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RINFORZO E RICOMPENSA
Topi ai quali veniva inserito un elettrodo nel cervello si autostimolavano elettricamente. L'autostimolazione elettrica e il rinforzo: un'interpretazione è che i topi provassero piacere nella stimolazione dei siti cerebrali che inducono una stimolazione di rinforzo. I siti che producono una sensazione piacevole sono: Area settale, ipotalamo laterale, fascio proencefalico mediale, centri del piacere dell'area tegmentale ventrale e ponte dorsale. Non è detto che sia una sensazione rinforzante piacevole. Le porzioni più mediali dell'ipotalamo e le parti laterali dei centri del non-piacere dell'area tegmentale possono provocare una sensazione negativa come la paura. Può eccitare una via che è attiva in una situazione di rinforzo negativo, come quando si fugge da un predatore.
La stimolazione cerebrale nell'uomo: i siti che vengono autostimolati più spesso sono quelli che producono sensazioni di carattere sessuale come l'area settale e il mesencefalo che provocano una sensazione di felicità ebbrezza.
moderatamente positive
Amigdala e nucleo caudato più spesso sensazione di irritabilità sensazioni legate ai ricordi
Talamo mediale
Associata alla stimolazione c'è spesso qualche promessa di ricompensa, o un premio anticipato, ma non sempre l'esperienza risulta gradevole.
LA DOPAMINA E IL RINFORZO:
Si ottengono molte autostimolazioni mettendo elettrodi nel tronco proencefalico mediale e nell'areategmentale ventrale i corpi cellulari dei neuroni dopaminergici sono localizzati nell'areategmentale ventrale (come nella substantia nigra) ed inviano assoni attraverso il troncoproencefalico mediale a molte aree del cervello. Il tronco proencefalico mediale contiene anche fibre discendenti che potrebbero portare segnali di ricompensa all'area tegmentale ventrale.
Gli agonisti della DA (anfetamina) aumentano le stimolazioni. Un farmaco che blocca i recettori DA, diminuisce il numero delle autostimolazioni. La DA può essere importante in alcune situazioni.
ma non può essere ridotta semplicemente al NT cerebrale dellaricompensa. CAPITOLO 21 – LA MALATTIA MENTALE LA MALATTIA MENTALE E IL CERVELLO L'APPROCCIO PSICOSOCIALE ALLA MALATTIA MENTALE: Avanzamento nella laicizzazione della malattia mentale con la psichiatria. Grande influenza di Freud con la teoria psicoanalitica. Skinner comportamentismo base neurobiologica psicoterapia I DISTURBI D'ANSIA La paura è una risposta adattiva alle situazioni minacciose. Una risposta non appropriata di paura è ciò che caratterizza il disturbo d'ansia, il più comune disturbo psichiatrico. IL DISTURBO DI PANICO: = sentimento improvviso d'intenso terrore che si verifica senza preavviso. Attacco di panico Sintomi: palpitazioni, sudorazione, tremore, dispnea, dolore al torace, nausea, vertigini, sensazione di prurito, gelo o rossore. La maggior parte delle persone riferisce una paura insopportabile di morire o impazzire e fugge dall'uogo dove ha avutoInizio l'attacco, spesso andando al PS. Gli attacchi durano in media meno di 30 minuti. Possono verificarsi come risposta a stimoli specifici e possono accompagnarsi a numerosi disturbi d'ansia, ma possono anche verificarsi senza una causa apparente. È caratterizzata da ricorrenti attacchi di panico senza una causa apparente e da un timore persistente di avere altri attacchi. Il primo episodio di solito avviene dopo l'adolescenza, ma prima dei 50 anni. Metà degli individui che soffrono di questo disturbo hanno anche una depressione maggiore, e il 25% diviene alcolizzato o sviluppa problemi legati all'abuso di qualche sostanza. Più frequente nelle donne.
L'AGORAFOBIA: Grave ansia legata al rifiuto di luoghi o situazioni dalle quali può essere difficile o imbarazzante fuggire, o nelle quali è difficile ottenere aiuto nel caso di un attacco di panico. L'ansia porta a evitare tali situazioni.
Irrazionalmente percepite come minacciose. Più frequente nelle donne. Es: essere soli fuori casa, tra la folla…
IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO:
Le sono pensieri invadenti e ricorrenti o impulsi che sono percepiti come non appropriati, ossessioni grotteschi o proibiti. Questi pensieri sono riconosciuti come estranei, per cui provocano ansia.
Le sono comportamenti ripetitivi o operazioni mentali che sono eseguite per ridurre l'ansia associata con le ossessioni. Il DOC si manifesta negli adulti giovani. ansia eccessiva e preoccupazione che persiste per almeno 6 mesi.
Disturbi d'ansia generalizzati: ansia clinicamente significativa provocata da esposizione a oggetti o situazioni.
Fobia specifica: particolarmente paurosi, che inducono per lo più un comportamento d'evitamento ansia clinicamente significativa provocata da esposizione a certi tipi di situazioni.
Fobia sociale: sociali o di prestazione, che portano spesso a comportamento d'evitamento.
Rivivere un evento estremamente traumatico accompagnato da Disturbo post-traumatico da stress con sintomi di aumentata eccitazione e dall'evitamento di stimoli associati con il trauma.
LE BASI BIOLOGICHE DEI DISTURBI D'ANSIA:
Una persona sana è in grado di far fronte allo stress tramite l'apprendimento della risposta da stress. Ciò che contraddistingue il disturbo ansioso è una risposta inadeguata da stress, sia quando lo stimolo è presente sia quando non è immediatamente minaccioso. Una chiave per comprendere l'ansia è quella di comprendere come la risposta da stress è regolata dal cervello.
La risposta da stress è una reazione coordinata a stimoli minacciosi. Ha le seguenti caratteristiche:
- Comportamento d'evitamento
- Aumento della vigilanza e dell'attivazione mentale
- Attivazione della divisione simpatica del SNA
- Rilascio di cortisolo da parte delle ghiandole surrenali
L'ipotalamo ha un ruolo centrale
Nell'orchestrare le risposte umorali, motorie viscerali e motoriesomatiche. La risposta è mediata dall'asse umorale ipotalamo-ipofisi-surrenale.
Stress
Ipotalamo CRH
Ipofisi anteriore
ACTH
Ghiandola surrenale
Cortisolo
Cambiamenti fisiologici di risposta
LA REGOLAZIONE DELL'ASSE IPOTALAMO-IPOFISI-SURRENALE DA PARTE DELL'AMIGDALA E DELL'IPOTALAMO:
I disturbi d'ansia sono stati correlati sia ad un'iperattività dell'amigdala che a una diminuita attività dell'ippocampo. Sia l'amigdala che l'ippocampo ricevono informazioni altamente elaborate dalla neocorteccia. Negli umani che presentano disturbi d'ansia si è notata un'elevata attivazione della corteccia prefrontale.
80 Risposta da stress
Attivazione ipotalamo-ipofisi-surrenale
Ipotalamo Attivazione sistema nervoso simpatico
Informazione sensoriale Sostanza grigia
Comportamento periacquedottale evitante
Nucleo centrale
Nuclei basolaterali
Aumento della Amigdala modulatori vigilanza L'attivazione non appropriata dell'amigdala è stata associata ad alcuni disturbi ansiosi. L'asse ipotalamo-ipofisi-surrenale è anche regolato dall'ippocampo. Amigdala Ippocampo + - Ipotalamo-ipofisi-surrenale Cortisolo L'attivazione dell'ippocampo sopprime il rilascio di CRH. Contiene recettori glucocorticoidei che rispondono al rilascio di cortisolo. Contribuisce alla regolazione a feed-back quando il livello di cortisolo diventa troppo alto. Tuttavia, la prolungata esposizione a cortisolo, come nei periodi di stress prolungato, può provocare il deperimento e la morte delle cellule ippocampali la risposta da stress diventa più pronunciata, aumenta il rilascio di cortisolo e il danno ippocampale diventa più grande. IL TRATTAMENTO DEI DISTURBI D'ANSIA: il terapista aumenta gradualmente l'esposizione del paziente agli stimoli che producono ansia, rinforzando la Psicoterapia.Il concetto che gli stimoli non sono pericolosi. A livello neurobiologico, l'obiettivo della psicoterapia è quello di alterare le connessioni del cervello così che gli stimoli non evochino più la risposta da stress. 81 Che riducono l'ansia. Agiscono alterando la trasmissione sinaptica chimicaFarmaci ansioliticidel cervello. Le classi più importanti sono le e glibenzodiazepine inibitori selettivi per il riassorbimento della serotonina. Si legano a siti del recettore GABA, rendendo il GABA più efficaceBenzodiazepine Anell'aprire il canale e produrre inibizione. Il è la più conosciuta. Permettono una terapiaValiummolto efficace dell'ansia acuta. Quasi tutti i farmaci che stimolano le azioni del GABA sono ansiolitici, compreso l'etanolo (disturbi ansiosi e abuso di alcol vanno spesso di pari passo). L'azione calmante delle benzodiazepine è dovuta alla soppressione dell'attività nei
Circuiti neurali coinvolti nella risposta allo stress. Il numero di siti per il legame delle benzodiazepine è ridotto nelle regioni della corteccia frontale che mostrano iperattività durante l'ansia. Un'alterazione nella regolazione endogena dei recettori GABA è la causa dei disturbi d'ansia. Il Prozac (fluoxetina) è il più conosciuto inibitore selettivo per il riassorbimento della serotonina (SSRI). Sono molto utilizzati nel trattamento dei disturbi dell'umore, ma anche in quelli d'ansia, compreso il DOC. Gli SSRI prolungano l'azione di rilascio della serotonina a livello dei recettori inibendone il riassorbimento. L'azione ansiolitica degli SSRI non è immediata. Alla regolare dose giornaliera si sviluppano lentamente per un periodo di settimane. L'azione immediata della serotonina nello spazio extracellulare causata dagli SSRI non è responsabile dell'effetto ansiolitico.
Piuttosto l'effetto sembra dovuto a un adattamento del sistema nervoso ai livelli elevati e cronici di serotonina. Nel contesto dei disturbi ansiosi, è interessante il fatto che una risposta adattiva agli SSRI consista in un aumento dei recettori glucocorticoidi nell'ippocampo. Gli SSRI possono ridurre l'ansia innalzando la regolazione a feedback dei neuroni CRH nell'ipotalamo. Esistono oggi nuovi farmaci. Uno ha come bersaglio i recettori per CRH. Il CRH è utilizzato anche come neurotrasmettitore in alcuni dei circuiti centrali coinvolti nella risposta da stress. Alcuni neuroni del nucleo centrale dell'amigdala contengono CRH, e le iniezioni di CRH nel cervello possono produrre la