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Il counseling e la psicoterapia: differenze e riflessioni
Secondo Corsini (2007) il counseling e la psicoterapia qualitativamente sono la stessa cosa e differiscono solo a livello quantitativo: non c'è nulla che uno psicoterapeuta faccia che un counselor non faccia. Ci potremmo dunque domandare che senso abbia studiare 4 anni in una scuola specializzata: c'è in realtà una grande differenza tra counselor e psicoterapia con l'unico punto di contatto dell'avvicinamento relazionale.
Sempre secondo C., non si può dare nessuna definizione che includa tutte le psicoterapie ed escluda tutti i metodi del counseling. I vari tentativi di distinguere le psicoterapie ed escludere tutti i metodi del counseling, secondo C., sono falliti.
Altre riflessioni che fa C., sono che la psicoterapia va nel profondo mentre il counseling ha poco senso visto che non è chiaro cosa sia il profondo. La psicoterapia Junghiana è definita anche psicoterapia del profondo. Cos'è però il profondo?
Non è benchiaro che cosa sia, abbiamo un'idea generale, ma non lo sappiamo definire con certezza. Quanto dovrebbe durare il sostegno in ambito psicologico? difficile da dire, si suppone che possa durare per il periodo in cui c'è bisogno di sostenere la persona; e se questo deve essere protratto nel tempo perché la persona si è cronicizzata? Può andare avanti anche uno o due anni. Si da per scontato che il counseling sia un processo relativamente breve, così come il sostegno in ambito psicologico. In realtà la durata non è un parametro che si può utilizzare né per il sostegno in ambito psicologico né per il counseling; sì, in teoria dovrebbe essere un intervento breve e definito per il counseling, così come dovrebbe essere limitato per il sostegno in ambito psicologico, ma non è un parametro considerabile perché un certo problema potrebbe essere profondamente sviscerato.questo richiedetempo. Ci sono poi psicoterapie che hanno una durata molto limitata (5-6 sedute), quindi, lo stesso breve periodo di5-6 sedute può essere psicoterapia breve, counseling e sostegno in ambito psicologico -> c’è una certa sovrapposizionedifficile da risolvere. Dovremmo quindi avere buon senso e capire che il counseling dovrebbe essere un interventobreve, così come il sostegno in ambito psicologico, mentre la psicoterapia ha una vasta gamma di durata temporale.Stiamo maneggiando una materia molto delicata e difficile da capire, anche da un punto di vista dell’applicazione.Altre differenze che ci permettono di chiarire sempre più cos’è la psicoterapia sono che il counseling viene consideratoorientato al problema, mentre la psicoterapia è orientata alla persona. Inoltre, il counseling pone l’accento sul dareinformazioni, consigli e ordini da parte di qualcuno che si considera un esperto di una particolare
L'area del comportamento umano è il campo in cui si occupa la psicologia, mentre la psicoterapia è un processo che aiuta le persone a scoprire ciò che le porta a pensare, sentire e agire in maniera insoddisfacente. Apparentemente, il counseling è qualcosa legato al consiglio, un professionista che ascolta, entra in relazione e aiuta a risolvere un certo problema; la psicoterapia psicoanalitica, invece, non si mette mai nelle condizioni di dirci cosa dobbiamo fare, cosa che invece è punto chiave di altre psicoterapie.
Nota bene: il paziente spesso chiede "cosa devo fare?" la risposta a questa domanda varia di scuola in scuola, laddove in TCC si può dire "in questa situazioni altre persone hanno agito in questo modo", in terapia psicoanalitica "come ti fa sentire questa domanda?" ecc.
Modelli di psicoterapia, lez_3 - 25/09
Un'affermazione che vale la pena di essere discussa è "tutte le psicoterapie sono metodi di apprendimento"; o
ancora,tutte le psicoterapie, in generale, hanno lo scopo di "cambiare" le persone? Ci sono tutta una serie di dubbi sul fattoche si possano utilizzare alcuni termini, per esempio, "guarigione", in psicoterapia. In medicina è tutto più chiaro: ilpaziente si considera malato se presenta una condizione tale da poter essere identificato in quel modo, segue dunqueuna terapia che porta alla risoluzione dello stato patologico o a una cronicizzazione dello stesso o la morte. Il termine"guarigione" è dunque molto delicato nella nostra materia, così come il termine "cambiamento". Cosa significanoesattamente "guarigione" e "cambiamento" in psicoterapia? Le risposte a questa domanda sono tante, ad oggi nonsiamo ancora arrivati a un accordo, e si cercano delle soluzioni abbastanza generali da poter essere condivisi dallamaggior parte degli interventi. In qualche modo tutte le psicoterapie sonoeffettivamente metodi di apprendimento: l'individuo, anche semplicemente associando o facendo delle connessioni comprende delle cose. Riguardo al cambiare, una persona può effettivamente cambiare in un lasso di tempo abbastanza breve? Questo sembra poco probabile, ma è anche vero che a volte un soggetto riesce a creare dei collegamenti mai fatti prima di un'entità tale per cui un comportamento può venir rapidamente cambiato; se poi ci sia un reale cambiamento della persona a livello di tratti di personalità [senza limitarci all'osservazione del comportamento esterno], questo è molto più difficile da dire. La psicoterapia è efficace, miracoli non ne fa, ma promuove un cambiamento [Rogers individua nella persona una tendenza che la spinge verso l'attualizzazione delle proprie risorse, il cambiamento in questo senso sarebbe la messa in moto delle proprie risorse per cambiare]. Conviene usare il termine cambiamento oè più utile utilizzare il termine "trasformazione"? Estendendo il concetto di cambiamento (o, preferibilmente, di trasformazione) a livello generale, si può "pensare di far pensare diversamente le persone" (e quindi lavorare sul piano strettamente cognitivo) non nel senso di imporre o fare un lavaggio del cervello; il percorso certamente varia da intervento a intervento: può essere diverso il setting, la durata delle sedute o del trattamento (come regola generale, la psicoterapia a lungo termine è migliore della psicoterapia a breve termine). La psicoterapia è apprendimento, può essere apprendimento di qualcosa di nuovo o la ricerca di qualcosa che uno ha dimenticato: può essere apprendimento (come imparare a fare qualcosa) o può essere disimparare; paradossalmente, spesso può essere apprendimento di ciò che uno già conosce. Meccanismi basilari per il cambiamento terapeutico Abbiamovisti come delle lenti attraverso le quali osservare e comprendere il funzionamento della mente umana e i processi di cambiamento. Ogni modello di psicoterapia ha le sue teorie, i suoi principi e le sue tecniche specifiche, che vengono utilizzate per aiutare i pazienti a raggiungere i loro obiettivi terapeutici. Il setting terapeutico è un elemento comune a tutti i modelli di psicoterapia. Si tratta dell'ambiente fisico e relazionale in cui avviene la terapia, che può variare a seconda del contesto e delle preferenze del terapeuta e del paziente. Ad esempio, la terapia può svolgersi in uno studio privato, in un ospedale o in una clinica, e può essere individuale, di coppia o di gruppo. Un altro fattore comune è l'alleanza terapeutica, che si riferisce alla qualità della relazione tra terapeuta e paziente. Una buona alleanza terapeutica è fondamentale per il successo della psicoterapia, in quanto favorisce la fiducia, la collaborazione e la comunicazione aperta tra le due parti. Gli studiosi hanno cercato di identificare gli ingredienti comuni che determinano il successo della psicoterapia. Alcuni fattori che sembrano essere importanti includono l'empatia del terapeuta, la capacità di stabilire una relazione di fiducia con il paziente, la chiarezza degli obiettivi terapeutici e l'adattamento delle tecniche terapeutiche alle esigenze individuali del paziente. Un altro aspetto interessante è la concordanza tra la personalità del fondatore di un modello di psicoterapia e il sistema che ha sviluppato. Ad esempio, alcuni modelli di psicoterapia sono stati sviluppati da persone con una forte inclinazione verso l'ascolto e l'empatia, mentre altri modelli sono stati sviluppati da persone con una maggiore enfasi sulla razionalità e l'analisi. In conclusione, i modelli di psicoterapia sono strumenti utilizzati dagli psicoterapeuti per comprendere e intervenire sui problemi psicologici dei pazienti. Non esiste un modello di psicoterapia universale che sia efficace per tutti i pazienti, ma tutti i modelli hanno in comune alcuni fattori, come il setting terapeutico e l'alleanza terapeutica. Gli studiosi continuano a cercare gli ingredienti comuni che determinano il successo della psicoterapia, al fine di migliorare le pratiche terapeutiche e offrire un aiuto sempre più efficace ai pazienti.estremamente soggettivi che risentono della personalità del proprio fondatore, sono visioni parziali. Un esempio metaforico: se noi prendiamo una decina di persone, le bendiamo e gli facciamo toccare una parte di un elefante chiedendogli di descriverla, loro saranno sicuramente in grado di riportarci chiaramente ciò che stanno toccando, ma solo per quella parte e non l'elefante nel complesso. Tutte queste visioni parziali, questi 400 modelli che stiamo studiando, sono tutte visioni parziali dell'essere umano.
Il professore non sponsorizza nessuna scuola di psicoterapia in particolare, crede invece che lo studente si debba orientare in base a quello che ognuno di noi sente più vicino a sé. È ovvio che c'è anche un principio di realtà, quindi prima dovremmo fare lo sforzo di capire cos'è nelle nostre corde e poi modulare il tutto in base al nostro budget, tempo ecc. L'importante è scegliere sempre
in base a quello che sentiamo. Il terapeuta realmente affermato adotta o sviluppa una teoria e una metodologia congruente con la propria personalità. Inoltre, non è che dovremo limitarci soltanto a studiare i testi di psicoterapia che la Scuola proporrà, perché sarebbe limitante: chi si è addentrato nei meandri dell'essere umano per cercare di capirne l'essenza non sono soltanto gli psicoterapeuti e gli psicologi, ma anche gli artisti e grandi studiosi come Shakespeare, Tolstoj, George Eliot, James Joyce ecc. Scopriremo poi da soli che è anche attraverso l'esperienza (seguendo personalmente i pazienti, gruppi di pazienti e il lavoro con loro) che svilupperemo appieno la nostra professionalità -> impariamo molto dai nostri pazienti. Per questo motivo il professore ci consiglia, visto che abbiamo la possibilità di avere un anno di tirocinio, di utilizzare almeno 6 mesi di tirocinio post-laurea per andare in qualcheistituto dove vengono trattati pazienti gravi. La psicoterapia è arte o scienza? Questa è una domanda alla quale non sappiamo rispondere. Guardiamo per un momento a Freud, lui era convinto che fosse una scienza. Questo sua idea è stata brutalmente distrutta da alcuni suoi successori e, per quanto riguarda la psicoanalisi, la domanda è rimasta aperta. Per quanto riguarda invece la TCC, in questo caso ci avviciniamo di più a quelle che sono pratiche scientifiche. Altri approcci, come i modelli Gestaltici/umanistici rivendicano il fatto che la psicoterapia non sia una scienza ma che sia più vicina all'arte. La domanda che ci possiamo porre è: quali specifici interventi terapeutici producono specifici cambiamenti in specifici pazienti in specifiche condizioni? Attenzione, se mi faccio queste domande sono molto lontano dal dire "la domanda del paziente non è la domanda reale", però è anche altrettanto vero cheNoi non possiamo volare nel buio; da unaparte, dunque, ci possono essere degli elementi di arte, dall'altra c'è un certo rigore metodologico. Se parlo di specificiinterventi devo parlare di un modello molto preciso; scopriremo che, per quanto i modelli siano definiti e definibili (esi possano anche contrapporre l'uno all'altro), non sono come le mura d