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Ogni lavaggio prevede l'infusione dai 150-200 cc ed è consigliabile non superare questo volume; il numero di lavaggi va da 11-15.

Una volta terminata la lavanda ho ripulito lo stomaco, ma è possibile che non tutto il farmaco sia stato eliminato. Se ho l'antidoto

specifico lo uso, oppure posso usare il carbone o i catartici (purghe). Ci sono dei casi in cui non si può fare: sostanze schiumose,

caustici, sostanze alcaline.

Studi clinici hanno dimostrato che sia il vomito che la lavanda debbano essere fatti entro un'ora dall'ingestione.

Antidoti.

• Paracetamolo: l'antidoto è l'Acetilcisteina.

• organofosforici: sono farmaci che si legano all'acetilcolinesterasi irreversibilmente, l'antidoto è la pralidossina.

• Benzodiazepine: il flumazenil è uno scaccia benzodiazepine.

• Oppioidi: l'antidoto è il naloxone.

Carbone attivato.

Favorisce l'assorbimento. Ha un'ampia superficie che favorisce l'assorbimento del tossico. Sciogliamo 10 cucchiaini in un bicchiere e

si somministra per os. Questo carbone previene l'assorbimento della sostanza, blocca il ricircolo entero-epatico e facilita lo

scorrimento nel tratto gastroneterico. Evita che venga riassorbito e lo porta più facilmente verso l'eliminazione. Ha la sua

massima efficacia quando il rapporto carbone/tossico è di circa 10:1. il risultato è l'eliminazione di circa il 70% del tossico, ma solo

se riesco ad intervenire entro 5 minuti.

Se ho l'antidoto non do il carbone contemporaneamente perchè va ad assorbire tutto contemporaneamente, per cui potrebbe assorbire

anche l'antidoto. Il carbone va dato da solo, generalmente dopo una lavanda gastrica.

Resine a scambio ionico.

Il colestipol o la colestiramina. La colestiramina lega gli acidi biliari. Queste resine son delle bustine in polvere che si sciolgono in

acqua e una volta ingerite si gonfiano. Formano complessi molto grandi che vanno a catturare il tossico. Si gonfiano come se fossero

palloncini. Questo legame è molto lungo. Il rigonfiamento dà anche effetti collaterali come tensione addominale, flatulenza e stipsi.

Questo forte potere assorbente potrebbe impedire l 'assorbimento di altri farmaci somministrati contemporaneamente e questo vale

soprattutto nelle multiterapie. O la diamo un'ora prima di prendere altri farmaci, oppure 4 ore dopo. Questa interazione tra farmaci

permette l'impiego della colestiramina anche nell'intossicazione da digitale.

Purghe.

I catartici osmotici richiamano tanta acqua. Prevengono il riassorbimento e accelerano il transito nel tubo gastro enterico. Non hanno

effetti collaterali particolari. Sono il sorbitolo, il solfato di sodio e il solfato di magnesio. Bisogna fare attenzione: il solfato di

magnesio, se somministrato in eccesso, potrebbe risultare un problema per i pz con insuff renale, invece il solfato di sodio è

pericoloso per il pz con insuff cardiaca.

Aumentare l'eliminazione sistemica.

Non c'è un farmaco che mi fa eliminare di più un tossico. C'è un farmaco che però mi può aiutare. La dopamina a basse dosi va ad

agire su determinati recettori al livello renale e funge da vasodilatatore. In questo senso mi aiuta all'eliminazione. Si usa

nell'intossicazione da barbiturici. Si possono usare anche diuretici dell'ansa. Agiscono diminuendo il gradiente di riassorbimento.

Anche i diuretici osmotici richiamano tanta acqua.

Oppure possiamo giocare sulla ionizzazione dei farmaci, cioè sul grado di dissociazione. Nel caso del fenobarbitale possiamo

alcalinizzare le urine, oppure per le anfetamine vado ad acidificare le urine.

Emodialisi.

Non posso farlo per i farmaci che hanno elevato volume di distribuzione, con scarso legame proteico, idrosolubili.

Emoperfusione.

Si basa su un meccanismo di cromatografia. Facciamo passare il sangue su una cartone che contiene una resina assorbente e trattiene

il tossico. La posso fare per determinate caratteristiche del tossico.

Posso agire sul metabolismo.

Se vado ad indurre il citocromo p450 in teoria la posso fare, ma l'induzione mi altera la sintesi proteica e occorrono settimane. Non la

posso usare in emergenza. Posso sfruttare il metabolismo perchè posso usare due sostanze che competono per l'enzima

metabolizzante. Se c'è un tossico che viene metabolizzato dal citocromo p450 do un farmaco che compete con esse.

Esempi.

L'intossicazione da metanolo-etanolo.

Il metanolo è l'alcol del legno, si trova nei refrigeranti e nei solventi per vernici. Essendo un alcol segue la via dei smaltimento delle

deidrogenasi. Il prodotto finale è l'acido formico che è il prodotto tossico. Causa infiammazione delle cellule della retina che può

portare anche a cecità, acidosi metabolica e depressione dei centri del respiro. L'acidosi metabolica causa respiro di Kussmaul. Il

metanolo ha affinità per l'alcol deidrogenasi che è 1/100 rispetto all'etanolo; che facciamo? Se somministro etanolo si va a legare

all'alcol deidrogenasi, che non smaltisce il metanolo. Oltre all'etanolo bisogna anche procedere ad emodialisi perchè devo rimuovere

metanolo, rimuovere acido formico e corpi chetonici e vado a rimuovere anche l'acido acetico derivante dal metabolismo

dell'etanolo. Dopo che ho fatto la dialisi, posso reinfondere di nuovo l'etanolo.

Dettagli
A.A. 2012-2013
3 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Gabriel_strife di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacologia generale e farmacoterapia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Campus Bio-medico di Roma o del prof Minotti Giorgio.