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TUBULO PROSSIMALE
Il tubulo prossimale inizia in corrispondenza del polo urinario del glomerulo e in base alla sede è costituito di due parti: la parte convoluta iniziale, che segue un percorso contorto ed è localizzata esclusivamente nella zona corticale; la parte retta, che ha un andamento rettilineo ed è situata nel raggio midollare (vedi fig. 1.3). La lunghezza di tutto il tubulo prossimale è di 14 mm, con un diametro di 40 μm. In base alla morfologia delle cellule si distinguono tre segmenti: il primo (S1) corrisponde alla parte iniziale del tubulo prossimale e rappresenta i primi due terzi della parte convoluta; il secondo (S2) è rappresentato dal restante terzo della parte convoluta e dal tratto iniziale della parte retta; il terzo (S3) è costituito solo dalla restante parte retta che è situata nella corticale profonda e nel raggio midollare. Tra le cellule si trova uno spazio intercellulare che è separato dal lume tubulare mediante.Un diaframma costituito da una propaggine della membrana plasmatica chiamata "giunzione sottile" o "zona occludente". Queste giunzioni, collegando le cellule tra loro, fanno sì che l'epitelio sia un tutt'uno. La giunzione è costituita da due strati che presentano alcune interruzioni. Nelle immediate vicinanze di questa giunzione ve n'è un'altra che è denominata "giunzione intermedia" o "zona aderente", costituita da una struttura a 6 strati proveniente da un doppio strato di membrana plasmatica che si ripiega tre volte. Il citoplasma della cellula nell'arca adiacente la giunzione intermedia è molto denso. Queste zone di giunzione sono molto importanti perché svolgono il ruolo di collegamento tra le cellule per il passaggio tra loro di ioni e piccole macromolecole. Lo spessore della membrana basale tubulare si riduce gradualmente lungo il decorso del tubulo. Nello spazio basale e in quello laterale sono
localizzate le pompe ioniche sodio-potassio (Na+, K+). L'orletto a spazzola è costituito da numerosi microvilli che aumentano la superficie apicale di 36 volte. In ogni microvillo vi sono 6-10 filamenti dello spessore di 6 nm. Questi filamenti di actina terminano nella zona apicale della cellula in direzione perpendicolare ai microvilli.
Studi di immunoistochimica hanno dimostrato la presenza di proteine citoscheletriche nella parte centrale del microvillo, mentre miosina e spectrina sono presenti nella parte apicale del citoplasma cellulare.
Tra i microvilli vi sono invaginazioni apicali che hanno un contenuto proteico diverso da quello dei microvilli; è importante ricordare la presenza di un antigene (gp 330) responsabile della nefrite di Heymann.
Le cellule della parte convoluta del tubulo prossimale contengono un apparato lisosomiale che partecipa al riassorbimento e alla degradazione delle macromolecole provenienti dall'ultrafiltrato (fig. 1.7).
L'assorbimento delle
La degradazione delle macromolecole avviene per un processo di endocitosi (eterofagocitosi) e, pertanto, nei lisosomi si osservano spesso proteine. I lisosomi e i vacuoli cellulari, inoltre, rivestono un ruolo importante nel processo di autofagocitosi dei costituenti intracellulari; essi contengono materiale residuo non digeribile che viene successivamente eliminato con un processo di esocitosi nell'ume tubulare. Infatti, il sistema vacuoli-lisosomi svolge un ruolo nel processo di riassorbimento e degradazione dell'albumina e delle proteine plasmatiche di basso peso molecolare provenienti dall'ultrafiltrato. Le proteine sono assorbite mediante processo di endocitosi (pinocitosi); esse si localizzano nelle invaginazioni della membrana cellulare, dove si formano piccole vescicole che si fondono con gli endosomi (una popolazione eterogenea di vescicole e vacuoli). Attraverso questi endosomi le proteine assorbite sono trasferite nei lisosomi, dove avviene il processo di proteolisi per mezzo di enzimi.
