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APRASSIE

Disordini del movimento volontario che emergono su richiesta, dissociazione

automatico/volontaria (da non confondere con il neglect)

*Modi di classificazione:

Processo di elaborazione (aprassia ideativa e ideomotoria)

Sistemi effettori colpiti (aprassia orale o buccofacciale degli arti, del tronco, della marcia)

Tipo di attività (uso di oggetti, imitazione di gesti, produzione di gesti simbolici e di sequenze

motorie complesse)

-Aprassia Ideomotoria: incapacità di tradurre il programma motorio (noto) nei movimenti

corretti; difficoltà di imitazione dei gesti, soprattutto quelli senza senso;

Modello di Liepmann (1900): programma motorio post-rolandico (piramidale), vie di

connessione, memoria dei pattern di innervazione nel sensomotorio, lesione alle vie di

connessione.

Modello di Geschwind (1965): dal sensomotorio di Liepmann alla corteccia premotoria. Quella

di sinistra è connessa sia alla corteccia motoria di sinistra, che alla premotoria di destra. Sistemi

concettuali e di programmazione parietali sinistri, connessione mediante il fascicolo arcuato;

lesioni posteriori, deficit ad entrambi gli arti, lesioni anteriori, deficit solo agli arti di sinistra.

-Aprassia Callosale: deficit degli arti di sinistra, senza plegia degli arti di destra. Disordine da

disconnessione sia per Liepmann che per Geschwind. Centro prassico deputato all'elaborazione

ed esecuzione del programma d'azione nel lobo parietale inferiore sinistro, dominanza sinistra

non assoluta.

-Aprassia Ideativa (di uso degli oggetti): disturbo della capacità di rievocare il gesto e la

sequenza di movimenti adeguati a compierlo. Test di utilizzo di uno o più oggetti (es. accendere

una candela), con attenzione ad errori di omissione, localizzazione e uso errato. Disordine

nell'organizzazione sequenziale del movimento, o amnesia d'uso degli oggetti.

-Aprassia Buccofacciale: aprassia ideomotoria a carico di bocca e volto (difficoltà a compiere su

richiesta movimenti come fischiare, baciare, soffiare...). Lesioni frontali sinistre, e spesso

associata a disturbi afasici.

APRASSIA E AFASIA

-l'80% dei pazienti afasici è anche aprassico;

-ipotesi di una comune incapacità di simbolizzazione, astrazione, concettualizzazione (Goldstein

1948)

-il paziente sbaglia anche gesti non simbolici e su imitazione

*Esame dell'aprassia

Eliminazione delle richieste verbali

Aprassia ideativa (uso di uno o più oggetti)

Aprassia ideomotoria degli arti (braccio/mano e dita) e aprassia buccofacciale: imitazione di

gesti simbolici e non, prodotti dall'esaminaore; viene considerato corretto anche un gesto

"goffo".

AGNOSIA

Disturbo del riconoscimento attraverso un canale sensoriale (deve passare per forza da un canale

sensoriale l'oggetto da riconoscere, affinchè venga riconosciuto), in assenza di deficit delle

abilità percettive elementari e altri disturbi cognitivi (linguistici o intellettivi). E' raro.

*Livelli di elaborazione:

Elaborazione sensoriale (sistema visivo, sistema uditivo, sistema somatosensoriale)

Analisi percettiva dello stimolo (agnosia apercettiva, più frequente)

Analisi delle conoscenze strutturali

IL MODELLO DI LISSAUER (1890)

Primo modello cognitivo sul riconoscimento visivo degli oggetti

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
7 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Adry87 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neuropsicologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Pelle Gina.