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Gli ostacoli all'aumento di produttività

1. Errata convinzione che una maggiore produttività significhi meno lavoro. In realtà, una maggiore produttività porta a una diminuzione dei costi e dei prezzi, all'aumento dei salari, alla maggiore domanda e all'aumento dell'occupazione.

2. Componente caratteriale-motivazionale, come l'abitudine a prendersela comoda, che può essere accentuata nel gruppo di lavoro.

3. Calcolo e valutazioni consapevoli da parte dell'operaio, come la convenienza a non far conoscere al padrone i tempi di lavorazione o la convenienza a prolungare i tempi di lavoro per ottenere una remunerazione a ore.

4. Inefficienza dell'organizzazione del lavoro comunemente impiegata, che non favorisce l'iniziativa e l'incentivo. Gli operai imparano il mestiere dai compagni osservando e acquisendo conoscenze empiriche, ma i direttori di stabilimento non hanno accesso a queste conoscenze, quindi anche i direttori più esperti devono affidarsi agli operai per risolvere i problemi di produzione.

migliore e più economico

Il compito dei direttori è indurre il lavoratore ad usare la sua iniziativa per dare il massimo

Per attivare l'iniziativa del lavoratore occorre offrirgli qualche stimolo (avanzamenti di carriera, salari più alti, ecc...)

L'ORDINAMENTO SCIENTIFICO DEL LAVORO > I NUOVI DOVERI DEI DIRETTORI

Sviluppare una scienza per ogni elemento di lavoro che sostituisce il metodo empirico

Scegliere e formare il lavoratore con il metodo scientifico

Cooperare con i propri uomini assicurandosi che il lavoro sia eseguito secondo la scienza sviluppata

Realizzare un'eguale divisione del lavoro e di responsabilità tra la direzione e gli operai

LA DIVISIONE DEL LAVORO TRA LA DIREZIONE E GLI OPERAI

Con l'ordinamento scientifico la determinazione delle regole del lavoro sono svolte dalla direzione perché, anche se l'operaio è ben addestrato per lo sviluppo e l'uso dei dati

scientifici, gli sarebbe materialmente impossibile lavorare alla macchina e a tavolino.

IL COMPITO

Il piano di lavoro di ogni operaio deve essere preparato il giorno dalla direzione almeno il giorno prima.

L'operaio deve ricevere complete istruzioni scritte (compito, mezzi necessari al lavoro e quanto tempo occorre).

Il lavoro così preparato è frutto degli sforzi congiunti dell'operaio e la direzione.

IL METODO RAZIONALE DI TAYLOR

  1. One Best Way: Scomporre il ciclo di lavoro in elementi analitici, ricombinare questi nel modo più economico e razionale. Per ogni attività c'è un modo migliore di svolgerla.
  2. The right man to the right place: Scegliere l'operaio più idoneo a svolgere il lavoro tramite lo studio del carattere, del rendimento e delle sue possibilità di sviluppo.
  3. Analytic training: Addestrare l'operaio a lavorare secondo le istruzioni sulla esecuzione e sui tempi di pausa prefissati.

imponendo l'adozione delle regole e la cooperazione e tramite l'affiancamento con istruttori.

4. Differential rates: Retribuirlo in misura adeguata ad ottenere il massimo rendimento, ossia parare sopra la media abituale chi lo raggiunge.

CARATTERISTICHE DEL METODO SCIENTIFICO

  • Determinismo (ogni cosa che esiste ed accade, comprese le conoscenze e le azioni umane, è determinato in modo causale da una catena ininterrotta di eventi avvenuti in precedenza)
  • Scomponibilità
  • Sperimentazione
  • Sviluppo cumulativo delle conoscenze

L'EFFICACIA DEL METODO SCIENTIFICO

I suoi principi possono essere applicati a tutte le specie di lavoro, dal più elementare al più complesso con risultati infinitamente superiori ottenibili con l'ordinamento iniziativa e stimolo.

HENRY FAYOL-TEORIA DELLA DIREZIONE AMMINISTRATIVA

Come Taylor, anche il francese Fayol trasse lo spunto per le sue teorie dagli sperperi constatati nell'azienda in cui lavorava.

Le tesi di Fayol vengono sintetizzate nel 1916 (Administration industrielle ed générale). Fayol suddivide sei gruppi di funzioni:
  • Tecniche (produzione, fabbricazione, trasformazione)
  • Commerciali (acquisti, vendite, scambi)
  • Finanziarie (ricerca e gestione del capitale)
  • Di sicurezza (protezione dei beni e delle persone)
  • Contabili (inventario, bilancio, preventivi, statistiche, ecc...)
  • Amministrative (programmare, organizzare, comandare, coordinare e controllare)
Ogni compito (operaio, caporeparto, direttore, ecc...) presenta tutte le funzioni in percentuali diverse. Alle funzioni amministrative, a cui spetta la responsabilità della gestione aziendale, vengono attribuiti 5 elementi (elementi della direzione aziendale):
  1. Programmare (prevedere il funzionamento dell'impresa in un intervallo di tempo futuro tramite un programma di azione)
  2. Organizzazione
  3. Comando
  4. Coordinamento (armonizzare tutte le attività)

Controllo (su cose, persone, operazioni)

• L'attività di direzione non va confusa con l'attività di governo:

Dirigere: è solo una delle sei funzioni di cui il governo deve assumere il controllo

Governare: condurre l'impresa verso il suo fine ottimizzando le risorse disponibili; implica il controllo di tutte le sei funzioni essenziali

LE CAPACITÀ

Ad ogni funzione corrisponde una capacità specifica ossia un insieme di qualità e di conoscenze:

qualità fisiche: salute, vigore, abilità

qualità intellettuali: attitudine a capire e ad apprendere, giudizio, vigore e flessibilità

qualità morali: energia, fermezza, responsabilità, iniziativa, abnegazione, tatto, dignità

cultura generale: nozioni diverse che non rientrano nell'area esclusiva della funzione esercitata

conoscenze speciali: concernono esclusivamente la funzione esercitata sia tecnica

sia commerciale, sia finanziaria, sia amministrativa, ecc... esperienza: conoscenza che risulta dalla pratica degli affari
  • I PRINCIPI DI DIREZIONE AZIENDALE
Fayol riconosce che l'abilità amministrativa non si acquisisce solo mediante l'esperienza, ma anche mediante lo studio di vere e proprie "teorie amministrative", regole e metodi sperimentati e comprovati nella pratica applicazione. Per strutturare tale teoria Fayol enuncia alcuni principi.
  • La suddivisione del lavoro : Al crescere della organizzazione è necessario suddividere e raggruppare le risorse in base alla specializzazione. Produrre di più e meglio a parità di sforzo con conseguente specializzazione delle funzioni e separazione dei poteri.
  • L'autorità e la responsabilità : Chi ha responsabilità deve avere autorità. Non è concepibile l'autorità senza la responsabilità.
  • La disciplina : Senza disciplina viene
meno il principio di autorità, in quanto esso implica il diritto di dare ordini e di pretendere obbedienza.
L'unità di direzione: Per ogni gruppo di attività che condivide lo stesso obiettivo deve esserci un solo capo (da non confondere con l'unità di comando).
L'unità di comando: Ognuno deve ricevere ordini da un solo superiore e riferire solo a lui.
Gerarchia: I principi sull'unità di direzione e di comando sono alla base della struttura gerarchica delle aziende ("line").
In casi più complessi e moderni esistono gli specialisti di "staff" che possono introdurre procedure nella "line", sulla base di un rapporto "funzionale".
La linea di comando e l'area di comando: Le linee di comando devono essere chiare e definite (organigrammi) ed essere le più brevi possibile.
Prevalenza dell'interesse generale a quello individuale: Il principio

Si può tradurre nella opportunità di stabilire obiettivi aziendali che evitino il contrasto fra interesse personale e aziendale.

Accentramento: Il sistema per funzionare richiede adeguate deleghe decisionali e operative.

Remunerazione equa: La remunerazione deve, nei limiti del possibile, soddisfare gli interessi dell'organizzazione e del collaboratore.

L'equilibrio: Le varie parti dell'organizzazione devono essere in equilibrio tra loro e nessuna delle funzioni deve assumere un'indebita importanza a scapito delle altre.

Ordine: Materiale (ogni oggetto deve avere uno spazio riservato e scelto accuratamente); Sociale (deve essere riservato uno spazio per ogni impiegato).

Stabilità del personale: Occorre un certo lasso di tempo affinché un addetto ad una nuova mansione la possa compiere nel migliore dei modi.

Iniziativa: Incoraggiare la capacità di proporre nuove modalità operative.

L'unione del personale: Mai dividere il personale ed evitare l'abuso delle comunicazioni scritte. I principi devono essere flessibili, adattabili alle esigenze, deve essere possibili individuarne dei nuovi e devono essere adeguate ai tempi.

ELTON MAYO E LA SCUOLA BEHAVIORISTA

Behaviorismo: corrente di pensiero che ha molto influenzato gli studi organizzativi che cerca di spiegare il comportamento di un organismo in termini di relazioni tra input e output, tra stimolo e risposta, tra variabile dipendenti e indipendenti. I behavioristi sottovalutano il ruolo dei processi mentali e creativi.

Elton Mayo condusse studi sistematici presso lo stabilimento di Hawthorne della Western Electric (1927-1932). Obiettivo è mettere in discussione l'assunto tradizionale che i lavoratori fossero come elementi di una macchina, sensibili solo al comando, alla gratificazione economica o alla punizione, alle condizioni fisiche del lavoro.

Mayo e il suo gruppo, che prende il nome di "relazionisti",

Compresero che la produttività è incorrelazione con le relazioni sociali, con la motivazione e con l'attenzione di cui le persone si sentono oggetto. Egli osservò che l'adozione di incentivi di gruppo condiziona i comportamenti dei singoli.

Le conclusioni dei relazionisti sono:

  • L'impresa è un sistema sociale, non solo tecnico ed economico
  • L'individuo è motivato da fattori psicologici e sociali, non solo economici
  • I gruppi rivestono grande importanza
  • La leadership dovrebbe avere un approccio più "democratico" e meno "autoritario"
  • L'informazione interna ha rilevante importanza
  • Il management richiede capacità sociali, oltre che tecniche
  • La motivazione è correlata alle esigenze sociali delle persone
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
9 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Modelli di Governance e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Consorti Augusta.