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Introduzione alla Patologia Vegetale
Patogeni e Patogenesi
- Parassiti: Un organismo o un virus che vive con intima associazione con un altro organismo vivente (ospite) sul quale di norma non inizia a vivere senza diventare un bene o un male (ospite sano)
- Patogeno: Un organismo o un virus che vive in grado di indurre una malattia (sano | malato)
- Facoltativi: Cresce bene anche fuori dall'ospite in una vasta gamma di terreni colt. e non colt.
- Patogenesi: Il completo processo di sviluppo della malattia nell'ospite, dall'infezione iniziale alla comparsa dei sintomi
- Simbiosi (vivere insieme):
- Antagonismo (parassitismo)
- Neutralità (mutualismo)
- Patogenocosi
I Quadri di Malattia (Baldacci, 1948)
Per classificare le malattie oltre al criterio eziologico (es.: virus), esistono anche quelle fisiologiche:
- La reattività. Le malattie sulla base di affinità nella patogenesi e nella sintomatologia
- Epifitiche (ruggini, ernie...)
- Trofiche (virus e funghi autotrofi | angiosperme parassitiche)
- Necrotiche (Brusone del Riso, Colpo di Fuoco Batterico, Anigmatiche)
- Aumoniche (tumore battoreo Carbone Mais)
- Vascolari (Troumaclosi, Grafiosi Olmo)
- Lifiche (marciumi)
- Iponche Retrotiche (carie del legno)
- ... Le malattie dei virus sono le più difficili da individuare...
La Patologia Vegetale
- "Le piante si sono evolute con patogeni e insetti in milioni di anni, non hanno comunque raggiunto una particolare pianta resistente." (T. Kirby, 1942)
- Lo studio di malattie di animali in 'esecuzione'
- Le piante con loro radici...
- Malattie vegetali...
- Epidemia...
Postulati di Koch (1876)
- Prima di tutto definire "agente eziologico di una malattia, un certo microorganismo questo deve essere costantemente associato con la sintomatologia...
- Essere isolato...
- Riprodurre ogni impulso...
- Apparire nei particolari tessuti delle...
I FUNGHI
- I FUNGHI PATOGENI DELLE PIANTE
- CARATTERISTICHE GENERALI
- Sono eucarioti e multinucleati, sono eterotrofi e si riproducono per spore, come i batteri. Formano un'entità vegetativa multinucleata e micelii costituiti da ife che crescono apicalmente.
- FUNGI FITOPATOGENI:
- La maggior parte dei funghi patogeni formano ife costituite da cellule multinucleate contenenti vari setti trasversali che si estendono per varie centinaia di micrometri; un'aggregato di micelii costituisce una massa chiamata micelio.
- L'insieme dei micelii che deriva da un unico propagulo si chiama colonia.
- I funghi sono organismi eucarioti. Ovvero, possiedono un nucleo cellulare che contiene DNA e questi aumentano la variabilità genetica in assenza di riproduzione sessuata.
- CARATTERISTICHE GENERALI
- CARATTERISTICHE CELLULARI DEI FUNGHI
- Parte cellulare: chitinosa.
- Membrane cellulari: come euricari ma con collegamenti cellulari complessi (tranne chitridi).
- Mitocondri: presenti in tutti i eumicota e a setti, a creste tubulari meno comuni.
- LA CRESCITA APICALE
- È la chiave del successo dei funghi sia saprofiti che parassiti. Infatti, l'ottimizzazione della capacità di estensione e producono enzimi extracellulari, per degradare molecole complesse, per la produzione delle necessarie per il metabolismo e la traslocazione dei nutrienti, risultando solo e nient'altro che l'interiorità del ciclo. 3 principali tipologie di formazione di miceli e colonie.
- AGGREGATI MICELIARI
- Il micelio va soggetto a molte trasformazioni e adattamenti che portino più costrutti deni chi orami e strutture con particolar funzioni.
- Cordoni miceliali: aggregati di ife, indifferenziate con variazioni e rispose.
- Il micelio va soggetto a molte trasformazioni e adattamenti che portino più costrutti deni chi orami e strutture con particolar funzioni.
I meccanismi di difesa delle piante
Introduzione
- La maggior parte dei patogeni, nonostante l'ampia repertorio di strategie, cause la malattia in una minoranza di ospiti.
- Si stima che esistano molteplici divergenze meccanicismi nei pattern.
- Interazione ospite-patogeno: resistenza passiva (costitutiva) e attiva (inducibile).
- Pareti impermeabili, tossine, inibitori (fogli, epidermide).
Resistenza
-
Passiva:
- Costitutiva
-
Barriere fisiche:
- Difese chimiche e fisiche (secondo piano difensivo meno rapido).
Passivi
- Barriere fisiche
- Cuticola: barriera insormontabile per alcuni.
- Stomi: la loro distribuzione morbida contribuisce a rendere l'ingresso dei patogeni più o meno facile.
- Pareti cellulari: la tossicologia aumenta in corrispondenza delle patogeni che possono respirare.
- Barriere chimiche
- Titolianine: molte piante tutte le molecole più cicloche rispetto a queste antioticità.
- Difenile: ostacolano la nutrizione del patogeno e stimolano la crescita inibizione delle risposte matematiche.
- Proteine: di difesa costitutiva contro patogeni e fattori.
- Lettine: reagiscono all’esterno, rodinoliche, inducendo maggior o minor resistenza.
- I sistemi di zuccherazione provocati dal sistema del metabolismo primario possono causare:
- Formazione di nuova lignificazione.
- Nuova simbiosi (nelle piante di diverse specie).
- RIP (Plant Weighting Proteins):
- Depurazione inibiscono la nuova ribosomale dell’organismo (4-5 nota).
- Riconosciuto che sono nei sistemi nastri, paraffine e stabili con attività separate propsetica e inibizione.
- Resistenza Attiva
- Quindi: quando inizia l’evento di resistenza (90) stimola la seconda linea di difesa.
- I pochi patogeni che hanno superato la prima linea di difesa, spesso sviluppando adattamenti fisiologici (es. infine: 1; mutare di replica delle piante ventose mezz’anno molti di resistenza).
- Alcuni cambiamenti che avvengono in seguito:
- Svecchiute concretine e sbariarricha.
- Assorbimento con composti fenolici ossidativi.
- Meccanico di chiusura, silicio, tolico.
- Importanza e contenuto pratico:
- Combinate per proteggere e contenere in glicoproteina o globuline (ricche in lignine).
- Funzioni di questi cambiamenti.
- Ruoli enzimatici.
- Aumento in sistema, degli enzimi del proteome.
- Ridotto debilizzazione dei composti, degli ospiti.
- Induzione di deteriore forno (restringino).
* Strategie basate su molte piante comode, che non sono difetti gravi. L'approccio di resistenza strutturata come casi naturali può essere promosso unicamente in casi certi.