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b) TT CC TC CT
Prob 0.25 0.25 0.25 0.25
Payoff 10 -10 0 0
EV = 0.25 x 10 + 0.25 x (-10) + 0.25 x 0 + 0.25 x 0
Var = 0.25 x (10 – 0)^2 + 0.25 x (-10 – 0)^2 = 50
pezzottilorenzo@gmail.com Pezzotti Lorenzo UniBS
Scelta in condizioni di incertezza
→
u(m) : R R Utilità che un soggetto riceve se riceve con certezza un livello di reddito pari a m.
Ogni evento è dato dalla utilità attesa di ogni lotteria.
Atteggiamento verso il rischio
La propensione al rischio dipende dalla concavità o convessità della funzione di utilità Concava
(derivata
seconda < 0)
Convessa
(derivata
seconda > 0)
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Equivalente certo
Tra due lotterie il consumatore sceglierà quella con utilità attesa più alta;
Si può confrontare una lotteria anche con un evento certo (ossia una somma di denaro ottenuta con
→
certezza) lotteria degenere
In particolare, una determinata somma di domanda che, se ricevuta con certezza, dà al consumatore lo
stesso livello di utilità attesa dalla lotteria è detta EQUIVALENTE CERTO
EC = m : u(m) = EU(L)
In caso di avversità del rischio il consumatore sarà disposto ad accettare una somma che è minore dall’esito
atteso dalla lotteria avendo la stessa utilità.
Premio al rischio (RP)
È la differenza tra il Valore Medio Atteso e l’
Equivalente certo di una lotteria
RP(L) = EV(L) – EC(L)
Se il consumatore:
È Avverso al rischio RP > 0
È Neutro al rischio RP = 0
Ama il rischio RP < 0
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Esercizio 1
a) 0 prob= 0.75
200 prob= 0.25
EV = 0 x 0.75 + 200 x 0.25 = 50
b)
EU = 0.75 x (50 x 0)^1/2 + 0.25 x (50 x 200)^1/2 = 25
c)
1° metodo (segno u’’)
U’ = 1/2 x (50 m)^-1/2 →
U’’ = -1/2 x 1/2 x (50 m)^-3/2 <0 funzione concava (consumatore Avverso al rischio)
2° metodo (calcolo del premio al rischio)
EC = m : U(m) = EU(L) → →
(50m)^1/2 = 25 m= 12.5 Equivalente certo
→
RP = 50 (EV) – 12.5 (EC) 37.5 > 0 Avversione al rischio
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Esercizio 2
L 0, 0.9 400, 0.1
L’ 30, 0.5 50, 0.5
a)
EV(L) = 0 x 0.9 + 400 x 0.1 = 40
EV(L’) = 30 x 0.5 + 50 x 0.5 = 40
Var(L) = 0.9 x (0 – 40)^2 + 0.1 x (400 – 40)^2 = 14400
Var(L) = 0.5 x (30 – 40)^2 + 0.5 x (50 – 40)^2 = 100
b)
U = rad(m + 50)
EU(L) = 0.9 x rad(0 + 50) + 0.1 x rad(400 + 50) = 8.42
EU(L’) = 0.5 x rad(30 + 50) + 0.5 x rad(50 + 50) = 9.45
Dal punto a il valore atteso di L e L’ è lo stesso, secondo la varianza L è più rischiosa, e per il punto B L’ è
preferito a L (guardando l’utilità)
Di conseguenza il comportamento del consumatore è Avverso al rischio
Domande di riepilogo (Slide Lezione 15)
1 – d. 2 – a. 3 – d. 4 – c. 5 – c.
Domanda di assicurazione e informazione asimmetrica
pezzottilorenzo@gmail.com Pezzotti Lorenzo UniBS
Di fronte a decisioni importanti la gran parte degli individui agisce in modo avversa al rischio e si
“protegge” mediante delle tutele assicurative.
Contratto assicurativo
Copertura assicurativa pari a K€ pagata dalla compagnia assicurativa al consumatore solo in caso di danno
(Bad state)
Premio assicurativo (o pagamento) c per unità di copertura K pagato con certezza dal consumatore alla
compagnia assicurativa.
Rappresentazione grafica
→
A profilo di reddito in assenza di assicurazione
→
Feasibility constraint vincolo dato dal costo della polizza assicurativa e dal rischio a cui andrei incontro
(come il vincolo di bilancio)
L’intersezione tra la linea tratteggiata rossa interseca il mio “vincolo di bilancio” mi trovo nel punto in cui
l’assicurazione sarà completa e L = K, di conseguenza m(G) = m(B), la scelta ottima del consumatore cadrà
dunque da A all’assicurazione completa del consumatore (non ha senso spostarsi a destra perché non si
assicurerà per una cifra superiore alla sua).
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Determinazione della scelta ottima assicurativa
“Quanto reddito del mio stato buono mi conviene spostare nello stato cattivo per non perdere tutto?”
Ho una funzione di utilità (con la derivata seconda vedo l’avversione o meno al rischio), l’utilità attesa è la
somma ponderata dei due possibili esiti.
Dalla teoria del consumatore la pendenza di tale curva è uguale al saggio marginale di sostituzione
cambiato di segno →
MRS = MEUb / MEUg Paragonato al “vincolo di bilancio” ne determino il punto di tangenza
Premio assicurativo “equo”
Il premio c è equo se coincide esattamente con la probabilità pi del bad state si verifichi
Ponendo pi=c l’individuo pagherà alla compagnia assicurativa pi x K poiché sarà proporzionale alla
probabilità di rischio con cui essa mi dovrà rimborsare K; quando c = pi dunque i profitti attivi della
compagnia assicurativi saranno dunque pari a 0, mentre se c>pi allora i profitti attivi della compagnia
assicurativa saranno positivi.
Se pi = c allora mi troverò nel punto in cui il rischio sarà coperto al 100% (ovvero K = L) ove m(G) = m(B)
Se pi < c allora m(G) > m(B) vuol dire che mi sono assicurato per K<L (mi troverò dunque tra A e il punto di
rischio nullo.
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Informazione asimmetrica
Nel caso precedente vi sono due assunzioni:
- La probabilità del danno sia esogena
- e sia conosciuta da entrambe le parti contrattuali
Nella realtà però queste assunzioni non sussistono, perché il soggetto che stipula il contratto assicurativo di
solito può essere a conoscenza di eventuali rischi che l’impresa assicurativa non potrebbe conoscere (es.
malattie ereditarie..)
Inoltre la probabilità del danno molte volte può essere influenzato direttamente dal consumatore poiché è
a conoscenza della situazione per cui si è assicurato
Moral hazard
: o azzardo morale, un individuo una volta assicurato può andare ad influire sulla probabilità
che il rischio si verifichi (comportamento opportunistico strategico post-contrattuale).
L’impresa per tutelarsi da questo fatto l’impresa:
- impone l’onere di dimostrare che il danno non sia a causa del soggetto
- inserisce nel contratto la possibilità al consumatore di sostenere parte del rischio imputabile ad
→
esso (contratto con franchigia crea un incentivo al consumatore di applicare un comportamento più
adatto nei riguardi della parte assicurata).
Adverse selection : o selezione avversa, la compagnia assicurativa a volte conosce solo in parte il rischio a
cui potrebbe andare in contro e assicurarsi il soggetto, che ovviamente ne sarebbe più a conoscenza.
La compagnia assicurativa offre contratti con premi più alti e una franchigia più bassa o viceversa in modo
da poter scegliere a chi ha un rischio più alto di malattia a scegliere il contratto con premi più alti ma che
copre gran parte del danno.
pezzottilorenzo@gmail.com Pezzotti Lorenzo UniBS
Esercizio II
Reddito 90000€
Pi = 10% di rischio
L = 80000€ Eventuale costo di ricostruzione
U = rad(m)
a) Pagando c = 500€ per coprire tutto il rischio conviene assicurarmi o no?
In assenza di assicurazione [m = 10000 con pi = 0.1 oppure 90000 con 1 – pi = 0.9]
→
Utilità attesa della lotteria EU1 = 0.1 x rad(10000) + 0.9 x rad(90000) = 280 (se non mi assicuro)
Se mi copro completamente contro il rischio reddito = 90000 – 500 (è certo perché mi sono assicurato)
→
Utilità sicura della lotteria EU2 = 1 x rad(89500) = 299
→
Poiché EU2 > EU1 il consumatore si assicurerà pagando 500€
b) Qual è il prezzo che sarebbe disposto a pagare per un assicurazione totale
Il costo totale per l’assicurazione contro il rischio è c x 80000
Se mi assicuro completamente si ottiene dunque un reddito certo pari a:
m = 90000 – c x 80000
L’utilità che ne deriva è: →
rad(90000 – c x 80000) = 280 (utilità attesa di non assicurazione) c = 0.145
0.145 x 80000 = 11600
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Esercizio I
U(m) = rad(m)
Reddito disp = 100€
Pi = 1/3 che verrà licenziato L = 20%
Un’impresa assicurativa gli offre il seguente contratto di assicurazione sul reddito: per ogni €K di coertura
sulla decurtazione salariale, il consumatore paga €c di commissioni
Se il consumatore può scegliere qualunque livello di copertura K.
a) Si determini il reddito in caso di licenziamento, di non licenziamento, e la copertura scelta dal
consumatore c=1/3
Dato che c = pi allora il consumatore avverso al rischio dato che il premio è equo allora si assicurerà
completamente allora K* = L = 20% di 100 = 20€
M(G) = 100 – 1/3 x 20 = m(B) perché ho eliminato il rischio di decurtazione salariale = 93.3
b) Si determini il reddito in caso di licenziamento, di non licenziamento, e la copertura scelta dal
consumatore c=0.35
Punto di tangenza K
- Il SMS = pendenza di essa.
Condizione di tangenza: (pi/1-pi)[(m(G)/m(B))^1/2] = c / 1-c
Sostituisco i valori che conosco e trovo : m(B) = m(G) x 0.86
- Vincolo di bilancio
m(G) = (100 – cL /1-c ) – (c/1-c) x m(B) m(G) = 97.71 m(B) = 97.71 x 0.86 = 84.03
→
K m(G) = 100 – cK K* = (100 – 97.71) / 0.35 = 6.57 (quantità per cui si assicurerà K*<20)
Domande di riepilogo
1. C
2. A
3. B
Domande di riepilogo lezione precedente
6. C
7. B
8.
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Esternalità e beni pubblici Lezione 17
Le condizioni viste e adottate fin ora non comprendono tutte le variabili presenti esterni all’azienda.
→
Esternalità o effetto esterno quando le azioni intraprese da un consumatore o da un produttore
influenzano direttamente il benessere degli altri consumatori o produttori presenti sul mercato.
Questo avviene proprio direttamente perché non sono mediate dal mercato ma sicuramente non ottimizza
il benessere totale (presenza di perdita secca).
Esempio: Durante un viaggio di solito si tiene conto del costo della benzina, del pedaggio e del tempo speso
alla guida, ma non vengono sempre prese in considerazione il fatto di contribuire negativamente
all’incremento del traffico o all’inquinamento (qu