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Lezione 00501

Il principio di tassatività riguarda:

  1. Il momento di formazione della norma penale.
  2. Il momento di interpretazione della norma penale.
  3. La politica criminale e le valutazioni attinenti all'incriminazione di un determinato fatto.
  4. L'informazione del cittadino circa i fatti penalmente rilevanti.

02. L'articolo 27 comma 1 della Costituzione sancisce che:

  • La responsabilità penale è personale, salvo casi di responsabilità di gruppo espressamente previsti dal legislatore.
  • Nessuno può essere punito per un fatto che non sia preveduto dalla legge come reato.
  • La responsabilità penale è personale, salvo eccezionali casi di responsabilità per fatto altruio espressamente previsti dalla legge.
  • La responsabilità penale è personale.

03. Le fonti comunitarie in materia penale:

  • In forza dell'articolo 10 della Costituzione sono efficaci anche per il diritto interno.
  • Sono valide solo se
accompagnate da un atto di recepimento del Governo. Non hanno alcuna validità in tale materia in quanto essa è riservata esclusivamente allo Stato. Non possono esplicare alcun effetto se non vengono recepite dal legislatore interno. 04. La norma penale ha ad oggetto: - l'inosservanza di una determinata norma giuridica. - La punizione dei fatti socialmente pericolosi. - la tutela di un valore di interesse pubblico. - qualsiasi atto o fatto che il legislatore ritiene meritevole di punizione. 05. Le norme penali incriminatrici sono di stretta interpretazione e quindi: - si può comunque ricorrere all'analogia. - non vi è spazio per interpretazioni analogiche. - si può comunque ricorrere all'analogia nei casi espressamente previsti dalla legge. - si può ricorrere all'analogia solo in casi eccezionali. 06. In ossequio al principio di tassatività il giudice: - deve verificare che il fatto astratto previsto dalla norma incriminatrice siasimile a quello concretamente realizzato. Deve verificare che il fatto astratto previsto dalla norma incriminatrice sia identico al fatto concretamente realizzato. Deve verificare che il fatto astratto previsto dalla norma incriminatrice non sia identico a quello concretamente realizzato. Deve verificare che il fatto astratto previsto dalla norma incriminatrice sia quasi identico a quello concretamente realizzato. 07. Il principio di determinatezza si ricava dall'articolo 40 c.p. in materia di nesso causale. Si ricava dalla disposizione dell'articolo 42 c.p. quando parla del dolo. Si ricava dall'articolo 47 c.p. in materia di errore. Si ricava dall'articolo 1 c.p. nella parte in cui afferma che parla di "fatto espressamente preveduto dalla legge come reato". 08. Il principio di determinatezza costituisce un corollario del principio di legalità che deve vincolare il giudice al rispetto della norma scritta dal legislatore. In quanto chiede che sia

La legge o i regolamenti a disciplinare la materia penale. Poiché chiede che la legge nel prevedere un reato deve descrivere un fatto storico suscettibile di accadimento esteriore, in quanto chiede al legislatore di disciplinare in modo certo i fatti e al Governo le pene per essi previste. Il principio di determinatezza si rivolge ai cittadini, i quali devono conoscere e rispettare la legge penale, al legislatore, il quale nel legiferare in materia penale deve disciplinare dei fatti concreti di verificazione esterna e non meri propositi, al giudice, il quale nel rispetto di tale principio deve evitare interpretazioni analogiche, alla dottrina, la quale deve utilizzare tale principio nell'elaborazione delle categorie penali.

Lezione 00601. L'analogia in bonam parte in materia penale: è ammessa solo con riferimento alle norme permissive che vanno a favore del reo, è sempre ammesso, è ammessa solo con riferimento alle norme

incriminatrici.o è sempre vietata.o02. Il nostro codice penale aderisce:ad una concezione mista del reato.o alla concezione formale del reato.o ad una concezione del reato legata alla pericolosità sociale dell'autore.o alla concezione sostanziale del reato.o03. In diritto penale, con riferimento alle norme incriminatrici, l'analogia:è ammessa.o è ammessa solo se il giudice deve espletare una interpretazione favorevole per il reo.o è vietata, salvo i casi diversamente stabiliti dalla legge.o è sempre vietata.o04. L'utilizzo dei decreti legge in materia penale:può essere consentito in particolari casi di urgenza.o è consentito nella misura in cui ricorrano gli estremi dell'urgenza di cui all'articolo 77 cost. e gli stessi perdono efficacia quando non vengono convertiti in legge.è vietato in quanto tale materia è riservata esclusivamente al Parlamento.o può essere consentito nella

che sia il Parlamento che le Regioni possono legiferare in materia penale, ma con limiti e condizioni stabiliti dalla Costituzione.applicazione solo in casi eccezionali di volta in volta stabiliti dal giudice. o essa può trovare applicazione in casi eccezionali non codificati dal legislatore negli articoli dal 50 al 54o c.p. essa può trovare applicazione solo se espressamente prevista dal legislatore. o essa non può trovare applicazione in nessun caso.L'applicazione delle norme penali che vanno a favore del reo è consentita, ma non è consentita l'applicazione delle norme incriminatrici in modo arbitrario, in violazione del principio della certezza del diritto. L'irretroattività in materia penale è esclusa per reati particolarmente gravi come l'omicidio, la violenza sessuale, la rapina, ecc. Questo principio riguarda la possibilità di punire penalmente anche fatti che precedentemente non erano previsti come reati dalla legge. Non rappresenta un principio costituzionale e può essere derogato dal legislatore ordinario. Rappresenta un principio corollario di quello di legalità, in quanto garantisce che il reo possa essere punito da una legge penale solo per fatti successivi. Ai sensi dell'articolo 14 prel., in materia penale l'analogia è vietata.deve essere un interesse sociale rilevante.o può essere un interesse individuale.o può essere un interesse collettivo.o può essere un interesse economico.o può essere un interesse morale.reato diverso solo se lo stesso è voluto.che in caso di concorso anomalo di persone il compartecipe risponde del reato diverso solo se lo stesso è voluto e previsto dalla legge.che in caso di concorso anomalo di persone il compartecipe risponde del reato diverso solo se lo stesso è voluto e previsto dalla legge, ma non se è commesso da un terzo.che in caso di concorso anomalo di persone il compartecipe risponde del reato diverso solo se lo stesso è voluto e previsto dalla legge, ma non se è commesso da un terzo e non è previsto dalla legge.reato diverso non voluto, ma la sua pena è attenuata. Ai fini della responsabilità penale è sufficiente il mero nesso causale tra fatto e autore. O ai fini della responsabilità penale non è sufficiente il mero nesso causale tra fatto e autore ma occorre anche un legame di natura psichica tra la condotta e le sue conseguenze. 02. L'articolo 27 comma 1 cost. sancisce che: si è puniti solo in forza di una legge entrata in vigore prima del fatto commesso. O la responsabilità penale è personale. O la responsabilità penale è personale salvo casi di responsabilità di gruppo espressamente previsti dal legislatore. Nessuno può essere punito per un fatto che non sia espressamente preveduto dalla legge come reato. 03. La responsabilità oggettiva è una delle f
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Scienze giuridiche IUS/17 Diritto penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Fra.G90 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto penale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Bozheku Ersi.
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