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ESTERNA
PO è un processo (insieme di fasi ordinate e consecutive) finalizzato (che intende perseguire degli
obiettivi) che si svolge in condizioni di razionalità limitata, complementarietà (strategia, struttura,
relazioni laterali, risorse umane, ricompense), equifinalità (tramite strade diverse, no best way),
con importanza per la variabile tempo.
LIVELLI DI PO:
• INTRA ORGANIZZATIVO (interno): MICRO (riguarda le mansioni dei soggetti); MESO
(riguarda le singole unità organizzative); MACRO (riguarda l’intera organizzazione).
• INTER ORGANIZZATIVO (rapporti con l’esterno)
LOGICHE:
• top down ↑ (dall’alto verso il basso) vs bottom up ↓ (dal basso verso l’alto);
• greenfield vs brownfield.
TH CLASSICHE (spiegano il problema legato all’efficienza): si basano sul ricorso alla scienza, su
soluzioni ottime ed universali, sulla priorità di regole e sulla metafora dell’uomo come una
macchina.
OSL DI TAYLOR : scomporre il lavoro, studiare il lavoratore, divisione e collaborazione tra i
1) vari reparti. PARCELLIZZAZIONE DEL LAVORO.
TDA DI FAYOL : divisione del lavoro a livello macro, unità del comando, gerarchia scalare,
2) ampiezza del controllo, numero di livelli gerarchici, line e staff. NON E’ UNA SOLUZIONE
UNIVERSALE.
TH DELLA BUROCRAZIA DI WEBER : regole, gerarchia e impersonalità.
3)
TH CONTINGENTI (spiegano il problema legato all’adattamento o fit): si basano sulla no best
way e sull’adattamento delle organizzazioni alle variabili contingenti:
• AMBIENTE
BURNS E STALKER : sistema meccanico (ambiente stabile) vs sistema organico (ambiente
1) instabile). Tasso di cambiamento tecnico (nuove scoperte) vs tasso di cambiamento di
mercato (nuovi prodotti richiesti dal mercato).
LAWRENCE E LORSCH : sottoambienti.
2)
• TECNOLOGIA:
WOODWARD : tecnologia di piccola serie, di massa, di processo.
1)
• STRATEGIA:
CHANDLER : la strategia determina la struttura dell’organizzazione: semplice, funzionale o
1) divisionale.
• DIMENSIONE
GALBRAITH (spiega il problema legato all’elaborazione delle informazioni):
informazioni necessarie – informazioni disponibili = INCERTEZZA (si gestisce e si riduce con:
regole, gerarchia, obiettivi)
SIMON (spiega il problema della razionalità limitata): LIMITI: conoscenze, capacità, obiettivi
TH DELL’ECONOMIA DEI COSTI DI TRANSAZIONE (spiega il posizionamento dei confini di
Williamson):
Costi di transazione comprendono: costi decisionali (di coordinamento), costi distributivi (di
controllo), costi di cambiamento. Sono più bassi per la gerarchia invece che per il mercato.
Costi di produzione
MERCATO (fornitore esterno) VS GERARCHIA (soluzione interna)
CRITICHE: non tutti sono opportunisti, non c’è scelta autonoma, confronto puro dei costi.
VARIBILI CHIAVE (dipendono dal CAMPO della PO):
ECONOMIE DI SCALA
- ECONOMIE DI SPECIALIZZAZIONE
- ECONOMIE DI RAGGIO D’AZIONE
- INCERTEZZA (Galbraith: informazioni necessarie-informazioni disponibili)
- INSOSTITUIBILITA’ E CRITICITA’ DELLE RISORSE (monopolio: naturale;
- economico/tecnico; differenziazione ed innovazione)
POTENZIALE DI OPPORTUNISMO
- INTERDIPENDENZA : generica, sequenziale, reciproca, intensiva
- NUMERO DI ATTIVITA’/ATTORI DI RELAZIONI
-
Le variabili chiave sono importanti per trovare la soluzione organizzativa migliore.
V.C. → V.O: DIVISIONE DEL LAVORO → P.O: EFFICIENZA/EFFICACIA/EQUITA’
↑ COORDINAMENTO
CAMPO P.O: STRATEGIA (posizionamento verticale/orizzontale)
TECNICA (tecnologia di piccola serie, di massa, di processo)
A livello MICRO: V.C. + preferenze degli attori (cosa si preferisce fare) → V.O:
• DIVISIONE DEL LAVORO :
ALTA (parcellizzazione) → economie di specializzazione/osservabilità dei comportamenti
BASSA (polivalenza) → incertezza/interdipendenza/insostituibilità/opportunismo se vedo
risultati
• COORDINAMENTO
JOB ELARGEMENT: aggiungo compiti con il medesimo grado di responsabilità
JOB ENRICHMENT: aggiungo compiti con grado di autonomia diversi
JOB ROTATION: sposto il soggetto su posizioni diverse: semplice e complesso
A livello MESO: V.C. → V.O:
• DIVISIONE DEL LAVORO :
ORIZZONTALE: riguarda la progettazione di un’organizzazione per aggregazioni di
mansioni all’interno dello stesso livello gerarchico
criterio di specializzazione orizzontale (input/output)
confini delle unità organizzative
dimensione delle unità organizzative (piccola/grande)
VERTICALE: rapporti di sovra e subordinazione (gerarchia)
grado di accentramento (alto/basso)
numero livello gerarchici (piatta/alta)
line e staff (tecnostruttura/staff di supporto)
• COORDINAMENTO :
SUPERVISIONE DIRETTA
STANDARDIZZAZIONE
INCENTIVI
MECCANISMI LATERALI
A livello MACRO: → FORME ORGANIZZATIVE
• FORME SEMPLICI : vantaggi: bassi costi di struttura, flessibilità, rapporti interpersonali;
svantaggi: no strategia, accumulo problemi
gerarchia semplice
artigiana
gruppo dei pari
• FORME FUNZIONALI : specializzati in base agli input con autorità gerarchica
burocratica (standardizzazione dei processi di lavoro)
professionale (standardizzazione delle capacità e delle conoscenze)
a product manager
adhocratica (per produrre innovazione)
• FORME DIVISIONALI : standardizzazione degli output, specializzazione in base agli output,
indipendenza delle divisioni (autorità decisionale ed autosufficienza), responsabilità di
profitto delle divisioni
• FORME A MATRICE : specializzazione in base agli input ed agli output simultanea
• FORME A PROGETTO : combinazione di risorse aggregate per un obiettivo temporaneo
forma debole (PM in staff al vertice, no autorità, che accede alle risorse) → ec. di scala/di
specializzazione, durata breve
forma forte (PM sottrae delle risorse) → criticità/incertezza/interdipendenza
forma a matrice (PM + RF) → criticità/incertezza/interdipendenza