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SCENA I: come se Iago pensasse ad alta voce.
“Come farò a colpirli?” Un altro esempio in atto 2 scena I. Ci sono Desdemona e Cassio: Cassio è stato sospeso per quella rissa che vi era stata e Iago ha persuaso Cassio a rivolgersi a Desdemona. Sicuramente Othello non saprà dire di no a Desdemona. Iago e Othello si stanno avvicinando. Iago liscorge per primo. Othello non vede bene. Iago li vede e vede che cosa stanno facendo e pronuncia, non sentito da Othello, una battuta (vedi battuta). Cosa dice Iago? Sta proprio facendo una telecronaca di quello che vede. “Le prende la mano, molto bene, parla a bassa voce, questo già mi basta.” Il suo piano funziona almeno fino a questo punto. Poi interviene l’improvvisazione. In base a quella scenetta, già come se fosse una scena nella scena. Iago vede la scena, improvvisa, dice: “con questa piccola ragnatela, questi pochi elementi mi basteranno a irretirti, a catturarti.”
parentesialtri due passi, altri due momenti di "improvvisazione del potere" da parte di Iago.
Da questo momento, inizia una scena lunghissima nella quale succede tutto: la scena è come se fosse teatro nel teatro. Lo spazio di una lunga scena contiene quel progresso di Othello da eroe romantico alla rovina: uomo che è impazzito per gelosia.
Iago lavora a tu per tu con Othello. Si avvicinano Iago e Othello ma non sono ancora con Desdemona. Primo scambio tra Iago e Othello: cosa dice a Othello per farlo ingelosire? Non dice proprio niente, non è mai esplicito, lui allude, fa intendere, lascia l'immaginazione libera dell'altro, è abile a dare quella traccia linguistica per fare insospettire Othello. Othello, allertato, dirige quell "Ha, I like not that" verso Desdemona e Cassio. Sta già intuendo quello che Iago voleva che lui intuisse. Quando chiede se è Cassio, lui risponde proprio il contrario: "sicuramente".
non è lui, non posso pensare che lui a vederti se ne sia scappato in quella maniera così colpevole, furtiva.” Ha fatto fare tutto a Othello, ha insinuato un dubbio in Othello. Ha dato a Othello modo di preoccuparsi di quelle cose là.
Desdemona: “Ma come? Qui stiamo parlando di Michael Cassio?” Vv-70-74: Michael Cassio è intimo di Othello. “Quello che ti ha accompagnato quando venivi a corteggiarmi. Non ti posso negare nulla, perdoniamolo.” V.90: momenti di conoscenza inconsapevole da parte di Othello. La battuta anticipa il futuro: Othello non sa che quando non amerà più Desdemona, sarà il caos però l'ha detto. “Excellent wretch”: “wretch” così come “demerits”: riferito alle donne in questa epoca ma ha dentro una connotazione negativa, allo stesso tempo termine che viene usato quasi come vezzeggiativo nei confronti della donna. Il “wretch” è
anche una donna rovinata. Desdemona presto sarà proprio questo. Con quel "wretch". Dopo, Iago, al v99, ha chiesto a Othello: "ma è vero che Cassio ti accompagnava quando andavi a corteggiare Desdemona?" Othello conferma. Scambio ci fa vedere come lavora Iago: si fa eco delle battute di Othello. In questo suo tramare senza fare e senza dire niente, fa domande: "ah non lo sapevo", "ah ho una curiosità"... e poi comincia a ripetere le parole di Othello. Othello ripete "indeed", e poi subito Othello gli chiede: "ma perché vedi qualcosa in questa cosa che lui conoscesse Desdemona e facesse da messaggero? Non è onesto?" Iago ripete. Comincia quello scambio di battute con Iago che fa da eco a Othello; in questo fare da eco con "honest" e poi "think" più avanti, "think" si utilizza con sensi diversi, significati particolari. "Think" èIl verbo della soggettività: "penso che...": questa è solo la mia opinione, non c'è nessuna verità. È anche il verbo di chi dà un'opinione. Ritengo con cognizione di causa. Questi significati si alterneranno nel verbo 'think'. Questo scambio ha inizio già quando Iago ripete: "think my lord". In quella battuta Othello si è spazientito: "basta, non fai altro che ripetermi!". Subito qui Othello dice la verità ma ancora inconsapevolmente: "Mi fai da eco come se ci fosse un mostro nei tuoi pensieri troppo orrendo per essere mostrato." Othello sta pensando, quando parla di mostruosità, a qualcosa che intercorre tra Cassio e Desdemona. Tuttavia, nella mente di Iago, un mostro c'è ed è il piano che Iago sta tramando. Un mostro c'è solo che non è quello verso cui si sta dirigendo Othello. Othello dice la verità inconsapevolmente.
Poitroveremo dei momenti in cui Iago dice la verità consapevolmente ma sa che Othellonon riuscirà a comprenderla. La sua abilità di dire la verità senza che questa vengacolta. Parla di “horrible concept”. Othello gli chiede di mostrare il suo pensiero. Fino alv 135, c’è quello scambio nel quale ricorrono “thought”, “think” e “thinkings”. Il vero“think” del pensare ha più significati fino ad arrivare al v 134 dove Othello parla di:“thy thinkings”. Qui Othello è proprio arrabbiato: con tutti questi tuoi pensieri,vediamo di farne qualcosa. Per disprezzare anche un po’ quel linguaggio di Iago, luiparla di “thy thinkings”: “tutti questi tuoi ragionamenti”. E invita di nuovo Iago arivelare quei suoi pensieri. Iago replica, v 136: battuta di Iago è la seconda metà di unverso. Altro momento in cui Iago dice la verità:
Il testo formattato con tag html sarebbe il seguente:“ah no, è vero che vi devo rispetto, che ho dei doveri ma non sono obbligati a quell’atto dal quale sono esenti anche gli schiavi.”
Gli schiavi non devono pronunciare i propri pensieri.
“Io dovrei rivelare i miei pensieri, e se i miei pensieri sono vili, sono falsi? Dobbiamo sempre considerare che in qualsiasi persona alberga qualcosa di malvagio.”
Utilizza quell’immagine del “palace”, essere umano come “palace”.
”Dov’è quel palazzo in cui non ci siano anche cose negative?”
Due modi di dire la verità da parte dei due personaggi.
Osserva tutte le volte in cui si parla di reputazione!!!
Per Othello, in quanto personaggio pubblico, la reputazione è importantissima.
Iago, che è solo linguaggio, mostrerà opinioni diverse a seconda dei personaggi con cui sta parlando, sulla reputazione.
Parlerà di reputazione con Cassio e con Othello.
Iago non ha opinioni, dice solo quello che...
Gli serve ai fini della realizzazione del suo piano. Si perde il filo del discorso, è fatto con intenzione. Iago dice cose con frasi convolute, barocche, parte da una principale ma prima di arrivare alla cosa, mette in mezzo una serie di proposizioni subordinate tra "vi supplico" e quello che regge. Anche nelle subordinate, dice la verità con intenzione ma Othello non coglie. "Anche se io forse sono maligno in quello che mi vado immaginando, anche se posso essere a volte maligno e poi come io confesso che è effettivamente il mio guaio, una mia caratteristica negativa, è il mio morbo andare a investigare, a spiare abusi (questo è un mio vizio non seguirmi)." Quindi Othello pensa che c'è un abuso che Iago ha colto. Parla proprio di una gelosia; anche qui dice la verità: "e spesso la mia gelosia forgia colpe che non esistono". Anche qui il doppio senso permette a Iago di dire la verità e di non essere.
compreso da Othello. E’ vero che sta forgiando l’infedeltà ma in nome della sua gelosia. A Othello fa arrivare il significato dell’infedeltà. Jealousy è anche zelo, devozione quindi proprio tutt’altra cosa. A Othello fa arrivare questo significato “è questo mio modo che poi a volte mi porta a vedere cose che non sono vere”; prende questo significato e non la verità. Tutto un inciso prima di arrivare alla vera subordinata di “vi supplico”. Jealousy: gelosia, invidia. Se prendiamo jealousy per gelosia, è la verità, sta forgiando colpe che non esistono. Il significato che arriva a Othello è quello che intende jealousy come zelo. “Quindi, Othello, non starmi a sentire”. Battuta significativa: dopo tutto questo inciso che dice la verità e non la facogliere a Othello, il senso del discorso si perde e si comincia solo a sentire gravità: “ti imploro di non seguirmi,
Di non starmi a sentire, di non prestare attenzione e di non acquisire conoscenza da me perché io sono uno che concepisce imperfettamente perché il suo concepire non corrisponde alla verità dei fatti. Uno che concepisce così prendendo solo da poche notizie e da un'osservazione imperfetta. Fallo per me, non seguirimi, fallo per la tua quiete d'animo."
Qui Othello si allarma veramente. Poco dopo è la battuta di Iago al verso 168. Il dramma ha anche poche ore se pensiamo l'evolversi degli eventi a Cipro quindi una tragedia che si verifica in poco tempo e poi in una scena di un atto riesce a sintetizzare l'evoluzione di Othello, quello che diventa. Evoluzione verso la rovina: 3.3179-195: "why...why is this." Ci sta presentando un io ancora molto risoluto, preciso, non è una persona che tentenna, che si mette a fare il lunatico, a seguire le fasi della luna. ESSERE IN DUBBIO UNA VOLTA SIGNIFICA AVER DECISO!
Qui lui è ancora lontano dalla gelosia: pensi davvero che io farei della mia vita una vita di gelosia? Non farei così perché al primo dubbio io diventerei subito risoluto. Prima parte: Othello spiega perché non sarà geloso "e neanche mi lascerò mettere in dubbio dai miei scarsi meriti perché lei mi ha visto all'inizio e mi ha scelto. Non mi basteranno alcune insinuazioni, quando dubiterò, dovete provare!" Ocular proof riconosciuta come il fazzoletto. La prima vera ocular proof che offre Iago non è il fazzoletto. Questi pochi versi racchiudono nell'argomentazione di Othello il precipitare degli eventi. La sua risolutezza in pochi versi è passata ad essere la risolutezza dell'uomo geloso: qui è proprio un'abilità del testo, l'abilità di riuscire a mettere in una scena, che è già la sintesi dell'intero dramma, una battuta che ripetel’accelerare del modo di pensare di Othello da non geloso a vendicatore. Arte del testo. Othello chiede la prova oculare; Iago, a questa richiesta, racconta di un sogno di Cassio. Iago