Opposizioni di temi nel Mercante di Venezia: commercio-amore

Il Merchant mette in scena la differenza

Lo fanno tutti e 3 i testi. Leggere la differenza deve significare occuparsi di processi di differenziazione e di indifferenziazione, in particolare per noi ora nel Merchant of Venice. Nel Merchant ci sono atti di differenziazione tra ebrei e cristiani sia ad opera di Shylock sia ad opera dei cristiani, ci saranno anche atti di indifferenziazione, processi che tendono ad annullare la differenza. In certi momenti è utile differenziare, in altri no... poiché ci sono questi processi, leggere la differenza significa studiare e individuare e commentare quei processi li. Chi è che propone queste costruzioni di diversità? Chi costruisce immagini di sé da altri assimilabili? Dove c'è differenza, c'è processo di differenziazione ma anche di indifferenziazione.

Alcuni elementi. Il primo: commercio-amore; questi due sono strettamente collegati, sono anche la possibile coppia intorno a cui ruota tutto il dramma.

Commercio che si svolge a Venezia - la sfera degli affetti e in particolare dell'amore. Poi un'altra coppia: giustizia e un cavillo (QUIBBLE). Giustizia è la giustizia che ci si aspetta la legge implementi sempre ma la giustizia, per realizzarsi in questo testo è collegata a un cavillo, un gioco di parole. La legge si associa a un enigma (RIDDLE). Queste due coppie sono coppie anche abbastanza strane. Queste le stranezze degli elementi che sono tutti presenti nel testo. Ciascuno di questi termini si intreccia nel testo con uno qualsiasi degli altri termini.

I personaggi del testo si possono anche distinguere in due gruppi: i cristiani da una parte e gli ebrei dall'altra. E a questi due gruppi, si associano due caratteristiche: i cristiani hanno dalla loro parte la generosità, gli ebrei, invece, sono associati all'usura. Nel Merchant, abbiamo cristiani contro ebrei apertamente sin dall'inizio. Le opposizioni che noi rileviamo nel testo ci danno il

senso di come stanno le cose ma poi Shakespeare mette tutto in discussione. L'opposizione/coppia è quella di commercio da una parte e amore dall'altra. Commercio e amore si intrecceranno. I due spazi: Venezia e Belmont. Belmont è un luogo immaginario che si raggiunge con le navi. Lo spazio veneziano è uno spazio maschile (Jessica poi scappa con Lorenzo a Belmont), sarà lo spazio della legge, anche proprio per l'apertura: abbiamo in scena tutti uomini. Belmont, spazio femminile: chi abita a Belmont e ha voce sono Portia e Nerissa, la sua ancella. La prima scena a Belmont vede in scena queste due donne. Fiedler parla del Merchant come di un motherless play, a proposito di quell'opposizione maschile e femminile, è un dramma dove non ci sono madri. C'è una bella fetta di femminile tagliata fuori. Altra opposizione tra un modo di concepire il tempo a Venezia e un modo di concepirlo a Belmont. A Venezia è Kronos, tempo chepuò esseremisurato, è il tempo teleologico, costituito da passato-presente-futuro, è il tempolineare, il tempo del commercio, di chi fa qualcosa col tempo, di chi guadagna, creaprofitti e chi crea profitti lo fa in momenti diversi. A Belmont abbiamo tempo come "sempre uguale a sé stesso", tempo dell'eternità. Venezia è il luogo del commercio, delle ricchezze che si fanno, è lo spazio del mercantilismo. Belmont è lo spazio di una ricca ereditiera, dove le ricchezze sono infinite. È la città mercantile che in fondo indica la transizione o si colloca nel passaggio da un sistema feudale, aristocratico, dove si è quello che si è grazie alla famiglia, a un sistema in cui gli uomini sono selfmade man, uomini che producono le proprie ricchezze: questo è un passaggio fondamentale da un sistema feudale a un mondo mercantile e dinamico. Nel Merchant, ci sarà qualche rimasuglio di quel

mondo feudale perché si colloca a metà, guarda ancora un po' a quel passato. Le ricchezze in entrambi i luoghi esistono ma si comportano in maniera diversa: a Venezia le ricchezze, i beni guadagnati sono sempre in mostra, la ricchezza è visibile; a Belmont, la ricchezza che è inesauribile, sarà una ricchezza invisibile: la ricchezza ha un'altra invisibilità, questo ce lo fa vedere bene.