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SIERODIAGNOSI
Serve a capire analizzando il siero se l’individuo è positivo ad una infezione a trasmissione sessuale come la SIFILIDE.
“Treponema pallidum”, agente eziologico della sifilide. Si diffuse in Europa dopo la scoperta dell’America: importarono la
sifilide e esportarono la tubercolosi. Questa malattia colpì tutte le classi sociali. Si trasmette per via orizzontale, ma esiste
anche una sifilide congenita che può presentarsi se la madre si infetta durante la gravidanza l’infezione è più grave quanto
più precoce, soprattutto è causa di aborto spontaneo nel secondo trimestre, poi gravi danni alla nascita nel terzo trimestre,
ma il feto può sopravvivere.
“Sifilide luetica” il feto nasce con malformazioni caratteristiche:
Denti a sega
1) Fronte turrita
2) Naso a sella
3)
Le malattie sessualmente trasmissibili sono in genere asintomatiche nelle donne e sintomatiche negli uomini MALATTIE
VENEREE
Questo germe è ancora sensibile alla penicillina, però se diagnosticata in tempo.
Un sintomo è un’ulcera che si forma nel solco balanoprepuziale. Molto ricca di germi e dolorosa SIFILOMA PRIMARIO.
Nelle donne l’ulcera si forma nelle piccole o grandi labbra, ma non è dolorosa e quindi e difficile accorgersene.
Dopo alcuni mesi si ha la presenza di SIFILIDE SECONDARIA, che può avere varie complicazioni in base alle parti in cui
si diffonde il batterio l’unico sintomo comune sono delle vescicole (papule) che si formano sulle mani.
Dopo anni appaiono i segni di una SIFILIDE TERZIARIA, che si manifestano sul cervelletto, o sul sistema cardio
vascolare (aneurisma cordico o sensibilità proteopatica coordinazione del movimento).
Si ha spesso la formazione di un granuloma che prende il nome di GOMMA.
Nella sifilide terziaria spesso la diagnosi è postmortem.
REAZIONI O SIERODIAGNOSI DI WASSERMAN
Viene prelevato il siero dal paziente e vediamo se ha prodotto degli anticorpi:
Utilizzò la CARDIOLIPINA, prelevata da un cuore eredoluetico che reagisce con l’epitopo senza produrre risposta
immunitaria
Cercò gli anticorpi contro cardiolipina che chiamò REAGINE che potrebbero formare un complesso.
Si sfrutta un sistema rivelatore costituito da globuli rossi di montone, e anticorpi antiglobuli rossi di montone
immunocomplesso
Se si forma l’immunocomplesso e ci aggiungiamo il “complemento” (fattore dell’immunità naturale, ammazza i batteri) questi
si legano e il risultato finale è l’attivazione di 9 fattori (divisi in altre subunità) attivati a cascata e il fattore 8 determina
fori su membrana e pareti, amplificati dal fattore 9
Nel caso del globulo rosso, questo scoppia e muore
Se i globuli rossi sono in una provetta e sono interi la soluzione è torbida, lisando la soluzione diventa limpida
Se nel siero del paziente ci sono reagine, queste si fissano alla cardiolipina formando il complesso immune
1) Se aggiungo il complemento e il complesso immune dei globuli rossi di montone, il complemento sarà utilizzato da
2) uno o l’altro complesso
Quindi abbiamo due casi:
Se si ha lisi dei globuli rossi il complemento viene utilizzato da questo complesso= non
1) ci sono reagine WASSERMAN NEGATIVO
Se non c’è lisi dei globuli rossi il complemento è stato utilizzato dall’altro complesso=
2) ci sono reagine WASSERMAN POSITIVO