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CAMPO VISIVO E LA RAPPRESENTAZIONE SPAZIALE

Esperimento: uso del tool. E' stato insegnato ad uno scimpanzé a recuperare alcuni oggetti distanti con uno strumento, misurando il campo recettivo visivo che codifica l'area della mano prima e dopo l'esercizio.

E' stato evidenziato che il campo recettivo visivo sovrapposto a quello tattile dopo l'esercizio occupa uno spazio maggiore che si estende fino alla fine dello strumento usato per recuperare l'oggetto (in questo caso il cibo). E' come se lo strumento fosse diventato una estensione della mano dal punto di vista visivo. Come se lo strumento fosse embodizzato. Questo meccanismo potrebbe essere utile per migliorare l'esecuzione del compito e la sua precisione. Questo avviene in presenza di uno scopo.

Lo stesso esperimento è stato effettuato misurando il campo recettivo visivo e tattile nei neuroni che codificano l'area della spalla: anche in questo caso si estende il campo.

recettivo visivo fino alla fine dello strumento utilizzato. Questo è un esempio di una plasticità indotta dall'uso di uno strumento. Questo esperimento sulle scimmie è stato collegato ai pazienti con neglect: La differenza nell'intensità di attivazione che contraddistingue l'elaborazione consapevole da quella inconsapevole, inizia da processi di basso livello, dalla cellula, e da come il campo recettivo reagisce agli stimoli. Un'attivazione ottimale, già a livello di campo recettivo, ha più probabilità di portare a un'elaborazione consapevole, mentre un'elaborazione poco intensa ha più probabilità di generare un tipo di elaborazione di tipo inconsapevole. Possiamo applicare queste conclusioni agli studi su pazienti con neglect per comprendere meglio il collegamento, in quanto il neglect può essere descritto in diversi sistemi di coordinate, neglect: - egocentrico - allocentrico - per lo

spazio alto centrato sul corpo per lo spazio vicino/lontano

Il fatto che esistano diversi tipi di neglect dipende dal fatto che lo spazio sia mappato da neuroni con campi recettivi in diversi sistemi di coordinate.

Ci si è chiesto se anche la percezione del vicino e del lontano, così come avviene con i neuroni, potesse essere regolata nei pazienti con neglect attraverso l'uso di strumenti.

Nel nostro sistema spaziale vi sono diversi modi di codificare lo spazio. La destra e la sinistra dipendono dal sistema di codifica usate per rappresentarle. Questo vale sia per coordinate egocentriche che allocentriche.

Esperimento:

Condizioni sperimentali: I soggetti devono eseguire il compito a due diverse distanze dal segmento. Nella prima condizione lo eseguono a 75 cm di distanza, nella seconda a 3 m di distanza.

Associate ad altre due condizioni:

Condizione di continuità visiva e tattile: Il soggetto ha una bacchetta (corta o lunga). Ha un feedback tattile nel momento in

cui esegue il compito. Condizione di discontinuità visiva e tattile (laser): Il soggetto ha in mano un puntatore laser e deve operare una bisezione vicina o lontana. Non ha un feedback tattile né un feedback visivo. Se il paziente ha neglect con lo spazio vicino verrà fuori nella prima condizione di spazio vicino e viceversa. Se il paziente ha neglect vicino, nel momento in cui si riconfigura lo spazio come lontano (bacchetta lunga) il neglect dovrebbe migliorare. I pazienti sono suddivisi in neglect per spazio vicino e lontano. Sono state create delle condizioni intermedie per vedere come cambia il neglect: Condizione di discontinuità visiva e tattile (bacchetta): I soggetti tengono in mano una bacchetta, la mano è nascosta da una tenda, quindi non vi è feedback visivo e sulla punta della bacchetta vi è un pennello di crine di cavallo per cui non vi è feedback tattile. → Per testare se solo il fatto di avere una bacchetta in mano permette di

riconfigurare lo spazio.

Condizione di discontinuità visiva- continuità tattile → Il soggetto non vede la bacchetta, però ha un feedback tattile (non è presente il crine di cavallo).

Condizione di continuità visiva- discontinuità tattile → Il soggetto vede la bacchetta ma non ha feedback tattile (presenza del crine sulla punta della bacchetta).

Prime due condizioni sperimentali: I soggetti di controllo (soggetti con neglect non a destra) e i soggetti senza neglect nelle due condizioni iniziali (distanza-vicinanza/ bacchetta-laser) non commettono errori. I pazienti con neglect (gruppo sperimentale) commettono errori nello spazio vicino con la bacchetta e nello spazio lontano con il laser: alcuni hanno un neglect più grave nello spazio vicino e meno grave nello spazio lontano e viceversa, anche se l’errore è sempre presente a differenti livelli di gravità.

Esempio 1. Paziente con neglect più grave per lo spazio

lontano: nella condizione di distanza quando usa la bacchetta il neglect tende a migliorare rispetto a quando usa il laser. Probabilmente attraverso la bacchetta, il lontano viene rimappato come vicino. L'opposto si verifica con lo spazio vicino: con la bacchetta ha meno neglect, quando usa il laser il neglect peggiora. Per spiegare questo fenomeno esistono tre possibilità: il soggetto ha bisogno del feedback tattile, del feedback visivo, oppure il solo fatto di tenere in mano un laser, che si sa essere associato ad uno spazio lontano, attiva una rimappatura dello spazio distante che fa commettere errori.

Esempio 2. Paziente con neglect grave per lo spazio vicino: si riduce quando usa il puntatore laser per lo spazio vicino, il neglect aumenta con la bacchetta nello spazio lontano.

Mappa dei possibili risultati attesi (slide)

Se il feedback visivo è importante:

Esempio: neglect grave per lo spazio lontano, nel caso di compito a distanza

Continuità visiva e tattile

(bacchetta) → migliora, diminuisce il disturbo. Basta vedere la bacchetta per rimappare lo spazio.

Discontinuità visiva e tattile (laser) → peggiora, aumenta il disturbo.

Discontinuità visiva e tattile (bacchetta con crine di cavallo, coperta da una tenda) → peggiora

Discontinuità visiva e continuità tattile (bacchetta coperta da una tenda) → peggiora.

Continuità visiva e discontinuità tattile (bacchetta con la punta di crine di cavallo) → migliora.

NB: quando vi è discontinuità visiva peggiora

Se il feedback tattile è importante:

Esempio: neglect grave per lo spazio lontano, nel caso di compito a distanza

Continuità visiva e tattile (bacchetta) → migliora, diminuisce il disturbo. Basta percepire la bacchetta per rimappare lo spazio.

Discontinuità visiva e tattile (bacchetta con crine di cavallo, coperta da una tenda) → peggiora

Discontinuità visiva e tattile (laser) →

coperta da una tenda) → peggiora.

peggiora.Discontinuità visiva e continuità tattile (bacchetta coperta da una tenda) → migliora.Continuità visiva e discontinuità tattile (bacchetta con la punta di crine di cavallo) → peggiora.NB: quando vi è discontinuità tattile peggiora

Se il mappaggio è indipendente dal feedback sensoriale (dipende dalla conoscenza d’uso che hodell’oggetto):

Esempio: neglect grave per lo spazio lontano, nel caso di compito a distanza

Continuità visiva e tattile (bacchetta) → migliora, diminuisce il disturbo. Il soggetto sa che labacchetta serve per rendere lo spazio lontano vicino.

Discontinuità visiva e tattile (bacchetta con crine di cavallo, coperta da una tenda) → migliora

Discontinuità visiva e tattile (laser) → peggiora.

Discontinuità visiva e continuità tattile (bacchetta coperta da una tenda) → migliora.

Continuità visiva e discontinuità tattile (bacchetta coperta da una tenda) → peggiora.

con la punta di crine di cavallo) → migliora NB: quando si tiene in mano la bacchetta migliora RISULTATI SPERIMENTALI: sono stati individuati almeno 3 pazienti che ricadono nelle tre diverse possibilità. Due pazienti in cui il rimappaggio è influenzato in maniera diversa da fattori sensoriali/ fattori legati allo strumento. Paziente BS (neglect spazio vicino): Neglect più influenzata dai fattori legati alla conoscenza d’uso spaziale dello strumento. Quando usa il laser nello spazio vicino il neglect migliora perché attiva una rappresentazione di spazio lontano, quando usa la bacchetta in ogni circostanza il neglect peggiora perché lo spazio viene rimappato come vicino. Le caratteristiche dello strumento influenzano la performance. Subisce l’effetto dello spazio d’uso associato all’oggetto che ha in mano. Paziente PE (neglect spazio lontano): È influenzato nello spazio lontano dal feedback tattile (quando c’è migliora),

Nello spazio vicino dal feedback visivo (quando non c'è peggiora). Dipende dallo spazio in cui si trova. Quando non c'è feedback visivo, lo spazio vicino viene rimappato come lontano e dunque peggiora. C'è una dissociazione del ruolo del feedback tattile e visivo, entrambi influenzano il rimappaggio e la conseguente performance.

Interpretazione → Lo spazio rappresentato è dinamico, la rappresentazione attivata tiene conto di diversi fattori: il feedback sensoriale, fattori legati allo spazio d'azione tipico dell'oggetto che modulano la rappresentazione spaziale.

Lezione 21/10/2019

Neglect: difficoltà a esplorare, prestare attenzione, percepire o agire nello spazio personale o extrapersonale, del lato opposto alla lesione.

Aree lese -> emisfero destro

  • Lobulo parietale inferiore
  • Aree premotorie
  • Aree sottocorticali connesse (talamo, nuclei della base, sostanza bianca)

Consapevolezza spazio extrapersonale ->

circuito frontale e temporale

Consapevolezza spazio personale -> circuiti parietali (la lesione delle stesse aree può provocare anosognosia ovvero negazione del proprio deficit).

Il cervello si rappresenta lo spazio in coordinate:

  • Sul corpo dell'individuo -> egocentrico -> centrato sul soggetto (la destra e la sinistra corrispondono alla dx e alla sx del campo visivo del paziente)
  • Sullo spazio esterno -> allocentrico -> centrato sull'oggetto (la dx e la sx corrispondono a quella degli oggetti)

Se è danneggiato il sistema egocentrico il paziente che deve ricopiare due margherite copierà la figura omettendo la margherita di sinistra.

Se è danneggiato il sistema allocentrico il paziente copia entrambe le margherite ma omette i petali della parte sinistra.

Quali sono i fattori che modulano la rappresentazione? Cioè, basta che io tenga in mano uno strumento affinché la rappresentazione cambi, o bisogna che io lo usi

attivamente? In più, è rilevante che io veda la continuità.
Dettagli
A.A. 2019-2020
63 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher caronealessia93 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neuropsicologia sperimentale e clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Berti Anna.