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CONDESATORE
vapore che fuoriesce dall’evaporatore
Il viene condensato in un condensatore barometrico che permette
di stabilire un certo grado di vuoto all’interno dell’evaporatore.
Quando il vapore è puro in solvente si utilizza un condensatore a miscela, il quale mette in diretto contatto
il vapore con una corrente di acqua fredda che fa condensare il vapore e produce una corrente in uscita costituita
dalla somma delle due correnti in ingresso.
Se il vapore è sporco (contiene tracce di soluto) si tende a tenere separate le correnti di vapore e acqua di
raffreddamento adottando un vero e proprio scambiatore di calore il quale presenta in entrata la corrente di
vapore saturo e la corrente di acqua fredda e, in uscita, una corrente di liquido condensato ed una di acqua che
ha acquisito una certa quantità di calore.
SCAMBIATORI DI CALORE
Nell’industria di processo, l’operazione di trasferimento di calore viene condotto nelle modalità più
disparate. La metodologia che ci interessa particolarmente è quella che prevede l’impiego di scambiatori di
calore.
La progettazione e la verifica degli impianti costituiti da scambiatori di calore è piuttosto complessa e
influenzata dai fattori più disparati. Il design definitivo di uno scambiatore, spesso, dipende da una serie di
compromessi che hanno poco a che fare con il puro scambio termico, ma piuttosto riguardano scelte di natura
logistica ed economica.
In generale, la progettazione di uno scambiatore di calore va effettuata secondo gli standard definiti dal
TEMA (Tubular Exchanger Manufacturers Association).
Gli scambiatori di calore possono essere costruiti principalmente secondo due configurazioni: tubo e tubo,
tubo e mantello. Noi, in particolare, studiamo le due configurazioni in controcorrente. Il caso dello
scambiatore tubo e tubo può essere visto come un caso particolare di scambiatore tubo e mantello (1 tubo
interno, mantello, 1 numero di passaggi lato mantello e 1 numero di passaggi lato tubi, in perfetta
controcorrente). ai fini dell’ottimizzazione
In uno scambiatore, i coefficienti lato tubi e lato mantello hanno uguale rilevanza
di tutto il processo. Le problematiche più frequentemente analizzate richiedono il calcolo di: area di scambio,
lunghezza dei tubi, coefficiente di scambio globale, temperature di uscita dei fluidi.
CARATTERISTICHE DEI TUBI
Le dimensioni dei tubi sono tabulate in funzione del diametro (interno o esterno che sia) e dello spessore
delle pareti in termini di BWG. Le lunghezze standard dei tubi, alle quali bisogna fare riferimento per la
costruzione reale dello scambiatore, sono 8-12-16-20 ft. all’interno del mantello sono
Nel caso di scambiatori tubo e mantello, le possibili disposizioni dei tubi
La scelta di una piuttosto che un’altra
principalmente due: disposizione triangolare, disposizione quadrata.
disposizione influenza in maniera determinante il funzionamento dello scambiatore stesso. La disposizione
dell’esterno dei tubi perché non lascia sufficiente spazio tra
triangolare, ad esempio, non permette la pulizia
gli stessi. La disposizione quadrata, invece, permette la pulizia dei tubi e comporta una minore perdita di
carico dal lato mantello.
Un espediente costruttivo che può essere adottato a seconda delle esigenze è costituito dal numero di
mediante l’introduzione (in testa ed in coda allo scambiatore tubo
passaggi nei tubi; questo è attuato e
mantello) di setti di separazione che obbligano il fluido a passare in un numero di tubi inferiore a quello totale
al fine di attraversare il mantello più di una volta.
CARATTERISTICHE DEL MANTELLO
Le dimensioni del mantello sono standardizzate. Le caratteristiche costruttive che permettono di adattare
alle diverse esigenze un particolare scambiatore sono principalmente due: introduzione di setti di separazione
longitudinale, baffles. I primi, permettono di aumentare il numero di passaggi lato mantello, come spiegato
per quanto riguarda i tubi. I secondi, costituiti da piastre di metallo appositamente sagomate, aumentano le
turbolenze del fluido di governo obbligandolo a compiere percorsi più tortuosi; ciò va a beneficiare lo scambio
complessivo di calore. I baffles più comunemente utilizzati occupano il 75% della sezione del mantello. La
spaziatura tra i diversi baffles deve essere maggiore di 1/5 del diametro interno del mantello e minore di
questo stesso. all’interno dei tubi
Gli scambiatori tubo e mantello sono adatti per portate molto elevate. Solitamente, viene
fatto passare il fluido a pressione maggiore e che comporta un più elevato sporcamento; questo perché, a
seguito di eventuali danni all’impianto, è piuttosto che l’intero mantello.
più facile sostituire dei tubi
DISTILLAZIONE
è un’operazione unitaria volta alla
La distillazione separazione di due o più componenti di una stessa
miscela, condotta sfruttando la differenza di volatilità tra i componenti. Noi ci occupiamo della distillazione
di miscele binarie.
DISTILLAZIONE FLASH
La distillazione flash consiste nella vaporizzazione di una determinata frazione di un certo liquido in maniera
successivamente separati. L’alimentazione
tale da ottenere un vapore in equilibrio con il residuo liquido,
viene pompata in un organo di preriscaldamento e, successivamente, inviata ad una valvola di laminazione
Le due fasi all’equilibrio così ottenute vengono inviate ad un
che comporta una parziale vaporizzazione.
separatore in cui, dopo un sufficiente periodo di tempo, hanno la possibilità di separarsi.
DISTILLAZIONE CONTINUA
L’impianto all’esecuzione del processo di distillazione il nome di “colonna
volto prende di distillazione”.
All’interno della colonna sono presenti una fase liquida ed una fase gassosa che si muovono, nel nostro
caso, in controcorrente. In particolare, la fase liquida attraversa la colonna dall’alto verso il basso, mentre la
fase vapore lo fa dal basso verso l’alto.
La miscela da separare viene introdotta in una sezione intermedia della torre. La colonna, in questo modo,
viene idealmente suddivisa in due sezioni: sezione di arricchimento (o rettifica) e sezione di esaurimento
(o strippaggio).
La corrente di vapore in uscita dalla testa della colonna viene fatta condensare in un apposito condensatore
per poi essere in parte reintrodotta sotto forma di liquido all’interno della torre e, in parte, estratta costituendo
il distillato. In fondo alla colonna, invece, la corrente di liquido in uscita viene, in parte, vaporizzata
mediante l’impiego di un ribollitore e, in parte, estratta costituendo il residuo (o fondo colonna). Facendo un
bilancio di materia globale su tutta la torre di distillazione si evince che, dalla corrente di alimentazione, si
otterranno due correnti: una di distillato ed una di residuo.
In questo modo si ottiene un processo a stadi in cui la fase liquida scende e la fase vapore sale. Cosa succede
in corrispondenza di ogni stadio?
Preso un qualsiasi stadio intermedio della torre, il vapore che proviene dal basso viene a contatto con il
liquido che proviene dall’alto, in questa circostanza si stabilisce un trasferimento di calore e materia tra
le due fasi. Il vapore, più caldo, venendo a contatto con il liquido, più freddo, si raffredda e, in parte, condensa;
il calore ceduto dal vapore al liquido verrà, in parte, utilizzato da quest’ultimo per vaporizzare parzialmente.
all’equilibrio.
Questo accade finché le due temperature non saranno uguali e le composizioni saranno quelle
DIMENSIONAMENTO COLONNA
Nell’ipotesi in cui nella colonna siano presenti solo due componenti, per dimensionare la colonna di
distillazione si può ricorrere ad un metodo grafico denominato metodo di McCabe-Thiele tramite il quale si
può determinare il numero di piatti necessario per il raggiungimento di determinate specifiche. Per spingere
si è soliti utilizzare torri di distillazione con “riflusso”.
sulla purezza della corrente di distillato L’aggiunta di questa
Il riflusso consiste nella reimmissione di parte di distillato in testa alla colonna.
corrente si è dimostrata fortemente benefica ai fini della separazione in continuo. Dal punto di vista
calcolativo l’introduzione di questa corrente di riflusso comporta la definizione di una nuova quantità: il
“rapporto definito come il rapporto tra la corrente