola delle afferenze, in questo caso il

patellare (vedi foto) entra dal corno dorsale, è monosintattico e esce l’efferenza

che va direttamente al muscolo. Se questo circuito non funziona, è giusto

stimolarlo. 5

Esempio 1 : il nostro vet. referente ci invia un paziente con lesione C1- C2.

Traumatica.

COSA TROVEREMO?

Le instabilità del tratto C1 – C5 sono molto frequenti in particolari razze (dalmata,

doberman) che hanno patologie a carico della stabilità del tratto C1 – C5. I sintomi li

sappiamo, nel particolare abbiamo un’ipometria degli arti anteriori e un’ipermetria

degli arti posteriori. È’ un’insorgenza progressiva che arriva all’incapacità totale di

deambulare. Da poco c’è una chirurgia che risulta essere efficace. È’ un tipo di

paziente in cui la riabilitazione è di tipo conservativo. A differenza di una patologia

toraco - lombare dove prendi un cane non deambulante e lo ridai che corre, in questo

caso vai a ridurre la pendenza della degenerazione, quindi risulta essere demotivante.

Bisogna essere chiari con il proprietario .

Esempio 2 :

Esempio 3 : Gea 4 anni. Lesione traumatica con frattura T9. Assenza dolore

profondo. Stabilizzata tempestivamente con cemento come da TC

Esempio 4 : patologie lombo – sacrali. Spondiloartrosi. 6

Esempio 5 :

Questo è un meningioma a livello di L1, troveremo questo paziente …. Non si capisce

nulla, ma passa subito ad un altro argomento (vedi tabella T3-L3). Le PATOLOGIE<

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A.A. 2017-2018
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SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/08 Clinica medica veterinaria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher consuelo.dantonio081296 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Riabilitazione veterinaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Rasola Michele.