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Toxoplasma Gondii
Il Toxoplasma Gondii fa parte del philum degli apicomplexa, genere Sarcocystis. Le specie appartenenti a questo genere sono gli agenti eziologici di dolosi(?) e si sa bene che i dolosi(?) sono malattie che si trasmettono tra animali vertebrati e uomo. Il Toxoplasma Gondii è responsabile nell'uomo di infezioni esclusivamente sistemiche. Le altre specie del genere Sarcocystis a seconda delle modalità del contagio possono provocare infezioni sistemiche ma più che altro circoscritte al canale digerente: quindi quello più importante di questo genere è il TOXOPLASMA GONDII, responsabile della toxoplasmosi. Il Toxoplasma Gondii è un parassita endocellulare di animali a sangue caldo, uomo compreso. L'evento malattia soprattutto nel caso di infezione congenita in soggetti con deficit immunitari. Quindi questo protozoo si comporta da opportunista. Cosa vuol dire che è raramente causa di malattia?
realtà quando un ospite immunocompetente viene infettato da questo protozoo, la malattia si presenta in maniera silente, asintomatica. Solo in alcuni casi la sintomatologia può essere lieve ma anche molto aspecifica, cioè si può avere mialgia, cefalea, febbre, quindi non sono sintomi specifici che ci possono far capire che si tratta di toxoplasmosi. Infatti la toxoplasmosi evolve rapidamente nell’ospite immunocompetente. Diventa invece malattia quando diventa infezione congenita, cioè nel passaggio dalla madre al feto oppure in soggetti immunocompromessi. L’infezione toxoplasmica è molto diffusa, infatti oltre la metà della popolazione mondiale prima del raggiungimento dell’età adulta contrae l’infezione. Proprio questa precocità dell’infezione riduce l’incidenza dell’infezione trasmessa al feto. Per fortuna è però il soggetto parassitato a rischio di riattivazione delleIl toxoplasma gondii è un concidio che in origine è un parassita dixeno obbligato. Ciò significa che comunque presenta due ospiti: un ospite definitivo e gli ospiti intermedi. Nel corso dell'evoluzione si è parzialmente liberato dalla dipendenza dell'ospite definitivo che è in atto; in realtà adesso vediamo perché non ama sostituire nella trasmissione della toxoplasmosi in atto. Quindi l'ospite definitivo nel quale, oltre alla trasmissione di cisti si stabilisce un ciclo intestinale; questo ciclo intestinale nel gatto è una riproduzione sessuata del parassita che dà luogo ad un grandissimo numero di oocisti che vengono eliminate con le feci. Mentre gli ospiti intermedi, che possono trasmettere l'infezione, possono essere numerosi vertebrati a sangue caldo tra cui uccelli, roditori, mammiferi, erbivori, onnivori, carnivori (tra cui l'uomo) nei quali, dopo una serie di riproduzioni asessuate, ilIl parassita raggiunge lo stadio finale di cisti muscolari e cerebrali. Allora cosa succede? Abbiamo detto nell'ospite definitivo, che è il gatto, si ha una riproduzione sia sessuata che asessuata di questo protozoo. Il gatto attraverso proprio il ciclo sessuato dei protozoi elimina questi oocisti con le feci. L'uomo invece, ma in realtà anche negli ospiti intermedi, nei quali non si ha una riproduzione sessuata ma soltanto il ciclo asessuato del parassita, del protozoo, e alla fine diciamo perché all'inizio si ha un'infezione acuta, come vedremo poi anche dopo. Si ha quindi una prima fase, la FASE ACUTA dell'infezione, nella quale, abbiamo detto, per lo più che nell'ospite immunocompetente la sintomatologia è aspecifica e lieve. Poi si ha una FASE SUBCLINICA nella quale si ha la produzione di anticorpi neutralizzanti; sopraggiunge poi la terza fase, che è la FASE CRONICA, nella quale poi si ha la formazione di cistiche.
Si localizzano a livello tissutale, prevalentemente nei tessuti muscolari e a livello nervoso. Qual è questo ciclo biologico del toxoplasma? Utilizza due tipi di ospiti per completare il suo ciclo vitale: un ciclo asessuato, negli ospiti intermedi che sono l'uomo, gli erbivori, roditori, ecc., e un ciclo sessuato che è l'ospite definitivo, il gatto. Naturalmente vi sono diversi morfotipi nel protozoo che nell'ospite intermedio si chiamano tachizoiti, bradizoiti, stetocisti ed ovocisti. Mentre nell'ospite definitivo, che è il gatto, oltre ad avere i morfotipi tipici del ciclo asessuato, vi sono anche i morfotipi della riproduzione sessuata e quindi alla fine la liberazione delle oocisti.