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MODELLO DI COURNOT CON IMPRESE E COSTI MARGINARLI DIFFERENTI
Ora analizziamo il modello di Cournot con ognuno delle quali sostiene dei costi marginali diversi.
L’unica cosa che teniamo è che i costi marginali sono costanti (ma diversi per ogni singola
impresa). Abbiamo ancora una volta, come sempre, la nostra classica funzione di domanda:
= − + + . . . . +
⇒ = 2
1
,
Ipotizziamo una generica impresa quindi:
= − − −
L’obbiettivo dell’impresa non cambia mai (massimizzare i profitti):
′ ′ ′
= = − − − 2 − = 0
⇒
Questa condizione vale per tutte le imprese e vale soprattutto quando abbiamo calcolato la
∗
quantità di equilibrio ( ) e ovviamente anche la quantità complessiva di equilibrio. Dunque,
possiamo scrivere: ∗ ∗
− − − 2 − = 0
La quantità complessiva di equilibrio ovviamente sarà:
∗ ∗
∗
∗ ∗ ∗ ∗
= + . . . . + ⇒ = − +
1 2
∗
−
Ricavando otteniamo: ∗
∗ ∗
− = −
Perciò avremo: ∗ ∗
∗ ∗ ∗ ∗
( )
− − − 2 − = 0 + − 2 − = 0
⇒ −
∗ ∗
∗ ∗
− = 0 =
⇒ − − ⇒ − −
è il prezzo di
∗
equilibrio
Quindi possiamo scrivere: ∗ ∗
− =
Divido a destra e sinistra per lo stesso membro, e moltiplico e divido a sinistra per lo stesso valore
non cambia nulla (perché se semplifico torno al punto precedente):
∗ ∗ ∗
−
Indice di
= ∙ Quota di mercato per
Lerner ∗ ∗ ∗
:
l’impresa la quantità
che questa produce
rispetto alla quantità
complessivamente
prodotta nel mercato
∗
.
Rimane il rapporto e è l’inclinazione della curva di domanda che è il rapporto tra la variazione di
∗
( ).
fratto la variazione di Possiamo scrivere quindi che:
∗
Inverso elasticità
∗
= ∙ ∙
∗
1
ƞ
Quindi possiamo scrivere che l’indice di Lerner è il rapporto tra le quote di mercato e l’elasticità:
∗
1
∗
= ⇒ =
∙ ƞ
ƞ è
Quello che abbiamo appena scritto è l’indice di Lerner della singola impresa ma noi abbiamo
imprese. Dunque, passiamo dal concetto di impresa a quello di industria (insieme delle imprese),
per cui avremo: ∗ ∗
−
∗ ∗
=
∙
∙ ∗
ƞ
2
∗
∗
−
∗ ∙ →
⇒ ∙
∗
ƞ