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Freud nel libro "l'interpretazione dei sogni" e "nei tre saggi della teoria

sessuale", deducendo tutte le maggiori teorie dall'autoanalisi e

dall'interpretazione dei sogni. In questa fase viene sottolineato il ruolo

delle forze istintuali nello sviluppo e nei successivi adattamenti

dell'individuo. Rispetto alla prima fase inizia ad avere un ruolo meno

importante la realtà esterna ed uno più importante quella interna. Il

concetto di pulsione istintuale è molto "oscuro" al limite tra lo psichico ed

il somatico ed è caratterizzato da:

Spinta, l'elemento motorio della pulsione, quindi la somma delle forze;

Meta, dove verrà raggiunto il soddisfacimento della pulsione;

Oggetto, ciò con cui è in relazione la pulsione, è un elemento variabile e

non è collegato ad essa originariamente. L'oggetto non è necessariamente

esterno ma può essere anche un oggetto interno;

Fonte, è il processo somatico che si svolge il cui sintomo è rappresentato

nella vita psichica dalla pulsione.

La natura e lo sviluppo delle pulsioni istintuali hanno una notevole

importanza durante la seconda fase. Freud riteneva che il conflitto si

verificasse a causa dell'esistenza di una serie di pulsioni che funzionavano

nel tentativo di autoconservazione. Le pulsioni suscitano un conflitto e i

tentativi di trovare una soluzione potevano determinare la formazione di

un compromesso. Tali compromessi dei desideri sono ad esempio i sogni, i

sogni ad occhi aperti, tratti del carattere ecc. Si ritiene che la loro

formazione rappresenti una forma camuffata di gratificazione del

desiderio (concetto centrale nello sviluppo di alcune patologie). Nella

seconda fase il trauma viene considerato come un pericolo per l'individuo

che può essere ferito o rifiutato di essere sopraffatto dall'eccitazione della

pulsione istintuale. Sia i processi mentali che quelli patologici vengono

visti come un adattamento alle pressioni pulsionali. Durante questa fase

Freud sentì il bisogno di descrivere la topografia della mente (o località

psichica). Il sistema topografico si basa maggiormente sulla qualità

psicologica della coscienza e quindi sulla relazione con essa (conscio,

preconscio, conscio). Tra questi sistemi esistono dei conflitti, da non

considerare come assoluti, che vanno collocati in una specie di continuum.

I conflitti tra i diversi sistemi hanno funzione di censura cioè di camuffare i

desideri proteggendo la coscienza dalla consapevolezza di essi. Il luogo in

cui si verifica tale coscienza dipende da numerosi fattori (es. Contenuto

del desiderio, stato dei sistemi).

Cap. 5 Inconscio

All' interno dell'inconscio si trovano i contenuti e i desideri istintuali non

soddisfatti che possono essere sia pulsioni di tipo sessuale che di tipo

aggressivo. Il bambino deve soddisfare le proprie pulsioni in relazione ad

un oggetto che però non sempre si conosce. Le pulsioni sono una quantità

di energia che cerca di scaricarsi, che nel caso delle pulsioni sessuali

prende il nome di libido. Una pulsione può presentarsi come soddisfatta o

scaricata oppure con non soddisfatta. Solitamente i modi migliori per

vedere i contenuti dell'inconscio, ovvero le pulsioni, sono il transfert e i

sogni ("la via regia dell'inconscio"). I desideri istintuali solo l'unità di base

dell'inconscio ed hanno due componenti: l'energia istintuale; il ricordo

risvegliato che deriva solitamente dalle tracce mnestiche. Un desiderio già

appagato può essere risvegliato a causa dell'eccessiva pressione alla

quale può essere esposto l'inconscio. L'inconscio contiene un nucleo di

desideri istintuali anche molto primitivi, può capitare che un desiderio

fosse inizialmente accettato ma che poi vengano messi sotto censura in

quanto non moralmente accettati. Quando un'esperienza fornisce

gratificazione il risveglio della pulsione attiva la gratificazione passata

(contenuto ideativo).

Il desiderio non è legato per forza ad eventi reali ma anche fantastici.

Solitamente un desiderio viene rimosso per la sensazione di conflitto o

angoscia che provoca. All'aggiunta di nuove rimozioni si formano nuovi

contenuti dell'inconscio che si fanno strada verso il preconscio. L'inconscio

usa il processo primario e segue il principio di piacere. Al suo interno la

catessi energetica può liberamente muoversi da un'immagine all'altra o

da un contenuto ideativo all'altro. I meccanismi di difesa tipici

dell'inconscio sono: spostamento, trasferimento di una catessi istintuale

ad un altro contenuto mentale, senza né logica né regole formali;

condensazione, fusione di due o più elementi investiti dalla stessa scarica

istintuale.

Caratteristiche: atemporalità, principio di piacere, mancanza di distinzione

tra realtà psichica e realtà fisica, assenza di contraddizione, assenza di

negazione, parole come cose.

Cap.6 Preconscio

Il preconscio viene a formarsi gradualmente e le sue funzioni aumentano

con lo sviluppo, è l'unione fra i desideri ed il mondo esterno. Il preconscio

ha sia una parte conscia che una inconscia, infatti può elaborare i suoi

contenuti senza che questi entrino in coscienza. I contenuti possono

essere definite come rappresentazioni mentali con influenze passate o

presenti. Nel preconscio si verificano integrazioni e sintesi e si prende in

considerazione il mondo esterno, con le sue necessità, le sue richieste e le

sue limitazioni. Sotto il controllo preconscio si trovano le abilità, le

abitudini, il lavoro automatico, i lavori complessi, i pensieri ed i sogni ad

occhi aperti. Il principio di realtà domina il preconscio ma è presente

anche il principio di piacere che è ciò che a volte dà la possibilità ai

desideri istintuali di accedere alla coscienza. È un processo secondario ciò

vuol dire che possiede logica, tempo,è intollerante alle ambiguità e

l'energia libidica si trova legata.

Caratteristiche: esame inconscio degli input ideativi e degli stati d'animo;

censura; fonda sistemi organizzati di memoria; possiede la prova di realtà;

lega l'energia psichica; controlla l'accesso alla coscienza; controlla lo

sviluppo degli affetti; utilizza meccanismi di difesa; forma il sintomo;

costruisce i prodotti dell'immaginazione.

Cap.7 Conscio

Freud non si soffermò molto sul conscio, definito il sistema in superficie

dell'apparato mentale. Contiene i contenuti mentali coscienti e la sua

caratteristica principale è l'attenzione. Il conscio contiene i contenuti

mentali che entrano dal preconscio e che ricevono un certo grado di

attenzione, quando l'attenzione viene spostata i suoi contenuti divengono

preconsci. L'attenzione richiede un investimento di energia. I contenuti

consci sono fugaci ma vissuti con molta intensità. L'energia è mobile e

neutrale ed è libera da qualità sessuali ed aggressive. Quando ci troviamo

dinanzi a lapsus e atti mancati questi sono desideri istintuali che agirano il

conscio. Il conscio segue il principio di realtà ed è un processo secondario,

è responsabile delle azioni volontarie.

Cap. 8 Transfert

Freud iniziò a parlare di transfert durante la prima fase nel suo libro "studi

sull'isteria", vedendolo però come un ostacolo per la psicanalisi, ma già

nella seconda fase estese il concetto di transfert giudicandolo come

essenziale per il lavoro psicanalitico. Egli lo definì come una riedizione di

alcune fantasie o di alcuni ricordi che potevano presentarsi identici al

passato o influenzati da contenuti presenti.

Durante il transfer si sviluppano sentimenti, comportamenti, desideri e

risposte verso un'altra persona all'insaputa del soggetto. L'analista avrà il

compito di rilevare il meno possibile della sua personalità così che nel

paziente si sviluppino una serie di convinzioni e atteggiamenti nei

confronti di questo.

Quando si entra in una relazione di transfert, con individui non psicotici, i

desideri susciteranno un conflitto e saranno considerati minacciosi dal

preconscio. Quando saranno respinti da quest'istanza subiranno una

trasformazione nell'inconscio che permetterà a questi di essere accettati

dal preconscio. Entrati nel preconscio subiranno un'ulteriore

trasformazione in derivati preconsci. Questi derivati possono assumere

molte forme ed una di queste viene chiamata "desiderio di transfert".

Nella formazione di questo il desiderio viene aggiornato dal preconscio e

le immagini che rappresentano l'oggetto di desiderio verranno sostituite

con immagini che riguardano l'analista, così che il desiderio possa provare

soddisfazione. N.B. non tutti i desideri contengono materiale di transfert.

I desideri di transfert possono diventare minacciosi se non vengono

soddisfatti e vengono tenuti dal preconscio al confine con il conscio.

Quando si prende consapevolezza, quindi c'è accesso al conscio, si può

scegliere di parlare dei propri pensieri nelle libere associazioni o si può

scegliere di astenersi dal farlo. Quando un derivato di transfert arriva al

conscio riceve la sua attenzione e si crea un'energia attentiva (catessi

attentiva). Il derivato di transfert per essere ammesso alla coscienza deve

essere camuffato, ma può non accadere ciò cosi da ritornare in preconscio

e ritornare successivamente in coscienza ricamuffato.

Cap. 9 I processi del sogno

La funzione principale del sogno è quella di proteggere il sonno tramite

un'esperienza allucinatoria nel conscio, formata da desideri istintuali

camuffati. Si ritiene che anche l'ambiente esterno, durante il sonno, possa

influire nella formazione del sogno.

La funzione del sogno è paragonabile ad alcuni dei sintomi nevrotici che

rappresentano desideri rimossi che lottano per una gratificazione. I sogni

sono ispirati principalmente da desideri istintuali, ma in piccola parte

anche da altri elementi definiti "fonti del sogno" ovvero: contenuti mentali

di formazione recente, problemi irrisolti, stimoli di origine somatica,

residui diurni. I residui diurni che influenzano il sogno sono solitamente dei

contenuti preconsci che hanno conservato l'attenzione del preconscio (es.

Impressioni visive, ricordi di pensieri ecc), durante l'analisi vengono

scovati e considerati come non importanti.

Il desiderio istintuale rimosso nell'inconscio è una categoria distinta

rispetto al desiderio inconscio, che è un contenuto ideativo. Il desiderio

istintuale spinge per trovare una scarica, cioè per avere appag

Dettagli
A.A. 2017-2018
13 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher galassogaia.98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dinamica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Mazzeschi Claudia.