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ORGANI SOVRANAZIONALI

Lo stato sovrano ammette delle limitazioni a cospetto di altri ordinamenti se quella limitazione è motivata al "raggiungimento della pace, della sicurezza tra le nazioni" (art.11 Cost). Il legislatore deve rispettare gli organi comunitari: l'art. 11 Cost parte dai principi fondamentali, l'Italia partecipa alla costruzione degli organi sovranazionali. Sulle macerie della Seconda guerra mondiale trovano realizzazione queste organizzazioni sovranazionali. L'America ha contribuito all'assetto delle costituzioni: si è preteso un assetto unitario in quanto i problemi di ordine economico erano frequenti nelle due guerre. La potenza nazista si fonda su quei bacini (Reno, Rhur) e la Francia pretende quella parte di territorio come risarcimento per i danni di guerra. Da ciò nasce la CECA (comunità europea del carbone e dell'acciaio) nel 1951, per

Ovviamente, la formattazione del testo può variare a seconda delle tue preferenze e delle specifiche richieste. Di seguito ti propongo una possibile formattazione utilizzando tag html:

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L'Italia aveva un rilievo internazionale, ma era povera, pertanto partecipò alla fondazione della CECA. Nel 1957 vengono istituiti altri due organi: CEA (comunità economica europea) e la CEEA (comunità europea per l'energia atomica). La CEA si pose con l'obiettivo primario di addivenire ad un'unione doganale, cioè annullare tutte le barriere presenti da un paese all'altro. Il circolo di prodotti oltre la dogana potrebbe non rispettare la disciplina di uno stato: ci si trovò a dover regolare il mercato, la CEA ha dovuto sancire le caratteristiche principali del prodotto. Viene disciplinato l'ambiente: doveva trovarsi una soluzione in quanto la trasformazione di determinati prodotti avveniva anche attraverso discariche nei fiumi. La trasformazione di un prodotto finale comporta un obbligato processo di produzione, generando l'aumento dei costi. Tali contrasti hanno generato altre

conseguenze oltre all'unione doganale: si è dovuti regolare dei rapporti. Il mercato deve essere regolato: la CEA ha dovuto farlo e ha indicato delle caratteristiche proprie dei prodotti. All'interno del trattato vengono adottate delle politiche, degli obiettivi da raggiungere: essi si fondano su due principi cardine sul modo di funzionare. La Commissione europea ha una funzione di impulso, non governativa, si ha un Parlamento europeo inizialmente formato dai rappresentanti degli stati costitutivi. Le scelte sono state effettuate con l'accordo di questi paesi. Principio di attribuzione: all'interno del trattato sono individuate le politiche comunitarie, cioè quegli assetti economici disciplinati dalla comunità europea. Il Parlamento europeo, che al Consiglio produce le fonti comunitarie, non era rappresentativo del popolo europeo (deficit democratico); solo nel 1979 il parlamento europeo riceve il suffragio universale. Il supporto

La dell'espansione di ruoli viene eseguita per garantire eventuali diritti e la CEA si può agganciare all'ultima parte del trattato: la comunità può intervenire anche su settori non attribuiti, qualora si debbano raggiungere degli obiettivi comuni. La comunità decideva non con la maggioranza, ma con l'unanimità: tali deliberazioni dovevano durare per 10 anni (la Francia ha contribuito al processo verso l'UE, ma al momento della realizzazione di un progetto politico ha fatto un passo indietro). Al decimo anno la Francia comincia a non partecipare, si è continuati con l'approvazione all'unanimità. Nel 1986 viene costituito l'Atto unico europeo: vengono riconosciuti i seguenti diritti: l'unione doganale, le 4 libertà di circolazione e il limite agli aiuti di stato.

Trattato di Maastricht (1992): rilevante perché dettaglia il riparto di competenza tra istituzioni comunitarie e stati membri.

Viene sancito il principio di sussidiarietà: strumento che consente all'istituzione comunitaria di intervenire al posto degli stati nazionali qualora questi non abbiano la possibilità di raggiungere un obiettivo stabilito dalla sede comunitaria, e quindi sostituirsi alla disciplina di un determinato settore. Tale principio è verticale: l'azione deve essere posta dallo stato nazionale; in caso contrario interviene l'istituzione comunitaria (da basso verso l'alto): il principio della sussidiarietà viene supportato da quello della proporzionalità: la CEA non deve assorbire azioni dagli stati nazionali. Il funzionamento del principio di proporzionalità ha fatto in modo che non fosse travalicata la sovranità nazionale. Trattato di Amsterdam: spostamento di attenzione sul sociale. Tali politiche sono state regolate: è obbligatoria l'attuazione nei singoli stati: si è passati dalla CEA alla UE. 19/10/2018
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
2 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher binnu-- di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Fortunato Anna.