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GENERE ESEMPIO
VIRUS Varicella-‐zoster, rosolia, epatite B e C, citomegalovirus
Toxoplasma gondii
PROTOZOI Listeria monocytogenes, , micobatteri, treponema pallidum
BATTERI
TORCH = acronimo per ricordare le infezioni prenatali: Toxoplasma, Other, Rosolia, Citomegalovirus,
Herpes
32
Quando un organismo è infettato da un virus, la cellula modificata induce la produzione di un sistema
di difesa aspecifico: proteine cellulari di tipo aspecifico prodotte da alcune popolazioni cellulari in
presenza di virus, AN estranei e cellule tumorali. Gli interferon (INF) possono essere:
INF alfa prodotti dai leucociti
• INF beta prodotti dai fibroblasti
• INF gamma prodotti dai linfociti T
•
Gli INF alfa e beta sono prodotti nel giro di circa 30 min., mentre gli INF gamma vengono prodotti
entro l'ora. Queste proteine interferon hanno lo scopo di proteggere le altre popolazioni cellulari
Per la lotta alle infezioni virali si possono adottare diverse strategie:
Partendo dall'infezione stessa e agendo sul virus con operazioni di bonifica ambientale che portino alla
• scomparsa del virus.
Posso rendere la popolazione immune attraverso vaccini (immunoprofilassi attiva) o immunoglobuline
• (immunoprofilassi passiva).
Posso inoculare nel soggetto parte del virus che stimoli il corpo a produrre determinati anticorpi.
• Posso agire contrastando la replicazione del virus nei soggetti infetti attraverso la somministrazione di
• farmaci antivirali .
* *L’argomentazione sui farmaci virali sarà ritrattata nei prossimi capitoli.
7. DISINFEZIONE E STERILIZZAZIONE
Le superfici sono una riserva potenziale di elementi nutritivi che possono favorire lo sviluppo di una
flora microbica che può essere disseminata attraverso l’aria, l’intermediazione del personale o per
contatto diretto.
È quindi importante procedere con adeguati meccanismi che portino all'eliminazione di batteri, funghi
e virus dall'ambiente (attrezzature e reparti ospedalieri, scuole, cibo, etc..).
I composti ad attività microbica trovano attualmente vasto impiego nell’industria alimentare,
farmaceutica e cosmetica. È quindi indispensabile mantenere elevati standard igienici attraverso
l’impiego di tecniche di: disinfezione, sterilizzazione e pulizia.
La pulizia consiste nella rimozione di materiale organico tramite il risciacquo con acqua e
l’applicazione di un detergente.
La sterilizzazione richiede l'intervento di mezzi fisici, chimici o entrambi mentre la disinfezione
richiede l'impiego di materiali chimici. Alcune definizioni utili e ricorrenti sono:
Antisepsi: processo che distrugge o inibisce la moltiplicazione dei microrganismi su tessuti
• viventi. Impiego di prodotti chimici, non c’è azione sporicida.
Antisettico: disinfettante usato su tessuti viventi con lo scopo di inibire o eliminare i
• microrganismi presenti. Sono blandi disinfettanti.
Detersione: eliminazione dello sporco con azione meccanica e acqua che porta ad una
• diminuzione di tutti i m.o. presenti.
Biocida: composto che uccide tutti i m.o. viventi (patogeni e non) comprese le spore.
• Biostatico: composto che inibisce la crescita dei microrganismi, non necessariamente uccidendoli.
• Decontaminazione: Trattamento che rende un oggetto o una superficie tale da poter essere
• maneggiata o toccata senza rischio di contaminazione.
Il concetto di decontaminazione è relativo. Può essere prodotta tramite: disinfezione (processo che
porta all'eliminazione dei patogeni presenti sul materiale trattato) o sterilizzazione (processo che
porta all'eliminazione di tutte le forme di vita microbiche presenti sul materiale trattato) a
seconda della pericolosità e della concentrazione del microrganismo
Esempi di composti antimicrobici:
Alcoli idrofori Triclosan: attivo contro i batteri non contro gli
• • altri m.o. e usato nei saponi.
Cloroxidina: ampia attività antimicotica
•
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Nella disinfezione si utilizzano sostanze chimiche con la capacità di uccidere i microrganismi patogeni,
alterandone irreversibilmente uno o più costituenti essenziali attraverso molteplici meccanismi, quali:
Denaturazione delle proteine
• Ossidazione di gruppi SH liberi o altri gruppi funzionali di enzimi
• Alterazione delle membrane
•
Attività disinfettante può essere:
Bassa: disinfettanti che agiscono solo su alcuni virus e
• batteri in forma vegetativa con un tempo di contatto di 10
min.
Intermedia: disinfettanti ad ampio spettro, (eccezione di
• spore e bacilli tubercolari), con tempo di contatto di 10-‐20
min.
Alta: usati per un tempo adeguato (30 min) sono attivi su
• tutto lo spettro microbico, eccetto spore batteriche.
Caratteristiche ideali per un disinfettante :
Attività: esteso spettro di azione (battericida, fungicida,
• sporicida, tubercolicida, viricida)
Rapidità di azione: breve “tempo minimo di
• applicazione”: 1-‐10 minuti
Atossicità: non irritante per occhi, mucose, cute
• Non deve possedere capacità tintoriali
• Non corrosivo
• Stabilità: per diluizioni e tempi consigliati (anche in
• presenza di materiale organico)
Buona capacità di penetrazione e detersione
• Costi: ragionevoli (economicità)
•
Fattori critici:
Temperatura: (optimus 20-‐37°C) un &