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Mantenim parod: sono dei pazienti che vanno controllati in tempi molto ravvicinati.
L’igiene va controllata ogni 15gg. Poi si usano degli accorgimenti: si usano delle
legature metalliche anziché elastiche, perché le elastiche (37.42); uso di attacchi
indiretti, evitando le bande (l’attacco diretto perché la banda ritiene più placca). Si
deve fare tutto in modo che il paz possa pulire al meglio, questa è la cosa
fondamentale: permettergli di pulire al massimo e tenerlo sotto controllo in studio.
Biomeccanica: nel paz parod devo usare delle forze leggere e continue. Perché?
Vedete: questo primo dente: è un dente normale (cioè ha un parod di altezza
normale a cui viene applicata una forza di 100 gr), questo è il centro di resistenza
del dente. Quindi che succede? Che avrò un momento con una pressione X. Se
moltiplico 100 per 10 avrò 1000 gr per (39.25). Questo è il momento, cioè
l’applicazione di una forza a distanza che si (39.30). e poi l’altro elemento
importante è la pressione: cioè la forza biologica si esprime con un calcolo: la
quantità di forza per unità di superficie su cui questa forza viene applicata e ci dà la
pressione! La pressione X è una pressione ottimale in questo caso. Se noi invece
su un dente parod su cui abbiamo un parodonto ridotto della metà, andiamo ad
applicare la stessa forza (100gr) avremmo che 100x15=1500, quindi un momento
più alto e una Pr che è raddoppiata. Allora che faccio? Sto esercitando una forza
squilibrata. Sto sottoponendo questo parodonto a una Pr doppia rispetto a quella
che potrebbe sostenere. Quindi su un dente con parodonto non applico una forza di
100gr ma di 50 gr per avere un momento adeguato e una Pr corretta. Questo per
dire che nel dente di un paz parodontale con supporto parod ridotto, devo applicare
una forza che è metà di quella che applicherei su un dente con parod sano di
altezza normale (perché ci può essere il parod sano ma ridotto). Per cui:
biomeccanica, forze ridotte e quello che vi dicevo prima sulla pressione: ogni forza
ortodontic, in questi denti parod con parod ridotto, in cui c’è una più elevata
pressione a livello del parod (se applichiamo una forza sbagliata) perché si
raddoppia la Pr. Detto questo, ci poniamo la domanda: perché fare ortodonzia in
questo pazienti? Vediamo i casi.
Regina: per mantenimento intendiamo controllo o igiene ogni 2 mesi?
Prof: igiene ogni 2-3 mesi (se il paz è pulito! Se è sporco ogni 15gg).
Casi:
Correzione problemi occlusali;
1) Aiuto nel trattamento dei difetti gengivali e ossei;
2) Estrusione ortod o eruz forzata;
3) Miglioramento del controllo della placca, soprattutto mediante la correzione
4) dell’affollamento dentale;
Problemi estetici: chiusura triangoli scuri che si creano con lo scaling root-
5) planing;
(43,36) dei molari
6)
Esempio del punto (1): paz adulto con inversione del gruppo frontale dei superiori,
mobilità perché questi andavano in trauma occlusale ogni volta che il paz chiudeva.
Infatti alla…non mi viene il termine….. c’era fremito e grossa motilità del gruppo
frontale inferiore. Quindi si è deciso di fare il trattam ortod: non è una 3° classe ma
una pseudo 3° classe, sennò il discorso non sarebbe stato lo stesso. Quindi dopo
tutto quello detto prima, abbiamo fatto questo trattamento ortod ed è stato risolto in
6 mesi. Quindi sono abbastanza veloci perché questi denti si muovono con
maggiore rapidità. Queste sono le lastre del gruppo frontale anteriore all’inizio del
trattamento: vedete come c’era difetto osseo (45,28). Questi venivano sottoposti a
questo trauma ogni volta che il paz chiudeva: venivano vestibolarizzati con perdita
ossea non indifferente.
Questo è alla fine del trattamento: con splintaggio. Vedete come ha recuperato una
volta che questi denti sono stati messi in posiz corretta.
Regina: lo splintaggio……. (tutti borbottano e non si sente!)
Prof: allora, prima si faceva un solco… dipende… per un gruppo frontale anteriore
puoi evitare di fare il solco.
Regina: deve poggiare sui cingoli?
Risp: io lo faccio di solito con 3 fili intrecciati, lo poggio e lo faccio con semplice
flow. Viene efficace.
Regina: quindi pulisco, applico il filo e???
Risp: fai le fasi normali dell’adesione: mordenzo, adesivo ecc
Regina: ma…… (46.50) bisogna adattarlo?
Risp: si.
Regina: e c’è un criterio? Se splinto 6 denti e c’è un disallineamento, cosa conviene
fissare prima? Quello che mi da più piega?
Risp: una volta che hai modellato il filo che problema c’è????????
Invece nei settori occlusali dovete per forza fare un solco sennò vi si rialza
l’occlusione. In quel caso si inserisce un filo un po’ più (49,00). Lo inserite nel solco
che avete creato e (49.10) a meno che non ci sono dei casi particolari per cui
dovete fare… (non si capisce).
Eri: nei posteriori?
Risp: certo, nei settori di maggior carico.
Regina: un’ultima cosa! Quando vado a fissare con del flow o del composito, mi
devo mantenere sempre lontano dalla gengiva marginale o no?
Risp: certo!
Regina: c’è una distanza minima?
(parlano insieme e non si capisce)
Regina: quindi più in alto vado e meglio è.
Eri: e invece nei posteriori?
Risp: nei posteriori devi farla nel solco.
Eri : e per l’igiene?
Risp: in quei casi non passerai il filo ma lo scovolino.
Eri: c’è lo spazio?
Risp: certo, se lo fai occlusale! È meglio così che vestibolare o palatale. Lo fai
occlusale e lasci lo spazio per lo scovolino.
Allora, altro caso: aiuto nel trattamento di difetti gengivali e ossei: questo è un dente
ruotato, un 37 dove c’è un’evidente deiscenza ossea, quindi chiaramente anche
una recessione gengivale. In questi casi è stato visto che riposizionando il molare
ortodonticamente, deruotandolo e riposizionandolo più correttamente in arcata
abbiamo un recupero notevole dei tessuti gengivali e ossei. Oltre ad avere un
recupero in altezza, un ispessimento dei tessuti e poi un recupero osseo, soltanto
avendolo riportato in arcata.(parla proprio così!). Quindi in questo caso ci aiuta
l’ortod e non la chirurgia. Per contro, movimenti ortodontici di tork sono a rischio per
lo sviluppo di recessioni e perdita di attacco gengivale. Che vuol dire? Che in
questo caso il movimento di tork ci ha favorito, se invece facciamo trattamento
inducendo movimenti di tork che sono movim al di fuori, cosiddetti di 3° ordine
(52,10) in senso V o L, possiamo indurre recessioni. Se induciamo una grossa
vestibolarizzazione dei gruppi frontali inferiori, con ortod, lo troviamo spessissimo
questo, vediamo una recessione con deiscenza ossea. Quindi che dobbiamo fare?
Se dovessimo fare il trattamento chirurgico della recessione, è meglio farlo dopo il
trattamento ortod. Se lo facciamo prima, potremmo trovarci a dover rifare un
intervento per poter trattare una recessione che abbiamo creato con l’ortod.
Altro caso: migliorare i difetti ossei, cioè il sottoslivellamento??? (53,35) del tessuto
duro. Questa è una foto con i molari prima del trattamento. Con il trattam ortod
quindi cosa è stato fatto? L’estrusione.
Altri casi: estrus ortod ed eruz forzata, eliminazione di difetti intraossei,
allungamento di corona, disinclusione di un elemento dentale incluso.
Quando andiamo a fare una eruzione forzata, come in questo caso: abbiamo un
residuo radicolare di un incisivo frontale, vogliamo fare un allungamento di corona
clinica. Vogliamo fare un perno e metterci una corona, quindi facciamo
un’estrusione forzata, cioè gli mettiamo un gancio, facciamo ortod e tiriamo giù
questo residuo radicolare per poi fare tutta la parte protesica.
Regina: l’estrusione la posso fare solo se ho tutti e 2 i contigui?
Risp: non è detto. Puoi anche agganciarti all’arcata inferiore. Poi oggi con le miniviti
facciamo tutto.
Se vogliamo fare un’estrusione per fare un allungamento di corona clinica
dobbiamo fare una (56.50), cioè dobbiamo disinserire il parod da questo elemento
per metterlo in estrusione, perché non abbiamo bisogno di trascinarci dietro il
parodonto. Viceversa, se volessimo modificare un difetto verticale, che dobbiamo
fare? Agganciamo e tiriamo giù l’elemento, il quale si trascina dietro tutto l’apparato
parodontale modificando e migliorando il difetto osseo verticale. Quindi sono due
concetti diversi: un’eruz forzata fatta per un motivo e una fatta per un altro. Molte
volte per migliorare il difetto, utilizzo questo residuo radicolare per migliorare il
difetto osseo, per poter fare poi l’impianto. Lo tiro giù, intanto lo accorcio (nella zona
incisale), tiro giù e alla fine lo estraggo e metto l’impianto.
Nel momento estrusivo la relazione tra giunzione smalto-cemento e la cresta ossea
viene mantenuta, invece non viene mantenuta quando faccio …. (non continua!!).
Questo è un caso di estrusione forzata fatta per altri motivi, ma ci interessa
relativamente: quando abbiamo un elemento incluso.
Questo invece è il caso di una ragazza, in cui il trattam ortod è stato causa di
lesione parodontale (cioè l’opposto!): due canini inclusi, sia a destra che a sinistra,
e stato fatto tutto il trattamento ortod, tirati giù i canini, messi in arcata (sia il 13 che
il 23). Alla fine del trattam guardate che sondaggio a livello del laterale! Questa
paziente è stata poi sottoposta a una terapia chirurgica parodontale. Non si è mai
riusciti a risolvere questo difetto, soprattutto per la mal posizione del canino. Alla
fine è stato perso un incisivo.
Questo è il caso di un ragazzo che ha avuto un trauma sull’incisivo centrale. E’
stato trattato endodonticamente. Esteticamente era estremamente brutto perché
non si vedeva il sorriso. Abbiamo deciso…. Si doveva chiudere un po’ questo morso
che inoltre non era corretto perchè testa-testa… quindi abbiamo preso una
minivite… bisogna estrudere questo elemento per migliorare la situazione ossea
che era abbastanza malridotta.
Regina: perché le miniviti si mettono senza anestesia?
Risp: io quando le metto faccio un goccio di anestesia
Allora, come detto prima, questo elemento viene estruso, limato nella zona incisale,
poi continua l’estrusione.. e qui abbiamo fatto l’estrazione, nonostante tutto il lavoro
(vedete che qui c’è (regina interrompe: lo abbiamo fatto per guadagnare l’osso.)
Quindi è stato messo l’impianto, è stato riposizionato il