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La Tassa
La tassa è un tributo dovuto in cambio dell'emanazione di un provvedimento (es. concessioni governative) o di un pubblico servizio (es. tassa sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti). In altre parole la tassa rappresenta ciò che il singolo individuo deve versare per l'utilità che gli viene arrecata in relazione allo svolgimento di un'attività dello Stato o di altro ente pubblico o dall'erogazione di un servizio pubblico. Si tratta di prestazioni divisibili ossia possono essere fornite ad un singolo soggetto. Quanto detto ci permette di distinguere la tassa dall'imposta in quanto la prima trova applicazione quando vi è una prestazione dell'ente pubblico a fronte di un pagamento in danaro, mentre la seconda è un'obbligazione che prescinde dall'utilizzo che verrà fatto del prelievo operato.
Il Contributo
Il contributo è considerato da alcuni studiosi un particolare tipo di tributo.
dovute dal soggetto che trae una specifica utilità dalla realizzazione di un'opera pubblica. Il contributo di urbanizzazione, il contributo di bonifica sono esempi di contributi. PREZZO PUBBLICO Il prezzo pubblico si applica quando lo Stato produce o eroga il servizio in regime di monopolio. È un prezzo pubblico il biglietto dell'autobus. Il prezzo pubblico consente di realizzare un ricavo globale pari al costo totale di produzione ma la distribuzione del costo stesso fra i contribuenti avviene applicando criteri sociali; si pensi, ad esempio, ai diversi prezzi dei biglietti ferroviari distinti per classi. Il prezzo pubblico si applica quando lo Stato produce o eroga il servizio in regime di monopolio. LEZIONE 17 10) Gli effetti prodotti dalle imposte L'analisi degli effetti delle imposte costituisce un tema centrale di politica economica sia con riguardo alle conseguenze prodotte sui prezzi e sulle remunerazioni sia con riguardo alle efficienze o alle distorsioni.chene conseguono. Alcuni autori ritengono che anche le imposte più gravose producano effetti immediati positivi in quanto spingerebbero i contribuenti a produrre di più per eliminare o ridurre la diminuzione dei loro redditi, altri autori, invece, ritengono che le imposte, specialmente se troppo onerose, siano un freno all'attività produttiva, costoro sostengono che le imposte gravose favoriscano l'evasione fiscale, l'esportazione di capitali in paesi con un regime fiscale meno oneroso e l'emigrazione.
Possiamo parlare anche di effetti delle imposte sul reddito in quanto riducono il potere di acquisto dei contribuenti che saranno costretti nel ridurre i loro consumi. Ci sono anche effetti di sostituzione in quanto beni su cui sono applicate imposte più gravose saranno sostituiti nella produzione e nel consumo da quelli sottoposti ad un peso tributario inferiore.
LEZIONE 1815) La traslazione delle imposte nel monopolio con i grafici
è un’imposta di ammontare fisso ossia che prescinde dal profitto e dalla quantità venduta, l’imprenditore potrà traslare l’imposta aumentando il prezzo di vendita ma diminuendo la quantità vendutasi ridurrà il profitto e avremo quindi l’allontanamento dal punto di Cournot. Se ne deduce che un’imposta fissa non può essere traslata. Nel grafico indichiamo sull’asse delle ascisse l’offerta e sull’asse delle ordinate i costi e i ricavi totali. Per effetto dell'imposta la curva dei costi si sposta in alto da C diventa C1. Introdotta l’imposta l’impresa monopolista potrebbe traslarla aumentando il prezzo di vendita che provocherebbe la diminuzione della quantità venduta. E’ evidente che spostando a sinistra il punto A vi sarà una diminuzione del segmento EF che rappresenta il profitto del monopolista dopo l’introduzione dell’imposta. Non è interesse del
Il monopolista preferisce spostarsi dal punto E (punto di Cournot) perché ciò comporterebbe una riduzione del profitto. Al monopolista conviene pagare l'imposta.
Per definizione, in un regime di mercato in concorrenza perfetta, vi è un gran numero di imprese e ciascuna, singolarmente, a causa della limitatezza della propria offerta rispetto a quella generale, non è in grado di modificare il prezzo. Il prezzo, quindi, è un dato di fatto e l'impresa potrà realizzare il massimo profitto se il prezzo è uguale al costo marginale.
La traslazione si verifica se l'imprenditore può aumentare il prezzo di vendita dei beni o dei servizi che sono colpiti dall'imposta. È necessario anche che l'imposta sia speciale, ossia colpisca un solo settore produttivo. Si può affermare che in un mercato in regime di concorrenza perfetta abbiamo la traslazione dell'imposta speciale.
L'entità della traslazione dipende dall'elasticità della domanda e dalla trasferibilità dei capitali. Per elasticità della domanda si intende il rapporto fra la variazione percentuale della quantità domandata e la variazione percentuale del prezzo, la traslazione dell'imposta sarà tanto più alta quanto più la domanda è rigida e quindi poco sensibile alle variazioni di prezzo.
Nel grafico dove sull'asse delle ascisse è riportata l'offerta e sull'asse delle ordinate il prezzo. Se una domanda è assolutamente rigida e quindi non muta per effetto dell'imposta, il tributo sarà interamente trasferito a carico del consumatore. Se, invece, la domanda è estremamente elastica e quindi si riduce notevolmente con l'aumento, anche minimo, del prezzo, l'imposta non si trasferisce al consumatore.
17) La traslazione delle imposte nell'oligopolio e nella
acquistare meno prodotti. Pertanto, le imprese potrebbero decidere di assorbire l'imposta riducendo i propri profitti anziché aumentare il prezzo finale del prodotto. 2) il prezzo è determinato dal mercato e le imprese non hanno il potere di influenzarlo. In questo caso, l'imposta viene trasferita direttamente ai consumatori attraverso un aumento del prezzo finale del prodotto. 3) il prezzo è determinato da una combinazione di strategie delle imprese e dinamiche di mercato. In questo caso, l'imposta potrebbe essere trasferita in parte ai consumatori attraverso un aumento del prezzo finale del prodotto e in parte assorbita dalle imprese riducendo i propri profitti. La concorrenza monopolistica, invece, si verifica quando ci sono molte imprese che producono beni o servizi simili ma differenziati tra loro. In questo tipo di mercato, le imprese hanno un certo grado di potere di mercato e possono influenzare il prezzo dei propri prodotti. Tuttavia, a differenza del monopolio, non hanno il controllo completo sul mercato. In conclusione, la traslazione dell'imposta nella concorrenza monopolistica e nell'oligopolio può variare a seconda delle dinamiche di mercato e delle strategie delle imprese. Non esiste una regola fissa e universale per determinare come l'imposta viene trasferita ai consumatori.acquistare il bene dalle imprese che non hanno aumentato il prezzo; se lo stesso ragionamento è fatto da ciascuna impresa, l'onere dell'imposta sarà sostenuto dalle imprese stesse.
2) il prezzo è determinato da accordi fra le imprese: l'imposta potrà essere trasferita sui consumatori attraverso l'aumento del prezzo.
3) il prezzo è determinato in base al criterio del mark up: l'imposta è considerata un costo aggiuntivo dalle imprese per cui sarà trasferita interamente sui consumatori.
LEZIONE 19
6) Elisione ed erosione fiscale
Fra gli effetti prodotti dalle imposte vi sono anche l'elisione e l'erosione.
L'Elisione può definirsi quel comportamento del contribuente che intensifica la propria attività cosìché riesce a fa fronte all'obbligazione tributaria cercando di conseguire un maggior reddito per ridurre o eliminare gli effetti impositivi.
L'Erosione è una
Diminuzione dell'imponibile e dei tributi dovuti attraverso l'utilizzo di strumenti previsti dalle stesse norme tributarie.
07) Evasione ed elusione fiscale
L'Evasione fiscale è costituita da tutti quei comportamenti illeciti finalizzati a ridurre o a eliminare completamente il prelievo fiscale attraverso la violazione di specifiche disposizioni di legge di natura tributaria. I modi in cui può realizzarsi sono i più diversi: vi può essere occultamento dell'attività o dell'imponibile, indicazione di costi in misura superiore rispetto a quella reale, corruzione.
Lo studio dell'evasione si fonda su due principi fondamentali:
- Il contribuente vuole massimizzare le sue utilità;
- le scelte si svolgono in condizioni di incertezza.
Il contribuente eseguirà le sue scelte tenendo conto del reddito netto senza violazione delle norme antievasione, del reddito con evasione accertata, del reddito con evasione non accertata.
accertata e della possibilità di essere scoperto in caso di evasione. Egli deve essere in grado di valutare le conseguenze dei diversi eventi possibili in relazione al fatto che subisca un accertamento da parte delle autorità e di valutare le probabilità che tale evento si verifichi realmente. La scelta del contribuente dipende dal suo grado di accettazione del rischio di ricevere un accertamento. Accade nella realtà italiana che sono in genere le piccole e medie imprese a consentire ai propri dipendenti di evadere con il lavoro nero o con il pagamento in nero degli straordinari;
L'Elusione fiscale consiste nel comportamento del contribuente che evita il pagamento di tributi adottando comportamenti che non costituiscono violazione della legge per cui non incorre in alcuna sanzione da parte dell'Autorità. L'elemento caratterizzante l'elusione è l'aggiramento della fattispecie impositiva impedendo il sorgere
dell'obbligazione tributaria con il conseguimento di un vantaggio fiscale;
La norma elusiva di più ampia portata è costituita dall'art. 37 bis del DPR 600/73 che ha sancito l'inopponibilità all'amministrazione finanziaria di atti, fatti e negozi, privi di valide ragioni economiche, che siano diretti ad aggirare obblighi e divieti per ottenere riduzioni di imposta o rimborsi altrimenti in debito.
L'elusione fiscale assume rilievo, quindi, quando si verifichino congiuntamente le seguenti tre condizioni:
- la realizzazione di un'operazione priva di valide ragioni economiche nel senso che l'attività è stata posta in essere solo per conseguire un risparmio di imposta senza alcun apprezzabile risultato in termini di business;
- l'aggiramento di un obbligo o divieto per cui l'operazione è "diretta ad aggirare obblighi o divieti previsti dall'ordinamento tributario" per evitare