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Milton e l'eroe epico

Milton non vuole celebrare l'eroe epico, ma cerca di portare alla luce l'uomo comune (Adamo), padre di tutti e il primo a sbagliare nella storia. Tipiche dello stile di Milton sono le similitudini, in particolare quelle ab extra. La similitudine è una strategia retorica che caratterizza l'opera epica in generale, ma Milton spesso la crea partendo da una già consolidata nella lettura precedente, per poi aggiungervi qualcosa di suo, che sottolinea l'intervento dell'autore.

Nell'introduzione alla seconda edizione dell'opera, con la nota "THE VERSE", Milton spiega la sua scelta di utilizzare il blank verse (verso sciolto), nonostante fosse il verso privilegiato della tragedia, evitando l'uso della rima come affermazione di libertà anche mentale. Questa scelta è vista come il recupero di quell'antica libertà ormai soppressa dalla fastidiosa e moderna schiavitù della rima. Milton sostiene che la rima incanta.

Non è l'aggiunta necessaria o il vero ornamento di un'opera, specialmente le opere lunghe, mal'invenzione di un'epoca barbara, che gli autori innescano sulla materia miseria ed un metro banale, graziata dall'uso di vari autori moderni (rifer. a Dryden), il suo uso è trascinato dall'usanza, ma ancor di più dalla loro impertinenza di esprimere molte cose diversamente, e per la maggior parte anche peggio di come avrebbero potuto esprimerle. La rima non è necessaria, i grandi autori la usano per incuriosire ma non è la rima a rendere di qualità la loro opera, pertanto non è il "jingling", il suono tintinnante delle finali simili, che fa risaltare la bellezza di un'opera (come non sono i gioielli a dettare la bellezza di una donna) ma il tutto risiede nella capacità di scegliere il giusto numero di accenti e sillabe, e nella capacità di variare i diversi stili letterari.

esistenti – solo un lettore volgare necessita di una bellezza truccata. L’abbandono della rima per i lettori volgari può sembrare un difetto nell’opera, ma è piuttosto da considerare un esempio, il primo in inglese, di un’antica libertà recuperata nel poema eroico dalla moderna schiavitù della rima.

Il Paradiso perduto (titolo originale: Paradise Lost), pubblicato nel 1667, è il poema epico in versi sciolti (blank verse), che racconta l'episodio biblico della caduta dell'uomo: la tentazione di Adamo ed Eva ad opera di Satana e la loro cacciata dal giardino dell'Eden.

Fu pubblicato per la prima volta nel 1667, in dieci libri; seguì una seconda edizione, del 1674, divisa questa volta in 12 libri (in imitazione della suddivisione dell'Eneide di Virgilio) con delle piccole revisioni nel testo e l'aggiunta di una nota sulla versificazione (the verse).

Il poema tratta il racconto ebraico-cristiano-islamico della

cadutadell'uomo: la tentazione di Adamo ed Eva da parte di Lucifero, e la loro cacciata dal Giardino dell'Eden. Il fine di Milton, espresso nel primo libro, è "svelare all'uomo la Provvidenza eterna" (I, 26) espiegare il conflitto tra tale Provvidenza eterna e il libero arbitrio.

Il personaggio principale del poema è Satana, l'Angelo caduto. Milton rappresenta Satana come un essere ambizioso e orgoglioso che sfida Dio Onnipotente, suo tirannico creatore, e muove guerra contro il paradiso, per esser poi sconfitto e fatto precipitare in terra.

-William Blake (1757-1827), grande ammiratore di Milton e illustratore del poema epico, disse di lui che "era un vero poeta, stava dalla parte del diavolo senza saperlo"

John Milton lavorò per Oliver Cromwell, e così scrisse di prima mano per il Commonwealth inglese. Si potrebbe sostenere che la fallimentare ribellione puritana e il ristabilirsi della monarchia gli fece esplorare le sue

Perdite all'interno del Paradiso Perduto. Alcuni critici affermano che egli simpatizzò per Satana nella sua opera, in quanto entrambi hanno sperimentato un ideale fallito. La storia è innovativa nei suoi tentativi di riconciliare la tradizione pagana e quella cristiana: Milton trovava la teologia cristiana insufficiente, pertanto prova a inglobare nella storia paganesimo, cristianità e classici greci: egli ammirava molto i classici, ma intendeva, con la sua opera, andare oltre ad essi. Egli prese ispirazione probabilmente da Blossio Emilio Draconzio il quale, nel primo libro (a posteriori denominato Hexaemeron) del suo Delaudibus dei descrisse il Paradiso terrestre.

Il poema affronta diverse ardue questioni teologiche, tra cui il fato, la predestinazione e la Trinità. Milton, in quanto seguace dell'arianesimo, non credeva nella Trinità, bensì solo nei distinti Padre e Figlio. Ci presenta un Padre che è buono, ma anche irascibile e sarcastico,

ed un Figlio generoso e ottimista. Il Figlio riveste il ruolo di lato buono del Padre. La storia è suddivisa in 12 libri (TIPICO DELL’EPICA CLASSICA ,Iliade, Odissea, Eneide) , contro i 24 dei poemi omerici dell'Iliade edell'Odissea. Il libro più lungo è il IX, con 1189 versi, mentre il più breve, il VII, conta 640 versi. Ciascun libro è preceduto da un sommario, intitolato 'Argument' (l'Argomento).-Il poema, seguendo la tradizione epica, inizia in medias res ("in the midst of things") secondo Orazio, poeta latino, il poema epicodoveva iniziare nello sviluppo dell'azione espressione di Orazio siriferisce allo stile epico di Omero, la cui arte narrativa fa cominciare il racconto ad avvenimenti già in corso, a differenza di altri poetiche iniziano ab ovo, ed è usata infatti per indicare che una narrazione entra direttamente nel vivo della vicenda, nel mezzo dell'azione, senza alcun

preambolo.- L'opera di Milton narra due vicende: quella di Satana e quella diAdamo ed Eva

  1. La vicenda di Satana (o Lucifero) rende omaggio agli antichi poemi epici di argomento guerresco. Inizia dopo che Lucifero e gli altri angeli ribelli sono stati sconfitti e scaraventati da Dio nell'Inferno. Nel "Pandemonio" (nel primo libro dell'opera compare per la prima volta il termine Pandæmonio, coniato da Milton per identificare la capitale dell'inferno, il palazzo edificato da Satana) - Lucifero deve impiegare le sue abilità retoriche per far ordine tra i suoi seguaci; è affiancato dai suoi fedeli tenenti: Mammona e Belzebù. Alla fine della discussione, Satana si offre volontario per avvelenare la Terra, appena creata. Affronta da solo i pericoli dell'Abisso in un modo che ricorda molto quello di Ulisse e di Enea dopo i loro viaggi nelle regioni dell'Oltretomba.

  2. L'altra vicenda è fondamentalmente diversa, una nuova sorta

diepica: quella "domestica". Adamo ed Eva vengono presentati per la prima volta, nella letteratura cristiana, come dotati di attività anche prima di essere macchiati dal peccato: essi hanno passioni, personalità e sesso. Satana tenta Eva con successo, approfittando della sua vanità e ingannandola con la sua dialettica; Adamo, vedendo che Eva ha peccato, commette coscientemente il medesimo errore, mangiando anche lui il frutto proibito. In tal maniera, Milton ritrae Adamo come un personaggio eroico, ma anche come un peccatore ancor più grande di Eva. Dopo aver compiuto il peccato originale, essi hanno ancora caratteristiche sessuali, ma ora con una nuova sorta di sensualità che prima non possedevano. Dopo aver preso coscienza del loro errore, ossia di aver consumato il frutto dell'Albero della conoscenza, Adamo ed Eva iniziano a lottare. Ad ogni modo, le suppliche di Eva ad Adamo fanno sì che i due si riconcilino. Adamo intraprende un

Viaggio visionario con un angelo, nel quale è testimone degli errori dell'uomo e del Diluvio universale, ed è incommensurabilmente rattristato dal peccato che hanno commesso attraverso l'assunzione del frutto. Ad ogni modo, gli viene anche mostrata la speranza, e cioè la possibilità di redenzione, attraverso la visione di Gesù Cristo. Essi, successivamente, vengono banditi dall'Eden, e un angelo aggiunge che qualcuno potrà trovare "un paradiso dentro di sé". Adamo ed Eva, ora, hanno un rapporto più distante con Dio, il quale è onnipresente ma invisibile, a differenza del tangibile Padre nel Giardino dell'Eden.

Personaggi principali

Satana

Satana è rappresentato come l'elemento di ammirazione della storia, da imitare e celebrare come un vero eroe epico. Lotta duramente per vincere i suoi stessi dubbi e le sue stesse debolezze, e porta a compimento il suo obiettivo, ossia corrompere la specie umana.

Satana è considerato il più interessante e avvincente dei personaggi del Paradiso Perduto, principalmente per la sua complessità e la sua astuzia. Secondo un'altra corrente d'opinione, il ruolo di Satana eroe riprenderebbe il valore offeso di Achille, le astuzie e la scaltrezza di Ulisse e infine il viaggio di Enea alla ricerca di una nuova patria. Altri asseriscono che Milton utilizza Satana come personificazione dello spirito della Rivoluzione inglese e rappresentazione dell'onore e dell'indipendenza della nazione, fatti valere a dispetto di un governo imbelle, debole, incapace. Tutte queste visioni di Satana vengono spiegate approfonditamente in The Satanic Epic, di Neil Forsyth. Inizialmente conosciuto come Lucifero, Satana era un orgoglioso angelo che non si considerava uguale agli altri. Il giorno in cui Dio nominò il Figlio suo successore al potere, Lucifero si ribella a causa della propria invidia, prendendo con sé un terzo.menti egoistiche. Eva, invece, è la compagna di Adamo, creata da una sua costola. È descritta come bella e affascinante, ma anche vulnerabile e facilmente influenzabile. La sua curiosità e il desiderio di conoscenza la portano a disobbedire a Dio e a mangiare il frutto proibito dell'albero della conoscenza del bene e del male. Caino e Abele-Caino è il primogenito di Adamo ed Eva, mentre Abele è il suo fratello minore. Caino è un agricoltore, mentre Abele è un pastore. I due fratelli offrono sacrifici a Dio, ma solo quello di Abele viene accettato, mentre quello di Caino viene respinto. Questo crea in Caino un profondo senso di invidia e rabbia, che lo porta a uccidere il fratello. Noè-Noè è un uomo giusto e retto agli occhi di Dio. Gli viene ordinato di costruire un'arca per salvare se stesso, la sua famiglia e un paio di ogni specie animale durante il diluvio universale. Noè obbedisce fedelmente a Dio e viene salvato insieme a tutti gli esseri viventi sull'arca. Abraamo-Abraamo è chiamato da Dio a lasciare la sua terra natale e a dirigersi verso una terra che Dio gli mostrerà. Abraamo è un uomo di grande fede e obbedienza, e Dio fa una promessa ad Abraamo che la sua discendenza sarà numerosa come le stelle del cielo. Abraamo diventa il padre di molti popoli e il fondatore della religione ebraica. Mosè-Mosè è scelto da Dio per liberare il popolo ebraico dalla schiavitù in Egitto. Mosè guida il popolo attraverso il deserto per 40 anni, riceve le tavole dei Dieci Comandamenti sul Monte Sinai e li consegna al popolo. Mosè è un profeta e un leader carismatico, ma anche un uomo con i suoi difetti e debolezze. Questi sono solo alcuni dei personaggi biblici che hanno un ruolo significativo nella storia dell'umanità secondo la tradizione religiosa. La Bibbia è un testo ricco di insegnamenti morali, spirituali e culturali, che continua ad influenzare la vita di milioni di persone in tutto il mondo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
10 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher frannx di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Cultura e letteratura inglese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Ruggiero Alessandra.