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L’ECONOMIA DI MERCATO

Vantaggi di un’economia di mercato

Uno dei più importanti vantaggi di un’economia di mercato è rappresentato dal fatto che

questa funzioni automaticamente, inoltre, non necessita di una burocrazia complicata, la

concorrenza tra le imprese mantiene bassi prezzi e incentiva le efficienze sia dei produttori che

dei consumatori.

Pertanto gli individui che perseguono il proprio interesse attraverso scambi in mercati

concorrenziali, contribuiscono a limitare il problema della scarsità, sollecitando un uso migliore

delle risorse economiche. In breve: il perseguimento del guadagno personale, garantisce il

benessere collettivo.

Problemi di un’economia di mercato

Le imprese non raggiungono la massima efficienza nell’allocazione di risorse scarse e spingono

i governi ad intervenire in fase correttiva. Tra i principali problemi dell’economia di mercato

rientrano:

Una concorrenza tra imprese limitata; infatti, poche grandi imprese possono dominare il

 mercato e praticare prezzi elevati per ottenere maggiori profitti;

Un’economia di mercato può causare instabilità macroeconomiche, con periodi di

 recessioni alternati a periodi di prezzi crescenti;

Un’obiezione morale, la quale ritiene che l’economia di mercato possa indurre alla lotta

 per l’acquisizione del potere.

L’economia mista

Non esistendo un tipo perfetto di economia, si ricorre all’economia mista: una combinazione

dei sistemi di economia pianificata e di mercato, nel quale il governo può influire su:

Prezzi relativi dei beni e degli input;

 Redditi relativi, attraverso le imposte sul reddito, i controlli diretti su salari, profitti ecc.;

 La struttura della produzione e del consumo attraverso leggi o attraverso la fornitura

 diretta di beni e servizi.

I pregi di queste combinazioni dipendono dall’importanza attribuita ai vari obiettivi economici e

politici: uguaglianza, libertà, efficienza produttiva, rispetto dei desideri dei consumatori.

DOMANDA INDIVIDUALE E DOMANDA DI MERCATO

ECONOMIA E SCELTA RAZIONALE

Il comportamento degli individui viene descritto in un’ottica detta consequenzialista, ossia

dalla scelta tra le alternative possibili entro le dotazioni di cui il consumatore è in grado di

rispondere in base ai piani di acquisto realizzati.

Interpretazione positiva o descrittiva

Tale interpretazione è considerata come la descrizione di ciò che farebbe un consumatore

perfettamente razionale preoccupato solo delle conseguenze delle proprie azioni.

Interpretazione normativa o prescrittiva

Detta interpretazione può permettere di affermare che le conclusioni alle quali arriva la teoria

del consumatore ci dicono come si dovrebbe comportare, ovvero come dovrebbe scegliere date

le preferenze individuali.

L’INSIEME DELLE ALTERNATIVE E IL VINCOLO DI BILANCIO

L’insieme delle alternative di consumo (le cosiddette paniere) tra le quali il consumatore

sceglie è costituito dall’insieme di beni e servizi a sua disposizione. Un insieme finito sia nel

numero delle componenti, che dipende dallo stato delle conoscenze tecnologiche, sia nella loro

quantità che dipende dalla dotazione di risorse naturali.

Vincoli fisici ed economici

Esistono, per il consumatore, dei vincoli fisici dovuti dalla dotazione di risorse e dei vincoli

economici, secondo i quali l’individuo potrà consumare solo quanto già possiede o è in grado

di acquistare dato il suo reddito (vincoli di bilancio).

PREFERENZE E LA LORO RAPPRESENTAZIONE: LE CURVE DI INDIFFERENZA

Una volta descritto l’insieme delle alternative possibili per il consumatore, è necessario capire

come egli possa scegliere tra queste. Esistono almeno due diversi approcci a detto problema.

Il primo si basa sull’osservazione delle scelte del consumatore, imponendo il rispetto di vincoli

di coerenza come presupposto della sua razionalità. Il consumatore non farà quindi scelte in

contraddizione tra loro.

Il secondo approccio si basa sull’analisi delle preferenze del consumatore e si ipotizza che egli

abbia obiettivi propri che si riassumono in una relazione di preferenza, la quale costituisce

l’oggetto primitivo dell’analisi. Per rappresentare in modo adeguato la scelta possibile del

soggetto è necessario che si presentino determinate caratteristiche quali:

Completezza, dove il consumatore deve ordinare le possibili alternative, ed ogni

 elemento deve essere in qualche modo preferito all’altro;

Transitività, che richiede che il consumatore deve essere in grado di considerare

 un’alternativa tanto buona quanto un’altra e così via;

Monotonicità, che richiede che tra due elementi che contengano la stessa quantità

 di alcuni beni e una quantità diversa di altri beni, il consumatore preferisca sempre

quello con quantità maggiore.

Saggio marginale di sostituzione

La curva di indifferenza stabilisce quale quantità di un bene compensa la rinuncia ad una data

misura di un altro bene. Nel caso di beni detti “perfetti sostituti”, una quantità elevata di un

bene sarà in grado di sostituire completamente l’altro. Ci sono inoltre i beni cosiddetti “perfetti

complementi”, per cui i quali il consumatore trae beneficio dall’acquisto di un bene solo se ha a

disposizione una data quantità dell’altro.

DOMANDA DI MERCATO, DOMANDA INVERSA E SURPLUS DEI CONSUMATORI

La domanda individuale ci dice per ciascun prezzo di un determinato bene quale sarà la

quantità domandata da parte ci ciascun consumatore.

La domanda di mercato sintetizza le informazioni contenute in più domande individuali,

indicando quale sia la somma delle quantità domandate da tutti i consumatori per ciascun

livello del prezzo del bene considerato.

La funzione di domanda inversa ci dice quale è il prezzo che deve prevalere sul mercato

perché si è venduta una certa quantità del bene in oggetto.

La funzione di surplus dei consumatori, infine, afferma quale è il prezzo che deve prevalere

perché ci sia una certa domanda del bene. Il surplus dei consumatori sarà dunque calcolato

come l’area che sta sotto la curva di domanda inversa ed è delimitata dalla curva di domanda

stessa e dal prezzo di mercato.

Il surplus dei consumatori è uno strumento importante di analisi per l’economista, in quanto

consente di valutare il benessere che i consumatori derivano dalla partecipazione al mercato

per un dato prezzo.

ELASTICITA’ E AGGIUSTAMENTO DEI MERCATI

Elasticità della domanda rispetto al prezzo

La variazione della domanda in termini percentuali, dovuta a una variazione percentuale

unitaria del prezzo è chiamata elasticità della domanda rispetto al prezzo. Tale concetto può

essere applicato a qualsiasi funzione di domanda, individuale e di mercato.

Come interpretare il valore dell’elasticità

L’elasticità è misurata in termini percentuali in quanto:

- consente confronti tra grandezze diverse, misurate in differenti unità di misura;

- rappresenta il modo per decidere quanto grande è una variazione del prezzo o della

quantità.

Le curve di domanda, di solito, sono inclinata negativamente. Ciò significa che le variazioni del

prezzo e della quantità vanno in direzioni opposte. Nel calcolo dell’elasticità, quindi, dividiamo

un valore positivo per uno negativo ottenendo sempre un valore negativo.

La domanda può essere:

- elastica, quando è maggiore di 1;

- anelastica, quando è minore di 1;

- unitaria, quando quantità e prezzo variano nella stessa proporzione, dunque è pari a 1.

Determinanti dell’elasticità della domanda

Vi sono diversi fattori che determinano l’elasticità della domanda al prezzo:

- il numero di beni sostituiti e il loro grado di sostituibilità, quanto maggiori sono il

numero di sostituiti di un bene e il grado di sostituibilità, tanto più questi verranno scelti

dai consumatori in caso di un aumento del prezzo del bene considerato e tanto

maggiore sarà la sua elasticità della domanda al prezzo.

- La quota di reddito spesa nel bene, maggiore è la quota di reddito spesa in un dato

bene, maggiore dovrà essere la riduzione del suo consumo all’aumentare del prezzo,

avendo così un effetto di reddito maggiore e una domanda più elastica.

- L’orizzonte temporale, dove quanto maggiore è il lasso di tempo a cui la domanda si

riferisce, tanto maggiore sarà l’elasticità.

Elasticità della domanda e spesa totale

La spesa totale per l’acquisto di un bene è data dal prezzo per la quantità acquistata: S = p *

q

Domanda elastica

Quando la domanda è elastica, la quantità domandata varia più che proporzionalmente rispetto

al prezzo.

In tal caso avremo:

- p aumenta; q diminuisce più che proporzionalmente rispetto a p; quindi S diminuisce;

- p diminuisce; q aumenta più che proporzionalmente rispetto a p; quindi S aumenta.

Dunque la spesa totale varia nella stessa direzione della quantità.

Domanda anelastica

In caso di domanda anelastica il prezzo varia relativamente più della quantità, per cui ha un

effetto maggiore sulla spesa totale per consumi.

Casi particolari

Domanda perfettamente anelastica, rappresentata da una retta verticale. Indipendentemente

dal prezzo, la quantità domandata sarà la stessa.

Domanda perfettamente elastica, rappresentata da una retta orizzontale. Ad ogni prezzo

superiore a p (prezzo iniziale) la domanda è nulla.

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Domanda ad elasticità unitaria, dove prezzo e quantità variano nella stessa proporzione. Ogni

aumento del prezzo è perfettamente compensato da una riduzione della quantità, per cui la

spesa rimane invariata.

Elasticità dell’offerta rispetto al prezzo

Al variare del prezzo non ci sarà solo una variazione della quantità domandata, ma anche una

variazione della quantità offerta. Si parla dunque di elasticità dell’offerta rispetto al prezzo.

Determinanti dell’elasticità dell’offerta

Ampiezza dell’aumento dei costi in seguito all’incremento della produzione

Minore è il costo sostenuto per produrre un’unità aggiuntiva di output, tanto più le imprese

saranno incentivate a produrre in seguito ad un aumento del prezzo.

L’offerta è elastica se le imprese hanno capacità produttiva inutilizzata, se possono reperire

quantità aggiuntive di materie prime, se possono convertire facilmente la produzione e se

possono

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Publisher
A.A. 2012-2013
18 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/06 Economia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mary24_l di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria o del prof Scopelliti Alessandro.