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Definizioni
139. Fascicolo tecnico (per la resistenza al fuoco): documento predisposto dal Produttore in caso di variazioni del prodotto o dell'elemento costruttivo classificato, non previste dal campo di diretta applicazione del risultato di prova.
140. FED: Frazione di dose efficace, Fractional Effective Dose.
141. Filtro: compartimento antincendio nel quale la probabilità di innesco dell'incendio sia resa trascurabile, in particolare grazie all'assenza di inneschi efficaci ed al ridotto carico di incendio specifico qf ammesso.
142. Filtro a prova di fumo: Vano delimitato da strutture con resistenza al fuoco REI predeterminata, non inferiore a 60, dotato di due o più porte con congegni di autochiusura con resistenza al fuoco REI predeterminata, non inferiore a 60.
143. Funzionamento normale: è lo stato in cui si trovano apparecchi, sistemi di protezione e componenti che svolgono la loro funzione prevista all'interno dei rispettivi parametri di progettazione.
144. G...
Gestione della sicurezza antincendio (GSA): misura finalizzata alla gestione di un'attività in condizioni di sicurezza, sia in fase di esercizio che in fase di emergenza, attraverso l'adozione di una struttura organizzativa che prevede ruoli, compiti, responsabilità e procedure. 145. Gli incendi possono essere classificati in relazione allo stato fisico del materiale combustibile: - incendio di classe A: comprende gli incendi di materiali solidi - incendio di classe B: comprende gli incendi di liquidi infiammabili - incendio di classe C: comprende gli incendi di gas infiammabili - incendio di classe D: comprende gli incendi di metalli combustibili. 146. Grado di sicurezza equivalente: livello di efficacia di un mezzo di protezione contro il manifestarsi di un evento pericoloso (es. presenza di una sostanza infiammabile, sua accumulazione nell'ambiente, sua miscelazione con aria, oppure il contatto con fenomeni innescanti). 147. I criteri perdeterminare la REI da adottare sono:Regole tecniche di prevenzione incendi; metodi analitici;approccio ingegneristico; metodo tabellare148. I criteri per determinare la REI da adottaresono:Regole tecniche di prevenzione incendi; Metodianalitici; Approccio ingegneristico; Metodo tabellare.149. I criteri progettuali delle vie di fuga sono daindividuarsi:Nelle dimensioni e geometria delle vie di fuga, nelsistema di identificazione continua delle vie di fuga, nelsistema di protezione attiva e passive delle vie di fuga.150. I criteri progettuali delle vie di fuga sono daindividuarsi:Nelle dimensioni e geometria delle vie di fuga, nelsistema di identificazione continua delle vie di fuga, nelsistema di protezione attiva e passive delle vie di fuga.151. I locali con una concentrazione di persone superiorea 100 unità devono essere serviti da almeno due vie di fugaverticali.152. Idrante antincendio: Attacco unificato, dotato di valvola diintercettazione ad apertura manuale, collegato a
Una rete di alimentazione idrica. Un idrante può essere a muro, a colonna soprasuolo oppure sottosuolo.
Il calore è la principale causa di pericolo per l'uomo, in quanto:
- Una temperatura massima di 38 °C può essere sopportata dall'uomo per lungo tempo;
- Una temperatura di 50 °C può essere supportata per 3-5 ore;
- Una temperatura di 100 °C determina la morte in pochi minuti.
Il carico d'incendio specifico di progetto di quali parametri è funzione? Del carico d'incendio specifico e dei tre parametri (delta)q1, (delta)q2 e (delta)qn.
Il cosiddetto triangolo di Kinsley sui lati presenta: Il combustibile, il comburente e la fonte di innesco.
Il DM del febbraio 2007, accanto ai simboli di resistenza al fuoco R, E ed I, introduce simboli tra cui W, M e C. Cosa caratterizzano? W l'irraggiamento, M l'azione meccanica, C il dispositivo automatico di chiusura.
Il DM del febbraio 2007, accanto ai simboli
diresistenza al fuoco R, E, ed I, introduce nuovi simboli tracui S, G e K. cosa caratterizzano? S tenuta al fumo; Gresistenza all'incendio della fuliggine; K capacità di protezione alfuoco158. Il DM del febbraio 2007, accanto ai simboli diresistenza al fuoco R,E, ed I, introduce nuovi simboli tracui S, G e W, cosa caratterizzano?S tenuta al fumo, Gresistenza all'incendio della fuliggine, W l'irraggiamento.159. Il grado di sicurezza equivalente di più mezzi diprotezione in serie, tra di loro indipendenti da cause comuni diinefficacia, ne indica il livello di efficacia contro il manifestarsidell'evento pericoloso ed è la somma dei gradi di sicurezza deisingoli mezzi di protezione.160. Il numero delle vie di fuga verticali (per es. vaniscale) e delle uscite dipende: dalla superficie dei piani,dalla lunghezza delle vie di fuga nonché dalla concentrazionedi persone nelle costruzioni e negli impianti.161. il parametro che caratterizza lacombustione è la velocità con cui la reazione di ossidazione si manifesta.
Il rapporto di classificazione è il documento che attesta la classe del prodotto o dell'elemento costruttivo.
Il tratto che conduce dall'interno delle vie di fuga verticali (per es. vano scale) fino ad un luogo sicuro all'aperto non viene misurato.
Impianto automatico di rivelazione d'incendio: Insieme di apparecchiature destinate a rivelare, localizzare e segnalare automaticamente un principio d'incendio.
Impianto di allarme: Insieme di apparecchiature ad azionamento manuale utilizzate per segnalare un principio di incendio.
Impianto di estinzione o controllo dell'incendio (automatico o manuale): impianto antincendio in grado di erogare l'agente estinguente secondo appropriate configurazioni.
Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio (IRAI): Impianto in grado di rivelare un incendio quanto prima possibile e di lanciare
L'allarme al fine di attivare le misure antincendio tecniche (impianti automatici di controllo o estinzione dell'incendio, compartimentazione, evacuazione dei fumi e del calore, ...) e procedurali (piano e procedure di emergenza e di esodo) progettate e programmate in relazione all'incendio rivelato ed all'area ove tale principio di incendio si è sviluppato rispetto all'intera attività sorvegliata. Tale impianto può comprendere sistemi di diffusione vocale degli allarmi in emergenza.
168. Impianto fisso di estinzione: Insieme di sistemi di alimentazione, di valvole, di condutture e di erogatori per proiettare o scaricare un idoneo agente estinguente su una zona d'incendio. La sua attivazione ed il suo funzionamento possono essere automatici o manuali.
169. Impianto o sistema di protezione attiva contro l'incendio: impianti di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio, impianti di estinzione o controllo dell'incendio di tipo
- automatico o manuale ed impianti di controllo del fumo e del calore.
- In caso di incendio le alte temperature cosa provocano nelle strutture murarie? La cottura delle pietre con conseguenti crolli parziali o totali
- In quali casi l'incendio determina benefici per l'uomo? Quando consente di portare alla luce strutture antiche di valenza storica e culturale
- In quanti e quali casi è utilizzabile l'approccio ingegneristico, secondo il D.M. 09/03/07? Per quattro tipologie edilizie: insediamenti di tipo complesso o di tecnologia avanzata, edifici di particolare rilevanza architettonica e/o costruttiva, edifici pregevoli per arte o storia, edifici ubicati in ambiti urbanistici di particolare specificità.
- In quanti e quali categorie possono essere distinte le fonti di innesco? Quattro: accensione diretta, accensione indiretta, attrito, autocombustione.
- In quanti e quali gruppi si classificano gli interventi passivi? Quattro: resistenza al fuoco predefinita,
175. In termini generali, si definisce combustione: Ogni reazione chimica, relativamente veloce, a carattere esotermico, che si sviluppa in fase gassosa, o eterogenea, con o senza manifestazioni, quali fiamme e radiazioni visibili;
176. Incendio convenzionale di progetto (DM09/03/2007): Incendio definito attraverso una curva di incendio che rappresenta l'andamento, in funzione del tempo, della temperatura media dei gas di combustione nell'intorno della superficie degli elementi costruttivi.
177. Incendio localizzato (DM 09/03/2007): Focolaio d'incendio che interessa una zona limitata del compartimento antincendio, con sviluppo di calore concentrato in prossimità degli elementi costruttivi posti superiormente al focolaio o immediatamente adiacenti.
178. Indipendentemente dalla loro larghezza, le vie di uscita sono in numero non inferiore a 2 e di regola situate in posizioni ragionevolmente contrapposte.
Ingegneria della sicurezza antincendio (metodoprestazionale, fire safety engineering - FSE): applicazione di principi ingegneristici, di regole finalizzati alla tutela della vita umana, alla protezione dei beni e dell'ambiente, alla quantificazione dei rischi di incendio e dei relativi effetti ed alla valutazione analitica delle misure antincendio ottimali, necessarie a limitare entro livelli prestabiliti le conseguenze dell'incendio, secondo le indicazioni del capitolo M.1.180.
Intercapedine antincendio: Vano di distacco con funzione di:
- aerazione e/o scarico di prodotti della combustione di larghezza trasversale non inferiore a 0,60 m;
- di passaggio di persone di larghezza trasversale non inferiore a 0,90 m.
Intercapedine antincendio: Vano di distacco con funzione di:
- aerazione e/o scarico di prodotti della combustione
Ai soli scopi di aerazione e scarico dei prodotti della combustione è inferiormente al fuoco, delimitata da un piano ubicato a quota non inferiore ad 1.
- Intercapedine antincendio: Vano di distacco con funzione di:
- aerazione e/o scarico di prodotti della combustione di larghezza trasversale non inferiore a 0,60 m;
- di passaggio di persone di larghezza trasversale non inferiore a 0,90 m.
- Intercapedine antincendio: Vano di distacco con funzione di passaggio di persone.