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CAPITOLO 4: UTILITA'
I filosofi in età vittoriana consideravano l'utilità come indicatore di benessere complessivo di un individuo. In età moderna invece siamo passati a considerare l'utilità come un mezzo per descrivere le preferenze dei consumatori, perché quello che conta è stabilire se un paniere può dare utilità maggiore, non importa stabilire di quanto.
FUNZIONE DI UTILITA' → associa un numero ad ogni paniere di consumo, i panieri preferiti ottengono quindi un valore più elevato. X > Y se e solo se u(X) > u(Y). Ha significato ordinale quindi le preferenze sono transitivi ma non può mai essere una funzione di utilità A > B > C > A → u(A) > u(B) > u(C) > u(A) è impossibile.
Data una funzione di utilità ordinale possiamo ricavarne infinite altre per mezzo di trasformazioni monotone.
TRASFORMAZIONE MONOTONA → è una funzione che trasforma ciascun numero u in un altro funzione in modo da preservarne l'ordine (moltiplicazione per n° positivo, somma, elevazione a potenza dispari...). u1 > u2 implica f(u1) > f(u2)
COSTRUZIONE DI UNA FUNZIONE DI UTILITA'
Se le preferenze sono complete, riflessive e transitive possiamo sempre trovare una f(u) che rappresenti le preferenze, basta tracciare la diagonale e misurando la distanza dall'origine si attribuisce un n° crescente alle curve, più alte sono, più valori elevati avranno.